33 isole

33 isole: Lucio Bellomo ci porta in vela da Ustica a San Pietro

Mediterraneo occidentale, Tirreno. 15 aprile-26 giugno 2018.

Ustica, Alicudi, Salina, Lipari, Vulcano, Filicudi, Panarea e Stromboli nell’insulare Sicilia settentrionale. Capri, Procida e Ischia in Campania. Ventotene e Ponza nel Lazio. Isola del Giglio, Isola d’Elba e Capraia in Toscana. Palmaria in Liguria, La Maddalena, Sant’Antioco e San Pietro nell’insulare Sardegna orientale. Sono le venti isole italiane abitate, raggiunte cinque anni fa in poco più di due mesi da un colto navigatore solitario palermitano, attraverso la prima parte di un unico avventuroso viaggio in barca a vela.

Scopriamo bene perché e cosa è accaduto. Conosceremo meglio il mare e i sapiens, le nostre isole e la nostra terraferma, il passato e i possibili futuri della biodiversità umana.

33 isole

Nel Mediterraneo, gli ecosistemi insulari sono da millenni avamposti della connessione non solo tra differenti specie vegetali e animali, ma soprattutto tra i differenti gruppi e popoli della nostra specie. Piccoli gruppi che vi continuano a vivere in età moderna e contemporanea, nonostante le molte peculiari difficoltà e le crescenti disparità con i sovraffollati contesti urbani e metropolitani continentali.

Bellomo ha pianificato tappe e incontri, attrezzato il barchino Maribelle (6 metri e 15 di lunghezza, una vela centrale con albero di 7 metri, un motore elettrico sormontato da pannello solare, nessun posto letto) e organizzato una rete di sostegno e collaborazione. Poi è partito con lo scirocco primaverile, proseguendo in mezzo al mare di approdo in approdo sulle isole, senza mai sbarcare in terraferma.

Il volume attuale costituisce così una delle multimediali memorie di un’esperienza unica ed esemplare, da meditare e comparare.

L’avventura di Lucio Bellomo

Lucio Bellomo (Palermo, 1983) si è laureato in ingegneria elettronica. Per una decina di anni ha seguito la carriera universitaria fra la Sicilia e Parigi nel campo dell’oceanografia fisica, divenendo dottore di ricerca e poi professore associato a Tolone in Francia.

Successivamente e senza salvagenti, ha deciso di abbandonare tutto. È divenuto istruttore di immersioni subacquee a Ustica. Ha lavorato un paio d’anni alle Maldive in un resort, finché non si è dedicato completamente alla complicata inedita impresa di cui ora racconta nel libro. Una complessa avventura geografica, ecologica, culturale e anche un poco politica.

Struttura del libro 33 isole

La prefazione dell’amico siciliano, consulente finanziario e noto scrittore, Isidoro Meli (Palermo 1977) presenta efficacemente l’autore (partendo dal libro di Gavin Francis, egualmente e diversamente affetto da isolo-filia, uscito fra il viaggio concreto di Bellomo e la pubblicazione della successiva narrazione) e chiarisce gli obiettivi dell’impresa antropologica. Incontrare i coraggiosi e mirabolanti visionari che stanno provando a praticare formule (logistiche, finanziarie, umane) di esistenze isolane economicamente sostenibili nel breve, medio e lungo periodo.

L’autore stesso elenca subito i personaggi incontrati, quattro o cinque per ogni isola: operatori turistici e culturali, maestre, artisti e artiste di varia attività, naturalisti, guide e istruttori, marittimi.

Nella premessa ricostruisce l’origine dell’idea e tutto il faticoso fantasioso percorso per renderla praticabile. La sola concreta preparazione ha successivamente occupato l’autunno e l’inverno 2017-2018.

Seguono i venti capitoli cronologici delle isole, l’arrivo e il transito, gli incontri e i principali dialoghi, gli spunti e le proposte in ciascun specifico contesto.

All’inizio Bellomo aveva scritto di considerare le Maldive un’isola-prigione, abbastanza estranea al suo desiderio di libertà e navigazione. E non mancano riferimenti agli usi storicamente detentivi nelle isole dell’agognato Mediterraneo, anche per le complicazioni attuali di permessi di approdo. Mancano così Pianosa e Gorgona fra le venti, per fare un esempio (e manca l’Asinara fra le trentatré dell’intero viaggio, esperienza che forse sarebbe stata particolarmente utile). Il diario è avvincente, corroborante e stimolante.

Il libro

Lucio Bellomo
33 isole. A vela in solitaria alla scoperta del loro futuro. Da Ustica a San Pietro
Mursia, 2023

33 isole. A vela in solitaria alla scoperta del loro futuro. Da Marettimo a Venezia

Mediterraneo, Canale di Sicilia, Ionio, Adriatico. 28 giugno-28 agosto 2018.

Seconda parte dell’avventura marinara di Lucio Bellomo (Palermo, 1983) su 33 isole italiane abitate. Questa volta sono le restanti tredici: Marettimo, Levanzo, Favignana, Pantelleria, Lampedusa, Linosa, Ortigia (giustamente sul piano storico e antropologico), Gallipoli (altrettanto), Tremiti (qui l’arcipelago, a differenza che per le Egadi), Grado, La Certosa, Sant’Erasmo, Venezia.

L’autore ha pianificato tappe e incontri, attrezzato il barchino Maribelle (6 metri e 15 di lunghezza, una vela centrale con albero di 7 metri, un motore elettrico sormontato da pannello solare, nessun posto letto) e organizzato una rete di sostegno e collaborazione; poi è partito a primavera, proseguendo d’estate, di approdo in approdo sulle isole incontrando sapiens, senza mai sbarcare in terraferma.

Anche il secondo volume costituisce una delle multimediali memorie di un’esperienza unica ed esemplare, da meditare e comparare.

ll libro

Lucio Bellomo
33 isole. A vela in solitaria alla scoperta del loro futuro. Da Marettimo a Venezia
Mursia, 2023

Valerio Calzolaio

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