Con il termine esistenzialismo si indica una corrente di pensiero che in filosofia e letteratura, oltre che nell’arte, ha trovato terreno fertile. Nato tra il XVIII e il XIX secolo, il fenomeno dell’esistenzialismo ha avuto il suo apice nel XX secolo.
Caratteristiche ed esponenti
L’esistenzialismo poneva il valore dell’esistenza umana individuale al centro. L’essere umano, precario e debole, l’uomo moderno, che si trova solo di fronte alla morte in un mondo che non è più a misura sua: queste le caratteristiche fondamentali del movimento, che poteva vantare correnti positive e quindi ottimiste o negative e quindi pessimiste.
La nascita del termine
Il termine venne ideato dal filosofo francese Gabriel Marcel verso la metà degli anni ’40 e venne poi adottato da Jean-Paul Sartre. Tra l’altro Gabriel Marcel ebbe a dire:
«La giustificazione profonda delle filosofie dell’esistenza sta forse soprattutto nel fatto di aver posto in luce l’impossibilità di considerare un essere esistente ignorandone l’esistenza, il suo modo di esistere».
Alcuni esponenti
Tra gli autori più famosi ricordiamo filosofi Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Maurice Merleau-Ponty e Albert Camus, ma possiamo citare anche diversi precursori di questo movimento come il Marchese de Sade, Blaise Pascal, Jean Jacques Rousseau, Arthur Schopenhauer, Soren Kierkegaard, Giacomo Leopardi, Fëdor Dostoevskij, Friedrich Nietzsche.
In letteratura gli autori più noti sono senza dubbio Franz Kafka, Fëdor Dostoevskij, Emil Cioran e Albert Camus. Anche Primo Levi può essere considerato un esponente dell’esistenzialismo, dal momento che il neorealismo memorialista che contraddistingue le sue opere è stato spesso avvicinato a questa corrente di pensiero. Lo stesso Albert Camus viene da alcuni inserito tra gli autori esistenzialisti, mentre da altri viene considerato come una figura non interna al movimento.
Come catalogare l’esistenzialismo?
L’esistenzialismo è una corrente difficile da inquadrare in canoni precisi, visto che esistono diversi tipi di esistenzialismo: ontologico, fideistico, umanistico. Possiamo poi citare la corrente religiosa e quella laica o atea: tutte le correnti si rifanno comunque e sempre a una domanda fondamentale: cos’è l’essere? Una domanda alla quale tutti gli autori cercheranno di dare una risposta plausibile.
Testo a cura di Miranda
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