Varie città italiane (anche del Canton Ticino). Nell’ultimo secolo, soprattutto di recente.
Un lungo Capodanno in noir
Un elegante disinvolto esperto quarantacinquenne assassino seriale racconta una propria decisiva avventura, verificatasi proprio alla vigilia di un fatidico San Silvestro. Usualmente non è che lavori tantissimo. Svolge dai tre ai cinque incarichi l’anno, tutti di un certo livello e conseguente corrispettivo.
L’agente gli telefona sull’apposita linea (attivata tre ore esatte, tre volte alla settimana) e poi lo riceve in giornata nel proprio studio per comunicare obiettivo e mandato professionale, guadagnandoci sopra il nove per cento. Lui fa quel lavoro da tredici anni senza aver mai fallito. Discreto, essenziale, metodico, chirurgico. Non conosce i committenti, non tratta sul prezzo, non si pone domande e non si fa problemi etici.
Certo è che prova un sintomatico senso di vuoto solo quando s’imbatte negli accidentali e deve occuparsene di conseguenza. Non è una ricaduta morale legata alla contingenza, al limite potrebbe ravvedersi e lasciar perdere volontariamente, ma, se vuoi fare una frittata, è ovvio, devi rompere qualche uovo. Il problema, piuttosto, è che gli accidentali ti danno la misura della tua pochezza di esecutore. Capisci cioè di essere un facente funzioni incapace di decidere, privo di qualsiasi margine di autonomia, buono per svolgere un incarico e anche un altro che non c’entra direttamente con quello che ti è stato affidato. E non è una bella scoperta.
Quella volta è entrato facilmente nell’albergo, salutando il portiere da ospite recente. È arrivato alla stanza interessata, aprendo la serratura con la lastra fotografica di una cartellina sotto braccio. Sul letto ha visto distesa una ragazza a fumare davanti alla tv, il bersaglio stava in bagno. Ha agito con semplicità senza far rumore ma poi la televisione si è spenta e la ragazza ha bussato.
Diego De Silva e gli altri autori
“Gli accidentali” di Diego De Silva è il primo leggiadro efficace racconto noir (il più breve) dei dieci contenuti nell’antologia dedicata all’ormai prossimo Capodanno.
Gli altri nove autori sono (in ordine di apparizione): Giancarlo De Cataldo, Leonardo Gori, Gian Andrea Cerone, Marco De Franchi, Gianni Biondillo, Andrea Fazioli (con il racconto più lungo), Luca Crovi, Marcello Fois e Marco Vichi.
Tutto ottimi scrittori maschi, ben tre con il patronimico “De”, ritenuto popolarmente indizio di nobile casato (il predicato nobiliare viene, tuttavia, segnalato solitamente dal carattere minuscolo), questione eventualmente da approfondire in loro presenza.
Personaggi e crimini di Un lungo Capodanno in noir
Intrecci e crimini riguardano differenti località, narrate con personale inconfondibile maestria, prendendo lo spunto o trattando incidentalmente quel periodo dell’anno.
Ovviamente incontriamo alcuni fra i personaggi più amati del genere italiano contemporaneo: il colonnello Bruno Arcieri (Gori), l’ispettore Michele Ferraro (Biondillo, in parte ambientato a Barcellona), l’investigatore privato Elia Contini (Fazioli), il commissario Carlo De Vincenzi (anche lui con il “De”, Crovi), quest’ultimo che continua ad andare a trovare a San Vittore il detenuto comunista Antonio Gramsci, il quale il primo gennaio del 1916 aveva scritto un fondo sulle pagine torinesi del quotidiano socialista Avanti su un certo necessario odio nei confronti delle ricorrenze, intitolato appunto “Capodanno”:
fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale… fanno perdere il senso della continuità…ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno…
Tra un brindisi e uno scambio di auguri, accidenti e incidenti, crimini e misfatti, ci si diverte in modo spesso intelligente. In fondo le note biografiche degli autori.
Il libro
Gianni Biondillo, Gian Andrea Cerone, Luca Crovi, Giancarlo De Cataldo, Marco De Franchi, Diego De Silva, Andrea Fazioli, Marcello Fois, Leonardo Gori, Marco Vichi
Un lungo Capodanno in noir
Guanda, 2023
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