L'ultimo ballo di Charlot

L’ultimo ballo di Charlot, di Fabio Stassi (che ama scrivere in treno)

Capita, a noi lettori, di “incontrare” libri che raccontano di personaggi noti. Libri che sono il frutto di ricerche e il risultato di un lavoro certosino. Biografie che ricostruiscono una vita intera e ci aiutano a comprendere e conoscere il più a fondo possibile i grandi nomi, quelli che hanno lasciato il segno nei campi più disparati.

Ma con il romanzo di Fabio Stassi L’ultimo ballo di Charlot (Sellerio Editore), tutto assume una dimensione alla quale è difficile dare una collocazione. Anche qui ci troviamo davanti a un personaggio che ha lasciato il segno nel mondo, ovvero il Vagabondo di Charlie Chaplin. Eppure siamo al cospetto di una struttura narrativa originale e ben congegnata, mediante la quale si possono prendere porzioni della realtà per reinventarla, scomporla, trasformarla così come solo un vero scrittore può fare.

Una biografia romanzata, o in parte inventata, ma ricca di episodi e aneddoti reali su quel tenero vagabondo dai buffi baffetti, il passo ridicolo, l’espressione a volte disperata, il “pezzente che resiste” a dispetto di tutto e che con la sua malinconica comicità ha suscitato risate e sorrisi nel mondo.

L’ultimo ballo di Charlot

Ma vediamo con più chiarezza come si svolge la storia. Charlie Chaplin, passati gli ottant’anni, incontra la morte in una sera di Natale nella sua casa in Svizzera. È venuta a prenderlo. Sebbene lui sappia che a questo non vi è mai rimedio, prova a contrattare sperando di ottenere almeno un anno di vita in più, poiché alla sua veneranda età ha un figlio troppo piccolo che vorrebbe veder crescere. Dunque anche un solo anno di più sarebbe per lui un dono preziosissimo.

Ne scaturisce un dialogo assurdo, ma affascinante, in cui si stabilisce un patto. Se sarà in grado di far ridere la Morte, l’uomo vivrà ancora un anno. E ci riuscirà, stavolta con una comicità involontaria ma ci riuscirà.

Così, con l’inaspettato dono tra le mani, Chaplin userà il tempo rimastogli per scrivere una lunga lettera a suo figlio, nella quale raccontarsi senza censure né ipocrisie, per farsi conoscere intimamente e per mostrare la sua incredibile epoca.

Basterà, un anno, per raccontare una vita così piena? Per ben sei vigilie di Natale, il protagonista riuscirà a far ridere la Morte ottenendo altre proroghe. La sua lettera sarà così sempre più ricca e completa, densa di vicende familiari, problemi, dolori, incontri, traversie e meraviglie legate al suo arrivo in America, gli esordi, la nascita del personaggio Charlot – che conquisterà il mondo – gli amori, le privazioni o i successi…

I personaggi di Fabio Stassi

Ho reso false le cose vere e vere le cose false, ha dichiarato l’autore – che ama scrivere in treno – in un’intervista. Non era sua intenzione, aggiunge, scrivere la storia di un personaggio, bensì trovare un personaggio adatto alla sua storia. Ma di personaggi, in questa storia, ne incontriamo diversi, e tutti in grado di lasciare il segno, come il nero Arléquin, inserviente in un circo che, allenandosi a non dimenticare, con una scatola a manovella inventa una foto che si muove!

In un’atmosfera felliniana incontrerete tanti altri circensi, ma non solo. Vi renderete conto di poter subito contrastare una dichiarazione dell’autore stesso che dice: “Vorrei diventare un giorno uno scrittore, per ora sto cercando di imparare.” Ebbene non è così. Fabio Stassi, vincitore di prestigiosi premi letterari, scrittore lo è oramai da tempo e non ci resta che usufruire del suo talento, sognando attraverso i suoi libri.

Il nostro parere su L’ultimo ballo di Charlot di Fabio Stassi

Abbiamo apprezzato l’originalità della storia, la straordinaria capacità di attingere dalla realtà condendo il tutto con la fantasia, quel vibrare di emozioni e ricordi, nostalgie e stupori presente ad ogni pagina e in grado di catturare l’attenzione del lettore.

Per ogni romanzo c’è un lettore e per ogni lettore c’è un romanzo. Dunque non è detto che il Vagabondo di Charlie Chaplin possa attrarre tutti o interessare tutti allo stesso modo. Sebbene questo libro sia molto più di questo, la bandella che ne racconta la trama può allontanare i non appassionati dell’argomento.

Il libro

Fabio Stassi
L’ultimo ballo di Charlot
Sellerio, 2012

Susanna Trossero

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