Se stai sempre lì ad aggiornare la tua lista di libri da leggere allora i consigli di lettura di Valerio Calzolaio possono esserti utili.
Consigli di lettura per aggiornare la tua lista di libri da leggere
Ti consigliamo 3 titoli che stanno bene in ogni lista di libri da leggere: E poi basta di Espérance Hakuzwimana Ripanti, Il gioco dei vestiti di Silvana Pisa e Storia della bambina che volle fermare il tempo di Jenny Erpenbeck.
E poi basta
Italia. Fino a ora. Espérance Hakuzwimana Ripanti è nata in Ruanda nel 1991 e cresciuta in provincia di Brescia, ha studiato a Trento, dal 2015 si è trasferita a Torino per frequentare la scuola Holden, svolgere attività culturali e avviare un percorso di scrittrice. Il primo libro è un testo poetico e militante. Spiega:
C’è una narrazione sbagliata e carica d’odio che sta iniziando a rendere difficile la vita di chi, come me, in questo Paese ci è cresciuto… Si sta insinuando l’idea che l’origine o il colore di un corpo siano molto più importanti della sua dignità e della sua vita. E non è giusto, è terrificante e soprattutto non è una realtà con cui sono disposta a convivere.
Così in E poi basta racconta le paure diffuse e cerca di trasformarle in sentimenti coinvolgenti, riflessioni aperte, emozioni letterarie, alternando brevi capitoli e missive in corsivo, frasi secche e ragionamenti argomentati, elementi e percorsi autobiografici, dialoghi e citazioni mirate.
Espérance Hakuzwimana Ripanti
E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana
People, 2020
Il gioco dei vestiti
In Italia e nel mondo. Dal ’68. “Arrivo da sola a Gorizia in un buio pomeriggio di gennaio”. Silvana, ragazza borghese di fresca ingenua politicizzazione, capelli lunghi e chiari, sguardo diretto, studentessa bolognese a Giurisprudenza, è andata come volontaria nell’ospedale psichiatrico diretto da Franco Basaglia, un’esperienza “irreversibile”. Collettivo femminista dove si vive, maternità, sindacato, partiti, prima deputata poi senatrice, nonna, nella vita di alcune donne si tiene tutto insieme.
Silvana Pisa, con Il gioco dei vestiti non scrive un’autobiografia o una storia politica. Riprende interviste, interventi, commenti di prima; aggiunge riflessioni e memorie urgenti oggi; inserisce squarci di sentimenti e foto con una cronologia ondivaga e volutamente omissiva, grande cura delle parole e degli altri.
“Complessivamente, la passione per la vita l’ha vinta sulla fatica di vivere”. Il gioco del titolo, sul corpo nudo e su ciò che s’indossa, iniziò in gruppo in treno decenni fa.
Silvana Pisa
Il gioco dei vestiti. Passione, politica e altre storie del ‘68
Prefazione di Rosa Mordenti
Bordeaux, 2020
Storia della bambina che volle fermare il tempo
Berlino, pare. Fine secolo scorso. La polizia ferma una ragazza in strada di notte con un secchio vuoto in mano. Appare smarrita, confusa, sbiadita. Dice di avere quattordici anni e poco altro, è grande e grossa tipo un alto barilottino, ha i capelli neri e smunti, cammina lenta curva sfuggente. La lasciano nel principale orfanatrofio, al confine con la foresta. Lei si adatta silenziosamente, cerca solo di occupare uno degli ultimi invisibili posti nella gerarchia della scuola. Sono tutti gentili, si sistema nel dormitorio con biancheria pulita a rotazione, frequenta le lezioni, sbaglia di proposito, si sa immutabile (e non ci sono specchi per verificarlo), lentamente dimagrisce e cambia aspetto.
L’esordio letterario di Jenny Erpenbeck (Berlino Est, 1967) fu un toccante lungo racconto di successo (dedicato alla madre), la Storia della bambina che volle fermare il tempo (nel titolo italiano). L’autrice ha scritto poi ancora molto e bene, premiata in Germania e all’estero.
Jenny Erpenbeck
Storia della bambina che volle fermare il tempo
Traduzione di Ada Vigliani
Sellerio, 2020
Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e parole ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.
Foto | Andrea Piacquadio da Pexels
Lascia un commento