Dante Alighieri frasi e citazioni

Dante Alighieri: frasi e citazioni celebri

Tutti noi conosciamo almeno una frase famosa di Dante Alighieri: “Nel mezzo del cammin di nostra vita…”. Tuttavia, vista la nutrita produzione del Sommo Vate, se ci pensiamo bene ci sono parecchie citazioni e frasi celebri tratte dalle sue opere che sono diventate di dominio pubblico.

Dante Alighieri: frasi tratte dalla Divina Commedia

Ecco una serie di citazioni di Dante Alighieri tratte dalla sua opera più famosa.

Citazioni dall’Inferno

  • Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura  ché la diritta via era smarrita. (Inferno, Incipit)
  • Per me si va ne la città dolente, | per me si va ne l’etterno dolore, | per me si va tra la perduta gente. | Giustizia mosse il mio alto fattore; | fecemi la divina podestate, | la somma sapïenza e ‘l primo amore. | Dinanzi a me non fuor cose create | se non etterne, e io etterno duro. | Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate. (Inferno, Canto III,1-9)
  • Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. (Inferno, Canto III, 51)
  • Vuolsi così colà dove si puote | ciò che si vuole, e più non dimandare. (Inferno, Canto III, 95-96; Inferno, Canto V, 23-24)
  • Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, | prese costui de la bella persona | che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende. | Amor, ch’a nullo amato amar perdona, | mi prese del costui piacer sì forte, | che, come vedi, ancor non m’abbandona. | Amor condusse noi ad una morte. | Caina attende chi a vita ci spense. (Inferno, Canto V, 100-107)
  • Chi è costui che sanza morte | va per lo regno de la morta gente? (Inferno, Canto VIII, 84-85)
  • La bocca sollevò dal fiero pasto | quel peccator, forbendola a’ capelli | del capo ch’elli avea di retro guasto. (Inferno, Canto XXXIII, 1-3)
  • Ahi Pisa, vituperio de le genti | del bel paese là dove ‘l sì suona, | poi che i vicini a te punir son lenti, | muovasi la Capraia e la Gorgona, | e faccian siepe ad Arno in su la foce, | sì ch’elli annieghi in te ogne persona! | Che se ‘l conte Ugolino aveva voce | d’aver tradita te de le castella, | non dovei tu i figliuoi porre a tal croce. (Inferno, Canto XXXIII, 79-87)
  • Salimmo sù, el primo e io secondo, tanto ch’i’ vidi de le cose belle che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle. (Inferno, Explicit)

Frasi di Dante dal Purgatorio

  • Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele. (Purgatorio, Incipit)
  • Ahi serva Italia, di dolore ostello, | nave sanza nocchiere in gran tempesta, | non donna di provincie, ma bordello! (Purgatorio, Canto VI, 76-78)
  • Era già l’ora che volge il disio | ai navicanti e ‘ntenerisce il core | lo dì c’ han detto ai dolci amici addio; | e che lo novo peregrin d’amore | punge, se ode squilla di lontano | che paia il giorno pianger che si more. (Purgatorio, Canto VIII, 1-6)
  • Io ritornai da la santissima onda rifatto sì come piante novelle rinovellate di novella fronda, puro e disposto a salire a le stelle. (Purgatorio, Explicit)

Frasi dal Paradiso

  • La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove (Paradiso, Incipit)
  • O insensata cura de’ mortali, | quanto son difettivi silogismi | quei che ti fanno in basso batter l’ali! | Chi dietro a iura e chi ad amforismi | sen giva, e chi seguendo sacerdozio, | e chi regnar per forza o per sofismi, | e chi rubare e chi civil negozio, | chi nel diletto de la carne involto | s’affaticava e chi si dava a l’ozio, | quando, da tutte queste cose sciolto, | con Bëatrice m’era suso in cielo | cotanto glorïosamente accolto. (Paradiso, Canto XI, 1-12)
  • Vergine Madre, figlia del tuo figlio, | umile e alta più che creatura, | termine fisso d’etterno consiglio, | tu se’ colei che l’umana natura | nobilitasti sì, che ‘l suo fattore | non disdegnò di farsi sua fattura. (Paradiso, Canto XXXIII, 1-6)
  • A l’alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle. (Paradiso, Explicit)

Dante Alighieri: frasi tratte dalle altre opere

  • Tanto gentile e tanto onesta pare | la donna mia quand’ella altrui saluta, | ch’ogne lingua deven tremando muta, | e li occhi no l’ardiscon di guardare. (Vita Nova)
  • Non vede il sol, che tutto ‘l mondo gira, | cosa tanto gentil, quanto in quell’ora | che luce ne la parte ove dimora | la donna di cui dire Amor mi face. (Convivio)
  • Guido, i’ vorrei che tu Lapo ed io | fossimo presi per incantamento | e messi in un vasel, ch’ad ogni vento | per mare andasse al voler vostro e mio. (Le Rime)
  • Dovunque può essere litigio, ivi debbe essere g[i]udicio. (De Monarchia)

Dante Alighieri: citazioni famose

  • Che se in Fiorenza per via onorata non s’entra, io non entrerovvi giammai. E che? non potrò io da qualunque angolo della terra mirare il sole e le stelle? non potrò io sotto ogni plaga del cielo meditare le dolcissime verità, se pria non mi renda uom senza gloria, anzi d’ignominia, in faccia al popolo e alla città di Fiorenza?
  • Venendo subito al punto, che chiamo lingua volgare quella che i bambini apprendono da chi sta loro intorno dal momento che cominciano ad articolare i suoni; oppure per esser più brevi, la lingua volgare è quella che, senza bisogno di regole, impariamo imitando la nostra nutrice.

Foto | Giovanni Guida via WikiCommons

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