Sorelle

Sorelle: noir che conferma la piacevole prosa di Maurizio de Giovanni

Napoli e Roma. 1993 e oggi (dicembre).

Sorelle

La Mora riservata appartata Sara Morozzi, nonna in buon retiro, e la Bionda esuberante appariscente Teresa Pandolfi, dirigente ancora in attività dell’Unità segreta dei Servizi, hanno lavorato a lungo insieme. Sono sorelle, a loro modo.

Un mese dopo aver affrontato in parallelo il drammatico evento del Bombardiere, Teresa viene segregata e tenuta drogata per capire che documenti possa avere sull’intera vicenda. Due attempati esperti marpioni, un avvocato dalla chioma candida e un dottore dai radi capelli grigi, discutono su come evitare che dalla falla tracimi liquido che metta davvero in pericolo il Sistema che li protegge e i loro affari.

Che fine ha fatto Teresa?

Sara non ha più sentito Teresa. Sta giocando col nipotino Massi e pensando al chirurgo romeno Nico, incontrato dopo decenni. Le manda un messaggio ma non ha risposta. E comincia a preoccuparsi, non è da lei.

Chiama così presto a raccolta la sua squadra informale. L’ex collega Andrea Catapano, ipersensibile vecchio misantropo non vedente, la giornalista part time Viola, ex compagna del figlio morto e mamma di Massi, l’ispettore Davide Pardo, già coinvolto in precedenti inchieste e sempre in compagnia di un Bovaro del Bernese.

Capiscono subito che qualche superiore di Teresa deve essere coinvolto nella sua sparizione. Intuiscono che potrebbe essere d’aiuto rintracciare fascicoli su un antico illegale smaltimento di rifiuti speciali tossici che giungevano (e giungono) nel Sud Italia in camion anonimi dal Nord industriale, protetti dalla criminalità organizzata e da istituzioni deviate internazionali, per poter essere stivati nei container e trasportati infine verso l’Est Europa, sulla base di un complicato e consolidato sistema di connivenze e corruzione.

Sarà necessario inventarsi di tutto pur di salvare una persona cara.

La letteratura noir sentimentale di Maurizio de Giovanni

Consolida sempre più il successo la nuova interessante serie di Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958), letteratura noir sentimentale (finora un racconto lungo e sei romanzi 2018-2023).

I personaggi di Sorelle

Sara risolve sempre insieme tristi intrighi e controversi dilemmi, sia antichi che contemporanei, ancora nella stessa città metropolitana del tifosissimo autore.

Mora era una brillante graduata della Polizia di Stato, sposata con prole, prima di entrare nella sede napoletana dell’unità speciale che veglia sulla sicurezza nazionale e poi di innamorarsi del bravo leale democratico Capo, Massimiliano, più vecchio di 23 anni, intensamente ricambiata.

L’amore sbocciò nel 1993, durante la vicenda ricordata in questo bel romanzo, quando il Capo inviò undici rose rosse per Sara a casa di Teresa, che la stava ospitando. In potenziale attesa di lui, Sara aveva già abbandonato un marito fedele e un pargolo piccolo. Condusse poi con fermezza e coerenza un’altra esistenza in coppia, nel lavoro e fuori, finché si era ammalato. Sara aveva così lasciato tutto, ritirata a vita privata per assisterlo.

Da qualche anno sono morti Massi, 76enne e il figlio Giorgio.

Lei, “vedova” e nonna, ha ormai da un po’ superato i 55 anni, si è nascosta da tutto e tutti. Donna socialmente “invisibile”, pur colta e vivace (mantiene segretamente il meticoloso archivio), riservata e sostanziosa (in copertina la si mostra in forma con le mani dell’amica sulle sbarre), tuttora vigile investigatrice e adesso sorprendentemente stimolata a nuove emozioni (forse per la riapparizione di Nico).

Teresa le aveva esplicitamente detto che erano “due sorelle che si sono scelte”. Una coppia perfetta di sorelle speculari, “diverse” e “sbagliate”. Hanno continuato a sentirsi tali l’una per l’altra, unite per sempre (da cui il titolo), anche quando ora la Bionda rasata finisce rinchiusa in un convento di sorelle suore nel convento di Canzanella sull’Appennino.

Stile e struttura del noir Sorelle

La narrazione è come al solito in terza persona varia al passato, un poco su tutti i vari personaggi (torna ovviamente pure l’ometto potente e crudele, qui contrastato efficacemente dalla Bianco). In prevalenza su Sara, filo conduttore di tante esistenze.

La prima parte contiene vari inserti ambientati nel 1993, le indagini sul passato si ricollegano a quelle in corso, criminali e interiori. Risultano simpatiche, al termine del testo, le schede sui personaggi principali, destinati comunque a tornare: quattro donne, quattro uomini e un cane.

Il libro

Maurizio de Giovanni
Sorelle
Rizzoli, 2023

Valerio Calzolaio

Avatar Valerio Calzolaio

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.