Anne Holt, La pista. La prima indagine di Selma Falck

La pista: Anne Holt narra la prima indagine di Selma Falck

Oslo. Dicembre 2017. Selma Mariska Falck è allo sbando.

La pista

Anne Holt, La pista. La prima indagine di Selma Falck
Anne Holt, La pista. La prima indagine di Selma Falck

Già atleta ai massimi livelli (due volte argento olimpico di pallamano), 1,78 per 68, poi ammirata avvocata di fama, uno dei volti più famosi della Norvegia, nominata nel 2015 donna più elegante del paese, appena compiuti 51 anni all’insaputa di tutti si è ridotta in un tugurio sul lastrico per ammanchi di gioco (sedici milioni di corone, dieci valgono circa un euro).

Ha comunque perso marito, figli (un 19enne e una 23enne), casa e affari, si mantiene con qualche vizioso poker segreto ed è pure ormai da tempo fisiologicamente incapace di piangere.

Intanto, un uomo è rinchiuso in una cella con una parete che si avvicina e rimpiccolisce sempre più le dimensioni della stanza, vorrebbe uccidersi ma non sa come fare, è claustrofobico e terrorizzato; mentre la famosa 23enne sciatrice di fondo della nazionale Hege Chin Morell è risultata inspiegabilmente positiva ai test antidoping, siamo alla vigilia delle Olimpiadi invernali di PyeongChang, un disastro. Per varie ragioni nessuno cerca l’uomo mentre tutti parlano della ragazza.

E il 55enne potente ricchissimo padre impone a Selma una scommessa, visto che dedica la vita alla irreprensibile figlia e Selma aveva sottratto i soldi persi proprio a lui quando lo aveva come cliente (obbligata presto a restituirglieli, non si sa come, insieme all’abilitazione all’esercizio della professione e all’impegno assoluto di non giocare mai più): ora dovrebbe invece aiutare Hege prima che ci sia l’ultima selezione, ha tempo circa un mese e, se riesce a dimostrare il sabotaggio e a farla scagionare, non dovrà ridargli niente.

Un’impresa quasi impossibile, tanto più che, poche ore dopo, il miglior fondista viene trovato morto e subito si scopre che probabilmente pure lui aveva assunto sostanze proibite. Sembra davvero che qualcuno sia seriamente intenzionato a diventare criminale e assassino.

Una inedita spettacolare protagonista

L’ottima scrittrice norvegese Anne Holt (Larvik, 1958), laureata in legge, giornalista dal 1984, avvocato dal 1994, ministro della giustizia nel biennio 1996-97, ha pubblicato complessivamente circa una ventina di gialli.

Abbandona qui (dopo dieci avventure) la serie Wilhelmsen, iniziata nel 1993, e segue un’altra pista, la nuova serie con una inedita spettacolare protagonista.

Selma ha un unico vero amico, il puzzolente barbone Einar Falsen, residente da undici anni in più scatoloni, di dimensioni diverse, sparsi in quattro posti differenti di Oslo, nei quali patisce fame (spesso) e freddo (di rado). Era stato un poliziotto molto abile e intuitivo, aveva pure scritto il banale caotico L’Abc dell’investigatore, poi aveva ucciso un pessimo uomo (che se lo meritava, secondo loro), Selma lo aveva difeso ma lui aveva comunque scelto di abbandonare ogni interesse terreno e vagabondare, da tempo non parla più con nessuno (esclusa lei), dissociato ma presente. Che straordinaria coppia per risolvere misteri!

La narrazione e i personaggi

La narrazione de La pista è in terza varia, inframezzata talora dalla sceneggiatura che sta redigendo l’uomo sornione che progetta misfatti.

I personaggi tendenzialmente seriali sono presentati lentamente, via via che si dipana questa prima avvincente avventura, interessante anche per la descrizione dell’ambiente dello sci di fondo (in quel paese lo sport per antonomasia, primordiale, un’essenza identitaria che unisce radicali e razzisti), delle federazioni sportive (le “gang”) e del doping (combattuto con sistemi inaffidabili che non tutelano gli atleti).

Un presuntuoso furbo intellettuale intruso di quel mondo aveva scritto nel 1985 un romanzo vendutissimo e premiatissimo intitolato “Piste dimenticate”, da cui il titolo anche di questo. E si ragiona tanto sui bugiardi, sul saper mentire e sulle varie infedeltà che richiedono tempo ed energie. Hege legge Elena Ferrante. Selma canticchia gli Abba e beve solo enormi quantità di Pepsi Max senza zucchero, Einar brandy. Però circola vino rosso. Da gustare.

Il libro

Anne Holt
La pista. La prima indagine di Selma Falck
traduzione di Margherita Podestà Heir
Einaudi, 2020

Valerio Calzolaio

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