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Ti pesa leggere classici della letteratura? Breve guida per amare i romanzi classici

“Un classico è un libro che la gente elogia e non legge”, disse una volta Mark Twain e, a quanto pare, la sua definizione non ha perso la sua validità. Conosciamo tutti i titoli di quei libri che “dovremmo” leggere ma che, per qualche motivo, non ci avventuriamo a farlo. Forse a causa del prestigio che li circonda, per la solennità di cui sono avvolti, per le loro dimensioni o per il grado di difficoltà intrinseco. Leggere classici non è facile, ma nemmeno impossibile.

Il fatto è che, spesso, non leggiamo i classici, anche se a volte pensiamo che ci piacerebbe farlo. Allora, perché non provare almeno?

Una guida pratica per leggere classici

Di seguito condividiamo questa breve guida per avvicinarsi ai classici in modo un po’ razionale, misurando lo sforzo e dosandolo accuratamente, tenendo conto delle circostanze e delle ambizioni, come se fossero consigli di un esploratore esperto per un giovane viaggiatore curioso di un territorio di cui molti parlano ma pochi conoscono veramente.

Stila una lista, la tua lista

Una delle prime cose che puoi fare è selezionare i titoli che desideri leggere. Questa parte è fondamentale. “La lettura deve essere una forma di felicità”, ebbe a dire Borges, e in un certo senso questa potrebbe essere la tua bussola.

La scelta può dipendere dal tuo criterio personale o puoi trovare ispirazione in alcune liste già esistenti. Potresti essere curioso, ad esempio, dei classici greci, russi, dei classici della fantascienza o, perché no, dei classici stravaganti, che esistono anche perché, come puoi vedere da questi esempi, l’aggettivo “classico” applicato a un libro non significa necessariamente antico o noioso. Fai ricerche, seleziona, lasciati sorprendere.

Pensa alle cose che già ti piacciono (ma non esitare a sperimentare)

Se la lettura è parte del tuo bagagli, puoi riflettere sulle qualità di un libro che hai già trovato piacevole. Forse ti piacciono narrazioni movimentate con molti personaggi. Forse ti piace essere testimone e partecipe di avventure straordinarie. Potresti anche apprezzare le descrizioni dettagliate o, al contrario, valorizzare l’azione.

In ogni caso, ciò che hai letto e che ti è piaciuto è solo un ramo di un albero più grande chiamato letteratura. Se hai già un autore o un’autrice preferito/a, perché non indagare sulle sue influenze? Gli autori che hanno definitivamente influenzato il loro stile e le loro opere. Questo è un buon modo per continuare il percorso tra i libri e la letteratura. Chiunque apprezzi i racconti di Sherlock Holmes, ad esempio, potrebbe provare fortuna con Il nome della rosa. Un lettore di Murakami potrebbe passare a Pavese, Salinger e forse persino a Flaubert o Proust. Tolkien potrebbe portare a Shakespeare e forse persino a Sofocle. Insomma, le strade sono praticamente infinite e un po’ casuali.

Stabilisci alcuni obiettivi nel leggere classici

Ora che sai quale libro leggerai, viene la parte più importante: leggerlo. Non diciamo “finirlo” perché poche cose sono così terribili come leggere per obbligo. Tuttavia, potresti stabilirti alcuni obiettivi da raggiungere. Ad esempio, leggere I promessi sposi in 6 mesi; andare oltre le prime 100 pagine di Guerra e pace; leggere tutti i romanzi di Virginia Woolf in 1 anno, ecc.

Nel nostro tempo siamo abituati a scartare quasi immediatamente ciò che non ci piace, a chiudere una scheda del nostro browser non appena qualcosa ci infastidisce, a spegnere il telefono cellulare quando ci annoia un video, a mettere in pausa una canzone che non ci piace, ecc. Inoltre, siamo abituati a consumare contenuti istantanei, di breve durata, comodi.

Quando stabilisci questi obiettivi, pensa che quasi ogni libro che scegli è il prodotto di un’epoca diversa in cui non c’era Internet o la tecnologia frenetica che ci circonda ora, un momento della storia in cui le comunicazioni avvenivano in modo diverso.

I libri in generale possono essere difficili, sfidanti, impegnativi, ma è altrettanto vero che le ricompense che ci offrono quando perseveriamo nella lettura sono inestimabili. “Se un libro ti annoia, mettilo giù”, suggeriva Borges, ma non dovremmo essere così sbrigativi. Diamogli una possibilità, al di là della nostra sete di auto-soddisfazione.

Sii paziente con te stesso

Forse avresti voluto leggere tutte le opere di Nietzsche, da La nascita della tragedia a L’anticristo prima del tuo prossimo compleanno, o immergerti completamente in Delitto e castigo o I fratelli Karamazov dopo aver letto I delitti della Rue Morgue. E puoi farlo, non c’è problema. Ti avvertiamo, però, che c’è una qualche possibilità che ti schianti contro un muro di mattoni! A volte è necessario procedere lentamente, come in un allenamento. Chi corre 5 km non si iscrive alla maratona della settimana successiva, e se lo fa, sa bene che non arriverà nemmeno a metà del percorso.

Con la lettura accade qualcosa di simile. Fallo gradualmente. Importante quanto avanzare è farlo con un ritmo costante.

Conosci il mondo dei libri

Anche se dall’esterno tutto sembra uguale, la verità è che ogni libro ha notevoli differenze. L’edizione di un libro – le sue dimensioni come oggetto fisico, la qualità della carta, la dimensione del carattere, la disposizione del testo, ecc. – può fare una grande differenza nell’esperienza di lettura.

Un’edizione economica può essere vantaggiosa per il portafoglio ma forse difficile da leggere (caratteri piccoli, carta troppo leggera, apparato critico scarso o inesistente). D’altro canto, una buona edizione, con eccellente apparato critico (introduzioni, note a piè di pagina, ecc.), potrebbe presentare traduzioni non proprio adatte per un lettore alle prime armi. E gli esempi si moltiplicano con ogni caratteristica di un libro, soprattutto nel caso dei classici, che talvolta, essendo libri antichi con diritti d’autore scaduti, sono disponibili in molte edizioni sul mercato. La nostra raccomandazione in questo caso è di conoscere, esaminare e confrontare finché non trovi il libro che stai cercando.

Se non ti piace, lascialo, non c’è problema

Hai fatto delle ricerche, hai stabilito degli obiettivi, hai con te il libro, hai iniziato a leggerlo, gli hai dato più di una possibilità, ma… Sì, può succedere che il libro semplicemente non ti piaccia, che non ti entusiasmi, che ti annoi. Se è così, e hai davvero fatto di tutto per leggerlo, puoi lasciare il libro, non c’è problema.

A volte succede che alcuni libri siano per certi lettori e non per altri, che la letteratura sia intimamente legata ai nostri momenti esistenziali in continua evoluzione e ci sono momenti in cui un libro può essere più adatto di un altro. Si tratta di provare, come molte altre cose nella vita.

Condividi la tua esperienza di leggere classici

La lettura è una di quelle esperienze umane che completa il proprio ciclo quando viene condivisa con qualcun altro. In effetti, scrivere è di per sé un esercizio di connessione con gli altri. D’altra parte, quando ci immergiamo in un’impresa che percepiamo come una sfida, e leggere certi classici lo è, sentire il sostegno degli altri può incoraggiarci a perseverare nel nostro obiettivo.

Che tipo di supporto? L’ascolto, ad esempio, quando raccontiamo a qualcuno le scoperte delle nostre letture. Forse anche l’ammirazione quando scoprono che abbiamo deciso di leggere qualcosa di grande, o le impressioni se capitasse di parlare con qualcuno che ha già letto lo stesso libro che anche noi stiamo leggendo.

Se c’è un miracolo che la lettura favorisce è scoprire che anche se sembra un’attività solitaria, in realtà ci pone al centro di una comunità.

Via | Pijamasurf
Foto | olegkrugllyak via Depositphotos

Roberto Russo

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