Ernest Hemingway a Venezia nel 1954
Ernest Hemingway a Venezia nel 1954

25 tra le frasi più belle di Ernest Hemingway

Ernest Hemingway (Oak Park, Illinois, 21 luglio 1899 – Ketchum, Idaho, 2 luglio 1961) è tra i romanzieri più celebri di tutto il Novecento, autore, tra l’altro, del più importante romanzo sulla prima guerra mondiale: Addio alle armi (1929). Tra le altre sue opere fondamentali ricordiamo Per chi suona la campana (1940) e Il vecchio e il mare (1952) che gli valse il Nobel per la letteratura nel 1954 («per la sua maestria nell’arte narrativa, recentemente dimostrata con Il vecchio e il mare e per l’influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo»).

La sfida alla morte è il tema ricorrente delle sue opere, ma, se vogliamo, anche della sua vita che, come è noto, si è conclusa con il suicidio (e le sue ultime parole, indirizzate alla moglie, sono state «Buonanotte micetta»). Ernest Hemingway è stato l’inauguratore dell’hard boiled, quella narrativa sconcertante che non cedeva alle emozioni, con dialoghi stringati, con il tono verbale sempre un passo indietro rispetto alla situazione, che poi ha avuto molti seguaci e imitatori.

Alcune frasi di Hemingway

  • Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai.
  • C’è gente a cui non si possono dire cose offensive. Ti danno la sensazione che il mondo andrebbe a pezzi, letteralmente a pezzi, se tu dicessi certe cose.
  • Ci sono solo due posti al mondo dove possiamo vivere felicemente: a casa e a Parigi.
  • È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti restano impresse solo le colline più alte, e non hai un ricordo tanto accurato del paese che hai attraversato in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta.
  • È morale ciò che ti fa sentir bene dopo che l’hai fatto e immorale ciò che invece ti fa sentire male.
  • Gli scrittori si forgiano nell’ingiustizia come si forgiano le spade.
  • Hanno scritto in passato che è dolce e onorevole morire per il proprio paese. Ma in una guerra moderna, non c’è niente di dolce né onorevole nel morire. Morirai come un cane senza una buona ragione.
  • Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare qualcuno è di dargli fiducia.
  • Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare.
  • Il mondo spezza tutti e poi molti sono forti proprio nei punti spezzati.
  • Il suo talento era naturale come il disegno tracciato dalla polvere sulle ali di una farfalla.
  • Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.
  • L’uomo può essere distrutto ma non sconfitto.
  • La mia vita è una strada oscura che conduce al nulla.
  • Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
  • Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono.
  • Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi.
  • Quando si è vinti si diventa cristiani.
  • Ricordati che la prosa è architettura, non decorazione di interni.
  • Se sei abbastanza fortunato di aver vissuto a Parigi da giovane, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, questo ti accompagnerà, perché Parigi è una festa.
  • Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri.
  • So che la notte non è come il giorno: che tutte le cose sono diverse, che le cose della notte non si possono spiegare nel giorno perché allora non esistono,
  • Tutti uccidono tutti gli altri in un modo o nell’altro.
  • Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti.
  • Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti.

Foto | Di unattributed [Public domain], attraverso Wikimedia Commons

Libraio

Libraio

Nata nell’estate 2005, la Graphe.it edizioni è il coronamento di un desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come sogno e, come casa editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i sogni nella vita di ogni giorno convinti che, come sosteneva Arthur Schopenhauer, la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro; leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. La Graphe.it edizioni si propone di dare voce a scrittori, esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in maniera nuova e che, forse, non trovano ascolto... Intenzione della Graphe.it edizioni è perseguire la massima circolazione delle idee. Vorremmo che le culture di tutti i paesi soffiassero per la nostra casa con la massima libertà.

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