C’è chi gli ha dedicato una dea dell’amore e della fertilità, c’è chi li considerava strumento del demonio, c’è chi li ama e chi li odia, ma nessuno mai ne resta indifferente. Parliamo dei gatti. Anzi di quei gatti dall’altrove che giunti fino a noi quasi per magia, di magia sono circondati.
Muse ispiratrici dei più grandi scrittori, i gatti instillano da sempre strane storie proprio come quelle di cui è composta la raccolta edita da Mursia Gatti dall’Altrove, raccolta curata da Marina Alberghini e Luca Ortino con postfazione di Gianfranco de Turris.
Gatti dall’Altrove ovvero la passione per la letteratura fantastica e per i gatti

Non è certo un caso che i curatori di Gatti dall’Altrove si siano dedicati a questa raccolta di racconti. Luca Ortino si occupa di letteratura fantastica a tutto tondo (nella sua biografia è precisato: a livello editoriale, saggistico, narrativo e grafico), ed è socio della World SF Italia, così come la saggista Marina Alberghini. Lei è una storica felina, tra le altre cose è Presidente dell’Accademia dei Gatti Magici nonché vincitrice di prestigiosi premi. Se poi aggiungiamo che vive con 9 gatti… (e due cani) non riusciamo a immaginare due figure più adatte di queste per condurre il lettore in quell’altrove dove i gatti soggiornano anche mentre ci vivono accanto!
Una carrellata di storie fantastiche
L’antologia raccoglie ben 23 racconti testimonianza della letteratura fantastica e fantascientifica italiana. Testi composti di curiosità, incubi, storie scioccanti o affascinanti, strani esperimenti e momenti di paura, pagine di vario genere in cui ad affiancare i mici possiamo trovare marziani o umani. Ma ciò che unisce i differenti autori non è solo il vero protagonista delle storie che narrano, ma anche una profonda conoscenza di questi incredibili felini.
“Io sono ciò che tu vuoi vedere. La mia forma autentica è quella di un gatto. Tuttavia, all’occorrenza, posso assumere l’aspetto che più desidero”, dice uno dei gatti che incontrerete tra le pagine.
Inoltrarsi nel mondo dei gatti dall’altrove
Perché i Gatti dell’Altrove, tutto possono e tutto suscitano, senza esclusione di colpi. Ma non illudetevi che siano soltanto storielle. Lasciatevi cogliere dal dubbio delle possibilità. La fantasia degli autori si lega a filo doppio con l’essersi realmente inoltrati nel mondo felino e l’aver scoperto di quanto là tutto sia possibile, e di quanto sia vero che non siamo mai noi a scegliere un gatto ma lui a scegliere il suo amico umano.
E perché proprio io e non un altro, direte voi.
Perché, a dispetto delle immense distanze siderali, ho raccolto la tua sofferenza. Ti ho letto nel pensiero e ho conosciuto i tuoi tormenti. Tuttavia questo processo di comunione psichica ha un prezzo. Io e te oramai siamo una cosa sola. Devi sapere che quando un gatto apre il suo cuore a un uomo, ciò è per sempre.
Il dolore della perdita
L’antologia Gatti dell’Altrove, è arricchita da un importante contributo. Il dottor Pier Luigi Gallucci con il suo Dove inizia il Ponte dell’Arcobaleno: ossia attraversare il lutto per la perdita di un gatto (lo troviamo da pagina 201 a pagina 205 della raccolta) ci aiuta a non nascondere il dolore per la perdita di un animale poiché di nessun lutto ci si deve vergognare, e sebbene ancora tanti riescano a sminuire questa mutilazione dicendo a chi soffre “è soltanto un animale”, parliamo in realtà della perdita di un membro della famiglia.
“Il rapporto con l’animale crea un mondo comune solo a chi lo vive, che si costruisce giorno dopo giorno” ci ricorda il dottor Gallucci. E nessuno può sminuirne la grandezza o la profondità.
Lo psicoterapeuta che, proprio al riguardo, per noi della Graphe.it ha scritto l’importante saggio Il dolore negato, sa bene come affrontare un tema così profondo come l’elaborazione del lutto per la morte di un animale domestico, ma pone il punto anche su una grande verità:
tra la persona e il proprio animale si crea un legame così profondo in vita che il momento della malattia e della perdita porta grande sofferenza, paragonabile al lutto per una persona cara.
Il gatto è un alieno
Gatti dall’Altrove è un libro da leggere perché diverte, ammalia, spaventa o commuove, e ci conduce anche in profondità aiutandoci ad accettare che un gatto giunge a noi da quell’altrove sconosciuto e forse magico, e proprio in quell’altrove ritorna quando ci lascia. Un sortilegio? Per rispondere con le parole di Gianfranco De Turris,
la questione o il problema è che il gatto è un alieno. Nel senso etimologico del termine, un alienus, cioè un estraneo, meglio uno straniero.
Il libro
Gatti dall’Altrove
a cura di Marina Alberghini e Luca Ortino
Mursia, 2022