Sapete che nel 1985 Mubarak vietò in Egitto la lettura de Le mille e una notte? È questo uno dei cinque strani casi di libri proibiti che attraversano la storia: ecco qualche informazione in più.
I libri proibiti
Insomma, non esisteva solo il famigerato Indice dei libri proibiti dell’ex Sant’Uffizio (Indice abolito nel 1966), ma in molte parti del mondo libri che sono generalmente accettati come capolavori della letteratura sono stati considerati pericolosi.
Amleto in Etiopia
Nell’Etiopia degli anni Settanta l’opera di Shakespeare venne considerata pericolosa. Dopo il colpo militare del 1974, infatti, tutto quello che non appoggiava il nuovo governo era vietato. Vennero così proibiti articoli, alcuni libri e canzoni romantiche. E dal momento che Amleto parla di un governo illegittimo, la sua messa in scena venne vietata nel 1978 e il regista – Tsegaye Gabre Medhin, già vice-ministro della Cultura del Paese, nonché poeta e scrittore – perse il lavoro.
L’Odissea offese Caligola
L’imperatore Caligola vietò l’OdiCuriosità sull’Odissea che devi conosceressea perché, secondo lui, la narrazione lo offendeva, dal momento che l’opera era imperniata sui valori greci della libertà.
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie tra i libri proibiti in Cina
Di questo classico della letteratura infantile è stato detto di tutto. L’autore Lewis Carroll (1832-1898) è stato accusato di essere pedofilo e secondo alcuni il romanzo è una lettera di amore a una bimba. C’è chi interpreta le avventure di Alice come la bandiera del movimento per la legalizzazione delle droghe negli USA. Di diverso avviso il governatore della provincia cinese dello Hunan che nel 1931 inserì questo testo nella lista dei libri immorali in quanto pone esseri umani e animali sullo stesso livello.
Le mille e una notte e la sua zona di origine
Nonostante raccolga molte leggende arabe, storie millenarie e buona parte della tradizione orale del Medio Oriente, Le mille e una notte sono state vietate in più di dieci paesi della Regione. Nel 1985 Hosni Mubarak fece ritirare dal commercio il libro nella città de Il Cairo perché conteneva “passaggi osceni che minacciano il tessuto morale di tutto il paese”. Nello stesso periodo, il direttore della Biblioteca del Consolato Britannico in Israele stabilì che le storie di Shahrazād non fossero adatte agli studenti ebrei.
Roald Dahl contro la buona morale
I libri per l’infanzia del buon Roald Dahl sono stati proibiti più e più volte con le motivazioni più varie. C’era chi li considerava maschilisti, chi razzisti o violenti, chi, ancora, riteneva che promuovessero l’uso di droghe.Il Wisconsin bandì Il libro James e la pesca gigante (pubblicato nel 1961 in originale e nel 2003 in Italia per i tipi di Salani) perché il personaggio del ragno si lecca le labbra e questo “può essere inteso in due modi, tra cui uno esplicitamente sessuale”.
Altri libri proibiti
Come si vede spesso la mannaia moralizzatrice dei politici si abbatta sui libri per bambini. E anche qui da noi, in Italia, la situazione non è diversa. Quante volte i testi per bambini sono diventati libri proibiti perché, a detta di qualcuno, portano avanti la teoria gender? Teoria che, come sappiamo, è falsa, distorta e manipolatoria. Di fatto non esiste se non nella mente di qui la persegue…
Via | Arcadia
Foto | Prettysleepy via Pixabay
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