Il buio oltre la siepe

Il buio oltre la siepe, capolavoro di Harper Lee

Il buio oltre la siepe è il capolavoro di Harper Lee (1926-2016). Il romanzo le valse il Premio Pulitzer nel 1961. Un testo che ancora oggi è in grado di aprire la mente e di insegnare grandi verità sia agli adulti che ai bambini!

Il buio oltre la siepe

Pubblicato per la prima volta in Italia da Feltrinelli, nel 1962, resta nel tempo uno dei più significativi capolavori della letteratura.

La trama del romanzo

Siamo negli anni Trenta, in Alabama, ovvero in quel profondo sud in cui il razzismo è radicato e difficile da estirpare; nondimeno l’avvocato Atticus ce la mette tutta per essere un uomo giusto, e per crescere i suoi figli nell’amore e nel rispetto del prossimo, indipendentemente dal colore della sua pelle.

Atticus Finch è vedovo; ha una governante di colore e due ragazzini dall’intelligenza vivace e a volte imbarazzante: Jean Louise (chiamata Scout), che ha otto anni, e Jeremy (Jem) di undici.

La famiglia si muove e vive in una piccola contea dove tutti si conoscono e dove all’apparenza non esistono segreti; in un contesto di regole morali, di ottusità, di chiusura che i due ragazzi vivono male seppur mantenendo la loro freschezza e ingenuità.

Il processo

Atticus è un padre giusto ma anche un uomo pulito, rispettato da tutti. Fino a che qualcosa accade e si ritrova a difendere un nero accusato di violenza carnale su una bianca.

Sarà la voce narrante di Scout a condurci tra quelle strade polverose; a presentarci gli abitanti della contea; a mostrarci i loro limiti o le loro capacità di superarli; ad aprirci le porte di un tribunale o a condividere con noi le sue perplessità nei confronti del mondo degli adulti di quel tempo.

Harper Lee, riuscirà con le sue parole (tradotte per l’Italia da Vincenzo Mantovani) e le sue strabilianti capacità narrative, a far crescere sotto i nostri occhi Jem e Scout grazie – o a causa – degli errori del mondo adulto, che fin troppo spesso crede di aver molto da insegnare ai più piccoli ma che dai più piccoli e dalla loro semplicità e pulizia interiore, dovrebbe trarre insegnamento.

E se vi piacciono le vecchie pellicole, sappiate che nel 1962 fu tratto dal romanzo l’omonimo film diretto da Robert Mulligan, vincitore di tre premi Oscar (interpretò la figura dell’avvocato Atticus, l’attore Gregory Peck).

Il buio oltre la siepe, la nostra recensione

Leggendo questa storia, ci si diverte con i due bambini, ci si immedesima nella loro età con grande facilità, e soprattutto ci si innamora della figura di Atticus, un personaggio carismatico e saggio come pochi, umano eppure rigido nei suoi principi morali (da non confondere con moralismi ipocriti); un padre attento e aperto a ogni dialogo, che cresce i suoi figli senza subire le influenze culturali di quel profondo sud, e inculcando loro che se vuoi capire una persona, devi provare a metterti nei suoi panni, oppure che quasi tutti sono simpatici, quando finalmente si riesce a capirli.

Lasciano il segno nel lettore, gli inaspettati colpi di scena, le ingiustizie e la capacità d’essere accettate dal genere umano e inserite in un contesto di normalità, o le domande dei ragazzi; domande che giungono con il passare del tempo e con l’aumentare della loro altezza:

“Ma se gli uomini sono di un tipo solo, come ti spieghi che non vanno mai d’accordo tra loro? Se sono tutti eguali, perché passano la vita a disprezzarsi a vicenda?”

Facile ritrovarsi commossi alla parola fine senza riuscire a individuarne la vera ragione. Lo si comprende più tardi e va ricercata nel senso del libro, nella sua capacità di lasciare qualcosa di profondo dentro, che non ci abbandonerà tanto facilmente.

Il vero significato dell’uguaglianza

Se c’è un romanzo che può contenere principi di eguaglianza è questo, lo affermo senza pericolo di smentita. Racconta sì di una società razzista, ma il modo in cui ne parla rende certi concetti applicabili anche ad altri tipi di discriminazioni; emarginazioni compiute su coloro in cui non riusciamo a identificarci, o sui più deboli; o ancora su chi convive con difficoltà caratteriali e non riesce a interagire con gli altri, divenendo spesso oggetto di scherno.

Capirete ciò che intendo incontrando Boo Radley, un altro importante personaggio della storia che vi stiamo suggerendo di leggere; sono tanti i Boo che vivono oltre la siepe di casa nostra o che incrociano la nostra strada o quella dei nostri figli, ma non devono rappresentare il buio né il negativo, poiché non necessariamente rappresentano un pericolo e forse – chissà – oltre quella siepe ci stanno osservando con affetto.

Il libro

Harper Lee
Il buio oltre la siepe
traduzione di Vincenzo Mantovani
Feltrinelli, varie edizioni

Susanna Trossero

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