L’universo della letteratura è sterminato. Di libri bellissimi ce ne sono così tanti che, se si volesse fare un elenco, non si saprebbe da dove cominciare! Tra grandi classici intramontabili e opere di qualità che hanno goduto di un successo strepitoso c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
I libri bellissimi che non puoi perderti
Ma a volte al piacere di leggere un bel libro si aggiunge anche quello della scoperta. Chi ama leggere conosce la soddisfazione che deriva dallo scoprire libri bellissimi anche se non particolarmente famosi, o di riscoprire autori celebri leggendone le opere meno note.
Ecco allora una selezione di dieci libri la cui bellezza supera di gran lunga la loro fama…
Lezioni americane, di Italo Calvino
Partiamo da un paio di libri che parlano proprio di libri! In Lezioni americane, Italo Calvino analizza con filtro letterario i concetti che secondo lui avrebbero caratterizzato il XXI secolo: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità. Una lettura piacevole e intelligentissima, di grande ispirazione per chi ama la letteratura; un piccolo libro che andrebbe letto e riletto come si fa con una poesia.
La sovrana lettrice, di Alan Bennett
Restando in tema di piccoli libri, vi presento La sovrana lettrice. Questo libriccino di Alan Bennett, leggibile in un pomeriggio, è semplicemente geniale e divertentissimo, pieno di ironia di humour tipicamente inglese. L’autore immagina che, del tutto accidentalmente, la regina d’Inghilterra si imbatta nell’esperienza della lettura e ne venga contagiata come da una malattia. Le conseguenze saranno inaspettate ed esilaranti.
De tranquillitate animi, di Seneca
Seneca si studia a scuola, spesso tocca tradurlo e questo può far perdere la voglia di leggerlo… Ma per uno dei suoi trattati vale veramente la pena di spendere qualche ora (anche in questo caso la lettura è rapidissima): sto parlando del De tranquillitate animi, in cui il filosofo dà al destinatario della sua lettera dei veri e propri consigli di attualità sconcertante per avere una vita felice e serena.
Fuochi, di Marguerite Yourcenar
Il nome di Marguerite Yourcenar è associato specialmente al bellissimo Memorie di Adriano, che però non è l’unico capolavoro di questa straordinaria autrice. La raccolta di prose liriche sulla passione amorosa intitolata Fuochi è un libro splendido. Intriso di pura poesia, intervalla pensieri poetici dell’autrice con racconti di amori rubati alla storia, al Vangelo e alla tragedia greca. Anche qui, e si sarà capito che sono una fan della aurea brevitas, la lettura vi ruberà pochissimo tempo.
Gli anni difficili, di Almudena Grandes
Le indiscutibili doti narrative di Almudena Grandes si esprimono al meglio nel romanzo Gli anni difficili. Un intreccio narrativo coinvolgente e ben costruito, personaggi misteriosi e ben caratterizzati, uno stile emotivamente viscerale sono gli ingredienti principali di questo libro, la cui intensità inaspettata travolge ed emoziona chi lo legge.
La donna giusta, di Sándor Márai
Le braci è sicuramente il romanzo più famoso di Sándor Márai, ma a mio parere in La donna giusta questo autore si è superato, usando un artificio narrativo che permette un’analisi psicologica profondissima: la storia in ogni suo minuscolo frammento è rievocata in quattro monologhi separati a cui i personaggi principali affidano i loro ricordi e le loro confessioni.
De profundis, di Oscar Wilde
Forse non tutti lo sanno, ma mentre si trovava in carcere a causa della sua omosessualità Oscar Wilde ha scritto una lunga lettera al suo compagno Alfred, detto Bosie, ripercorrendo le vicende che lo hanno portato al processo e alla vita in carcere. Questo testo, intitolato De profundis, di un’acutezza e una profondità commoventi, è a mio parere lo scritto migliore di Wilde.
La donna in bianco, di Wilkie Collins
Quello che non riesco a spiegarmi de La donna in bianco di Wilkie Collins è che non è particolarmente famoso. Eppure è un libro straordinariamente avvincente, scritto e costruito in maniera magistrale come un perfetto romanzo giallo, genere di cui è considerato a ragione il precursore. Una volta iniziato non è possibile staccare gli occhi da questo libro, complice la sua scorrevolezza e l’intreccio intrigante, in cui non mancano amore e amicizia, sparizioni e apparizioni, scambi d’identità e colpi di scena.
Quella sera dorata, di Peter Cameron
Quella sera dorata di Peter Cameron è un sorta di romanzo di formazione, che racconta la storia di un viaggio reale e iniziatico in un Uruguay dal carattere esotico e incantato. Oltre all’atmosfera piacevolmente surreale e fuori dal tempo, il punto forte di questo bellissimo romanzo sono i dialoghi, incalzanti e arguti, veri latori dei caratteri dei personaggi e dei loro mutamenti interiori.
La famiglia Karnowksi, di Israel Joshua Singer
Israel Joshua Singer è uno scrittore non particolarmente celebre, la cui fama è sempre stata messa in ombra da quella del fratello, il più famoso Isaac B. Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978. Eppure il suo romanzo La famiglia Karnowski è un libro di straordinaria bellezza, ma che soprattutto, attraverso la storia di tre generazioni di una famiglia polacca, racconta il dramma degli ebrei da una prospettiva inedita e del tutto inaspettata.
Foto | wal_172619 da Pixabay
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