Repubblica delle banane

Perché si dice Repubblica delle banane?

L’espressione politica e giornalistica Repubblica delle banane è dispregiativa ed è usata per descrivere un Paese considerato politicamente instabile, impoverito, arretrato e corrotto, la cui economia dipende da pochi prodotti a basso valore aggiunto (simboleggiati dalle banane, appunto), governato da un dittatore o da una giunta militare legittimata in modo fraudolento, soggetto all’egemonia di un’azienda straniera, sia attraverso tangenti ai governanti sia attraverso l’esercizio del potere finanziario.

Per Repubblica delle banane, quindi, si intendono i Paesi considerati corrotti, instabili e dipendenti dall’esportazione di prodotti a basso valore aggiunto. Il termine si ispira alle banane, tipiche dei Paesi dell’America centrale come Costa Rica, Honduras, Guatemala e Panama.

Alle origini dell’espressione Repubblica delle banane

Fu lo scrittore americano O. Henry nel suo libro del 1904 Cabbages and Kings a usare per la prima volta questa espressione. Henry la utilizzò in riferimento all’Honduras. In particolare il riferimento era alla sua dipendenza economica dalle compagnie agricole degli Stati Uniti, come la United Fruit Company. Insieme alla sua concorrente, la Standard Fruit, la United rappresentava gli interessi statunitensi in America Latina.

In linea con la propria politica estera interventista basata sulla dottrina Monroe che esprime l’idea della supremazia degli Stati Uniti nel continente americano, ebbero luogo operazioni militari “americane” nella regione per mantenere l’egemonia delle aziende statunitensi.

Sebbene l’espressione sia spesso usata come eufemismo per “dittatura”, a essa sono state associate diverse peculiarità. Alle origini, infatti, la si utilizzava per accusare la classe dirigente di questi Paesi di permettere alle aziende straniere di sfruttare l’industria agricola in cambio di tangenti. Con il passare del tempo si usa Repubblica delle banane per etichettare regimi caratterizzati da disorganizzazione politica e istituzionale, corruzione diffusa e tolleranza dell’illegalità.

Originariamente il termine si riferiva alla maggior parte dei Paesi dell’America centrale. Poi mano a mano il suo uso si è esteso ai Paesi dell’Asia centrale e dell’Europa orientale, soprattutto dopo il crollo dell’Unione Sovietica.

Via | Culturizando
Foto | EnginKorkmaz via Depositphotos

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Roberto Russo

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