Maurice Duverger, nato ad Angoulême il 5 giugno 1917 e morto a Parigi il 17 dicembre del 2014, è stato un noto giurista e politologo francese, esperto soprattutto di diritto costituzionale. Tra il 1989 e il 1991 è stato inoltre europarlamentare nelle file del Partito Comunista Italiano.
Maurice Duverger e le scienze politiche
Le sue ricerche e le sue competenze gli sono valse il titolo di padre delle scienze politiche in Francia; titolo di particolare prestigio tenuto conto della tradizione politologica francese. Nel 1946 cominciò infatti a specializzarsi nello studio dei sistemi elettorali e delle prerogative dei partiti politici e ottenne una cattedra alla Sorbonne di Parigi. Nel 1948 contribuì peraltro a fondare la facoltà di Scienze Politiche a Bordeaux. Di lì a tre anni, nel 1951, venne stampato il suo primo libro, Les partis politiques.
I suoi studi lo avvicinarono al costituzionalista Georges Vedel, insieme al quale ideò un sistema elettorale che prevedesse l’elezione diretta del Primo Ministro e di una Camera di maggioranza legata al Premier. Si tratta in effetti del modello adottato in Italia per la legge sull’elezione dei sindaci e dei presidenti di regione.
Un sistema di pensiero innovativo
La caratteristica innovativa del sistema di pensiero di Maurice Duverger fu quella di prescindere dalla separazione tra l’analisi giuridico-costituzionale e quella politica del sistema dei partiti. Una sovrapposizione di questo tipo pose le base per la teoria oggi nota con il nome di Legge di Duverger. Secondo questa legge un sistema maggioritario a turno unico tende inevitabilmente al bipartitismo.
A parziale confutazione di questa teoria si è pronunciato Giovanni Sartori, politologo e sociologo italiano, secondo il quale questa tendenza non si manifesta in quei casi dove esistono minoranze irriducibili e geograficamente concentrate, dal momento che il loro voto in alcuni collegi riuscirebbe a sottrarre seggi ai due partiti maggiori impedendo la formazione di un governo guidato da un solo partito.
Testo a cura di Anna Clara Basilicò
Foto | WikiCommons
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