lettere di addio

Lettere di addio: 9 esempi da cui imparare per chiudere una storia con stile ️

Esistono passioni sì travolgenti, ma anche amori, non dimentichiamolo, tristemente all’acqua di rose. Sentimenti che ora si inceneriscono sotto l’impeto del sogno amoroso (divampato forse troppo alto), ora si spengono invece a poco a poco come una vecchia candela rimasta senza più ossigeno. Così la fine di un amore non causa solo dolore o rabbia, afflizione o scoramento, ma anche rassegnazione e magari – perché no? – sollievo. I casi, si sa, sono molteplici. I comportamenti, vista la biasimevole inaffidabilità del cuore, i più disparati.

L’arte della rottura: 9 lettere di addio famose che mostrano come dire addio con stile

Scartabelliamo allora nella corrispondenza segreta di questo o quel personaggio famoso (qui un attore di grido, là una scrittrice di successo) alla ricerca di lettere e missive che hanno annunciato la fine di una relazione. Segnato la Caporetto di una storia d’amore iniziata sotto ben più benevoli auspici. Proclamato ufficialmente la morte di un sentimento che, in un modo o nell’altro, ha esalato il suo ultimo, malinconico respiro.

1. Agnes von Kurowsky a Ernest Hemingway

Addio alle armi, uno dei più celebri romanzi di Ernest Hemingway, è fortemente ispirato alla storia d’amore tra lo scrittore, rimasto ferito sul fronte italiano durante la Grande Guerra, e una giovane infermiera della Croce Rossa di nome Agnes von Kurowsky. Tuttavia la donna, una volta dimesso il futuro scrittore dall’ospedale, prese in mano carta e penna per comunicare a Hemingway che i suoi sentimenti non erano così profondi come aveva pensato in un primo tempo. La lontananza le aveva, infatti, fatto comprendere come in realtà non fosse affatto innamorata di lui. Un addio, dunque, non soltanto alle armi per il povero e innamoratissimo scrittore ma anche a un sogno d’amore svaporato troppo in fretta.

2. Marlon Brando a Solange Podell

Una lettera d’addio scritta a matita e con alcuni errori di ortografia dove l’attore di Hollywood confessa candidamente alla bella francese – conosciuta nel 1947 durante la messa in scena a Broadway di Un tram che si chiama desiderio – tutta la volubilità del proprio cuore. Il protagonista de Il selvaggio non manca neppure di mandare educatamente i saluti alla madre dell’ex. La lettera finisce con la mezza proposta da parte di Marlon Brando di un appuntamento a Parigi, quando in data ancora da stabilire (forse ottobre) visiterà la Francia. Non si conosce né la risposta della francese né quanto graditi risultarono gli ossequi alla suocera mancata.

3. Edith Wharton a W. Morton Fullerton

Un amore oscillante, volubile, del tutto inconcludente che l’autrice del L’età dell’innocenza non si sente più di continuare. W. Morton Fullerton non si capisce quello che vuole, ora promette scintille, ora fa scioccamente l’indiano e la Wharton indispettita gli dà una volta per tutte il ben servito!

4. Mary Wollstonecraft a Gilbert Imlay

Un altro amore incerto e malsicuro che non soddisfa affatto la scrittrice inglese. Benché l’uomo (un diplomatico con velleità artistiche) sia il padre della propria figlia (sorellastra di Mary Shelley, futura madre di Frankenstein), la donna stanca ed esasperata manda all’americano una lettera d’addio che non ammette repliche. 

5. Frida Kahlo a Diego Rivera

La lettera fu scritta dalla Kahlo al marito poche ore prima che le amputassero la gamba nel luglio del 1953. Benché i termini siano duri, la pittrice conclude la missiva con una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti del fedifrago Diego Rivera. Del resto la fedeltà non era certo il forte né dell’uno né dell’altra e le parole di rottura della Kahlo rimasero in verità lettera morta.

6. Richard Burton a Elizabeth Taylor

Un rapporto tempestoso, il loro, sancito da due divorzi e da due matrimoni. Un tira e molla che si conclude con la decisione della Taylor di andarsene una volta per tutte. Richard Burton risponde allora con una lettera in cui rivela di essere basito e incredulo perché nessuno l’aveva mai lasciato prima. Tuttavia si domandava – conscio del proprio caratteraccio – perché non l’avessero fatto!

7. Anaïs Nin a C.L. Baldwin

La scrittrice de Il delta di Venere iniziò la relazione con C.L.Baldwin quando entrambi erano sposati. Tuttavia il rapporto si incrinò presto con accuse e contro accuse che portarono Anaïs Nin a scrivere parole sferzanti e derisorie, definendo Baldwin un austero prete, incapace di amare e vivere appassionatamente.

8. Oscar Wilde a Lord Alfred “Bosie” Douglas

La lunga lettera che Oscar Wilde scrisse in carcere al suo amante Lord Alfred Douglas fu in parte pubblicata sotto il titolo De profundis. Un indimenticabile sfogo dove lo scrittore rivela tutto il proprio dolente disappunto per il comportamento del compagno. Tuttavia, una volta che lo scrittore venne rilasciato, i due ripresero brevemente la loro relazione, ma il legame era stato ormai segnato troppo profondamente dagli eventi per poter continuare. Oscar Wilde morì solo e poverissimo a Parigi il 30 novembre 1900. Unico conforto la presenza dell’amico ed ex amante Robert Ross.

9. Jacqueline Kennedy a R.Beverley Corbin jr.

Quando la futura First Lady era solo una studentessa nel Connecticut ebbe una storia d’amore con uno studente di Harvard di nome R. Beverley Corbin jr. Durante le settimane di lontananza, la loro corrispondenza sembrò però virare di tono. Jacqueline Kennedy realizzò, infatti, di non essere così perdutamente innamorata come pensava. Quando si ama, pondera la giovane in una delle sue lettere, si è pronti a tutto e questo non era, ahimè, il suo caso.

Via | Mentalfloss
Foto | kalozzolak via Depositphotos

Giorgio Podestà

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