Eccentrica, avvolta in stravagantissime cappe ed esotici turbanti, Edith Sitwell (1887-1964) fu per decenni una figura centrale della scena letteraria inglese.
Una fama e una considerazione equamente condivise dai suoi due celebri fratelli, Osbert e Sacheverell. Anche loro scrittori e critici di grande successo. Un terzetto, il loro, che fu spesso e volentieri al centro delle cronache mondano-letterarie di Londra.
Del resto con il loro pedigree squisitamente aristocratico, una residenza familiare tra le più belle di tutta la Gran Bretagna e un talento non comune per la scrittura, i Sitwell erano destinati a dominare il mondo delle lettere per buona parte della loro esistenza.
Chi è stata Edith Sitwell
Tuttavia la vita di Edith fu tutt’altro che felice. Il disamore dei genitori che avvertì fin da piccola la segnò in profondità, allontanandola per sempre sia dal padre che dalla madre, tanto che non partecipò neppure ai funerali di quest’ultima quando morì nel 1937.
Se in quegli anni la sua fama di poetessa cresceva a dismisura, toccando l’apice negli anni ’40 con la pubblicazione della celebre Still Falls the Rain dedicata al grande blitz su Londra e musicata da Benjamin Britten, la sua vita privata rivelava invece piaghe profonde.
A partire dal suo grande amore per il pittore omosessuale Pavel Tchelitchew. Un amore mai del tutto corrisposto e su cui ancora oggi si cerca di fare faticosamente luce.
Sempre prodiga di aiuti per i giovani scrittori e poeti (citiamo al volo Dylan Thomas e Denton Welch), Edith Sitwell fu vista da più parti come la grande dame delle lettere inglesi, suscitando interesse e curiosità ovunque andasse (celebre la sua foto insieme a Marilyn Monroe, pubblicata da Life Magazine nel 1953).
La sua poesia
Tuttavia al di là degli aspetti più scenografici del suo successo, delle sue mise estrose, dei suoi bizzarri gioielli che catalizzavano lo sguardo anche più distratto, la Edith Sitwell fu una poetessa dal verso nutrito e accurato, lo sguardo moderno e lo spirito irresistibilmente intrepido e innovativo.
Non solo scintillii superficiali dunque, ma anche sostanza e talento, sensibilità e viva partecipazione.
Foto | Roger Fry [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
Lascia un commento