Charles Dickens

Charles Dickens: biografia, opere principali e frasi

Charles Dickens nasce a Portsmouth (sulla costa meridionale dell’Inghilterra) il 7 febbraio 1812 con il nome di Charles John Huffam Dickens e muore a Higham (Kent) il 9 giugno 1870. È uno degli scrittori più noti a livello mondiale, ma è stato anche giornalista e reporter di viaggio. Come recita anche il titolo di un film a lui dedicato, è, in un certo senso, colui che ha inventato il Natale come lo viviamo oggi.

Biografia e opere di Charles Dickens

Charles Dickens era il secondo di otto figli; il padre era John Dickens, impiegato nell’Ufficio Stipendi della Marina Britannica, e la madre era Elizabeth Barrow. La famiglia da Portsmouth si trasferì prima a Londra, poi a Chatam nel Kent e infine, a causa della scarsità di fondi, nel quartiere povero di Londra, Camden Town. Sin da piccolo Dickens fu un vorace lettore di libri oltre ad avere una notevole memoria fotografica.

La morte del padre

Nel 1824 il padre John venne incarcerato per debiti nella prigione della Marshalsea. Come consuetudine dell’epoca, tutta la famiglia lo seguì in carcere, tranne Charles che venne spedito a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe. Qualche mese dopo John venne scarcerato, ma Charles venne costretto a lavorare ancora un po’ in fabbrica. Finalmente poi, grazie all’eredità lasciata a John dalla madre defunta, il ragazzo poté ricominciare a studiare. Ma tutta la rabbia per l’intera situazione la ritroveremo nei suoi romanzi.

A quindici anni Charles Dickens tentò la strada della giurisprudenza diventando praticante in uno studio legale, ma ben presto scoprì che l’avvocato non era il lavoro della sua vita e quindi si mise a studiare stenografia. È in questo periodo che comincia ad assistere a diversi spettacoli teatrali.Dopo essere diventato stenografo, decide di diventare cronista parlamentare.

I primi testi

Nel 1830 Charles Dickens si innamora di Maria Beadnell, figlia di un funzionario di banca, ma la ragazza non sembra essere così coinvolta e l’unione salta. Intanto, nel 1832 Dickens collabora con l’agenzia The Mirror of Parliament, poi diventa cronista del The True Sun, si stabilisce in Cecil Street e intanto pensa di diventare un attore.

Nel 1834 diventa cronista del Morning Chronicle e sempre nel medesimo anno con lo pseudonimo Boz pubblica il primo capitolo degli Sketches by Boz. Successivamente nel 1836 la serie viene pubblicata sotto forma di libro dall’editore John Macrone.

Sempre nel 1836 comincia anche a pubblicare il suo primo romanzo sotto forma di dispense mensili (era pratica comune all’epoca far uscire i romanzi sotto forma di un capitolo al mese) presso il Morning Chronicle. Si tratta di I quaderni postumi del Circolo Pickwick. Fu subito un successo.

Opere teatrali e Oliver Twist

Il 1836 è un anno intenso per Dickens perché sposa Catherine Hogarth e debuttano a teatro due pièce tratte dai suoi lavori, The Strange Gentleman e The Village Coquettes. Intanto abbandona la sua collaborazione col Morning Chronicle e incontra John Forster, colui che sarà il suo primo biografo. Fino al 1839 collabora come scrittore con il Bentley’s Miscellany. È qui che a gennaio 1837 esce il primo capitolo di Oliver Twist.

Nel frattempo nasce il primogenito Charles Culliford Boz, la famiglia si trasferisce a Bloomsbury e muore la cognata Mary Hogarth, trasferitasi a vivere da loro: il lutto colpisce profondamente Dickens. Successivamente la famiglia si trasferisce vicino a Regent’s Park.

Dopo aver cominciato a pubblicare il periodico settimanale Master Humphrey’s Clock, pubblica una lettera aperta in cui si dichiara estraneo a tutti i debiti contratti a nome suo, riferendosi chiaramente al padre. Nel 1842 organizza un viaggio negli Stati Uniti insieme alla moglie, rimanendo disgustato dalla schiavitù. Poi raggiunge l’Italia e da qui nascerà il libro Pictures from Italy. Tornato in Inghilterra fonda il giornale liberale Daily News, mentre è del 1848 il periodico Household Words.

David Copperfield

È invece del 1849 il romanzo David Copperfield, opera a forte sfondo autobiografico e scritta in prima persona. Intanto la moglie si ammala, una figlia muore e nel 1855 va a vivere a Parigi, deteriorando ulteriormente i rapporti con i famigliari. Nel 1858 arriva la separazione dalla moglie. Dickens la accusa di non aver mai saputo badare alla famiglia, ma comunque la sostiene economicamente e le dà una casa. Quando Catherine morirà, arriverà in aiuto Georgina, la sorella: è da qui nascono voci secondo la quale Dickens sarebbe stato innamorato della sorella della ex moglie.

Nel 1865 Dickens si trova coinvolto nell’incidente ferroviario di Staplehurst: le carrozze del treno cadono da un ponte e l’unica di prima classe a rimanere illesa è quella di Dickens. Presta soccorso ai feriti, ma cerca di evitare le inchieste anche perché sarebbe saltato fuori che era di ritorno da un incontro in Francia con l’attrice Ellen Ternan, donna con la quale aveva una relazione iniziata prima della separazione da Catherine.

Sempre nel 1865 torna in America, ma la sua salute peggiora e gli viene diagnosticata una paralisi. Rallenta il suo lavoro, le condizioni di salute sembrano migliorare, ma nel 1879 collassa a causa di un’emorragia cerebrale. Morirà il giorno dopo. Viene sepolto nell’Abbazia di Westminster nel Poet’s Corner accanto a Henry Fielding, sua musa per quanto riguarda il romanzo sociale.

Altre opere di Charles Dickens

Charles Dickens è stato uno scrittore assai prolifico. Per quanto riguarda i romanzi le sue opere più famose sono Il Circolo Pickwick, Le avventure di Oliver Twist, David Copperfield, La piccola Dorrit, Racconto di due città e Grandi speranze.

Ma ha scritto anche Nicholas Nickleby, La bottega dell’antiquario, Barnaby Rudge, Martin Chuzzlewit, Dombey e Figlio, Casa Desolata, Tempi difficili, Il nostro comune amico e Il mistero di Edwin Drood.

Come racconti, invece, celeberrimi sono Canto di Natale (noto anche come A Christmas Carol) e Il grillo del focolare. Fra i diari di viaggi rammentiamo America, Impressioni italiane, Di viaggi e di mare e Il viaggiatore senza scopo.

Frasi di Charles Dickens tratte dai suoi testi

Ed ecco infine qualche citazione tratta dai romanzi e dai racconti di Charles Dickens (tra parentesi il titolo dell’opera da cui la citazione è tratta):

  • Capitano incidenti anche nelle migliori famiglie. (David Copperfield)
  • Chiunque è capace di essere allegro e di buonumore quando è ben vestito. (Martin Chuzzlewit)
  • Ci sono corde nel cuore umano… che sarebbe meglio non fossero fatte vibrare. (Barnaby Rudge)
  • Compiango la sua ignoranza e lo disprezzo. (Le avventure di Nicola Nickleby)
  • È di notte che faccio di solito le mie passeggiate. (La bottega dell’antiquario)
  • Era il migliore dei tempi, era il peggiore dei tempi, era l’età della saggezza, era l’età della sciocchezza, era l’epoca della fede, era l’epoca dell’incredulità, era la stagione della Luce, era la stagione del Buio, era la primavera della speranza, era l’inverno della disperazione. (Racconto di due città)
  • Ho una grande esperienza di ragazzi, e so che siete una brutta razza. (Grandi speranze)
  • Il cognome di mio padre era Pirrip e il mio nome di battesimo Philip, ma la mia lingua di bambino non riusciva mai a cavare dei due suoni nulla di più lungo o di più chiaro di Pip. Così mi chiamai Pip, e tutti finirono per chiamarmi Pip. (Grandi speranze)
  • “In questi casi è sempre meglio fare quello che fa la folla”. “E se ci sono due folle?” chiese Mr Snodgrass. “Bisogna gridare con la folla più numerosa”, rispose Mr Pickwick. (Il Circolo Pickwick)
  • La lingua; be’, è un’ottima cosa, quando non è quella di una donna. (Il Circolo Pickwick)
  • Le sorprese, come le sfortune, raramente vengono da sole. (Oliver Twist)
  • “Lo scrivi con una V o con una W?”, chiese il giudice. “Questo dipende dal gusto e dalla fantasia di chi sta scrivendo, signore”, rispose Sam. (Il Circolo Pickwick)
  • Meglio, mille volte meglio non avere neppure un tetto sulla testa che una casa nella quale si ha il timore di tornare! (Tempi difficili)
  • Reddito annuale venti sterline, spese annuali diciannove sterline diciannove scellini e sei penny, risultato: felicità. Reddito annuale venti sterline, spese annuali venti sterline e sei penny, risultato: disperazione. (Davide Copperfield)
  • Una infarinatura di tutto, e una conoscenza di niente. (Sketches by Boz)

Foto | George Herbert Watkins, born 1828, Public domain, attraverso Wikimedia Commons

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