Esistono libri fantasy che mescolano tematiche care alla letteratura fantasy e tematiche care alla fantascienza? Non ce ne sono tantissimi, però qualcuno si trova. Si parla in generale del sottogenere science fantasy, la cui definizione non è ben chiara. Per me rimangono romanzi dove si mescolano elementi sia fantasy che sci-fi.
In linea generale le caratteristiche principali di questo filone sono:
- Ambientazioni futuristiche. Molte storie sono ambientate in futuri lontani, spesso con tecnologie avanzate e società evolute o distopiche.
- Viaggi spaziali. L’esplorazione dello spazio e i viaggi interstellari sono temi ricorrenti, insieme alla scoperta di nuove forme di vita extraterrestri.
- Innovazioni tecnologiche. La presenza di tecnologie avanzate, come robot, intelligenza artificiale, realtà virtuale e biotecnologie, è un elemento chiave.
- Scenari distopici o utopici. La science fantasy spesso esplora visioni di società future che sono estremamente positive (utopie) o estremamente negative (distopie).
- Problemi etici e filosofici. Molti racconti ascrivibili a questo genere sollevano domande profonde sull’etica, la moralità, e le implicazioni delle nuove tecnologie.
Hai mai sognato un futuro dove tecnologia e magia convivono? Scopri la Science Fantasy!
La prima saga che mi viene in mente è quella dei Dragonieri di Pern di Ann McCaffrey: molti pensano che si tratti di fantasy solo perché ci sono i draghi, ma pensiamoci bene. In fin dei conti la gente è arrivata su Pern usando delle astronavi, i draghi sono stati creati modificando geneticamente le Lucertole di Fuoco, abbiamo l’utilizzo di un super computer (SIARV), si può dunque tranquillamente parlare di science fantasy. Se riuscite a recuperarla ve la consiglio, è molto bella e i draghi sono assolutamente fantastici.
Anche il Ciclo della Terra Morente di Jack Vance viene spesso classificato come science fantasy (è formato sia da racconti che da romanzi). Qui la magia la fa da padrona, ma troviamo anche improbabili viaggi spaziali e un mondo non compatibile e spiegabile con le sole leggi della fisica.
E che dire del ciclo di Darkover della compianta Marion Zimmer Bradley? Qui abbiamo astronavi, uno Spazioporto, la colonizzazione di un pianeta da parte dell’equipaggio di un’astronave in avaria, ma abbiamo anche persone dotate di Doni e talenti magici: abbiamo telepatia, telecinesi, empatia, la capacità di dominare i fulmini, il talento di capire gli animali, la preveggenza, tutti elementi che mal si conciliano con la fantascienza pura e cruda.
Per rimanere sempre nel genere science fantasy ricordiamo anche vecchie glorie del passato assolutamente da leggere come Witch World di Andre Norton e Magic di Robert A. Heinlein, senza dimenticare anche di inserirci il celebre ciclo di John Carter di Marte di Edgar Rice Burroughs.
Ricordiamo che, in genere, la fantascienza non solo intrattiene, ma spesso serve anche come specchio per la società contemporanea, offrendo spunti di riflessione sulle direzioni che l’umanità potrebbe prendere.
Foto | Pixabay
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