Atlante dei batteri

Atlante dei batteri: la bellezza contagiosa secondo Ludger Wess

Pianeta. Da miliardi di anni. La Terra è il pianeta dei batteri. Un centimetro cubo di suolo terrestre ne contiene circa un miliardo, un cucchiaio d’acqua prelevata da uno stagno un milione e un metro cubo d’aria un migliaio.

Atlante dei batteri

Atlante dei batteri

Animali e piante vanno e vengono, i batteri invece restano e finora sono sopravvissuti a tutte le catastrofi della storia del pianeta.

Hanno avuto origine almeno 3 miliardi e 800 milioni di anni fa (le prime forme di vita di esseri unicellulari risalgono a 4,5 circa, poi evolvono i procarioti come i batteri), probabilmente in sorgenti calde sul fondo degli oceani, separatamente dagli archeobatteri o Archei, un terzo dominio evolutivo, prima degli eucarioti (circa 1,9) ovvero piante e animali.

I batteri hanno, come noto, una stupefacente capacità di resistenza e ricchezza di varietà. Ancora oggi la maggior parte vive nelle acque dei mari o sottoterra (anche a una profondità di cinque chilometri sotto la crosta) e tanti vivono di noi, in noi e con noi animali umani sapiens, che li abbiamo “scoperti” solo 350 anni fa, grazie ai primi microscopi, poi denominandoli (dal greco) “bastoncini” e imparando presto anche a studiarne almeno alcuni, anche tramite coltivazione e colorazione.

Le stime parlano di un numero globale di batteri oggi esistenti che oscilla da 4 a 6 quintilioni. Finora sono stati scoperti e descritti meno dell’un per cento delle specie presenti.

Fatichiamo a non considerarli organismi primitivi, quando invece sono autonomi e persistenti, con sistemi (forme, strutture, parti) complessi e specifici, taluni con rilevanti funzioni motorie di orientamento, movimento e migrazione, seppur con poca energia e ridotto campo d’azione. Pure batteri non imparentati fra loro si scambiano geni ed esiste un trasferimento genico orizzontale (verso non batteri). A oggi conosciamo circa 14.000 tipi di batteri, di cui 1.400 sappiamo che provocano malattie.

Ludger Wess, tra i massimi esperti di batteri

Lo scrittore e giornalista scientifico tedesco Ludger Wess (1954) è uno dei massimi esperti di batteri. Dopo aver studiato chimica e biologia a Münster, ha svolto ricerche ed esperimenti scientifici nel campo della biologia evolutiva molecolare a Brema, dedicandosi poi a pubblicare articoli e saggi aggiornati in materia.

Il recente godibile Atlante dei batteri consiste in una corposa introduzione al mondo dei batteri e poi nella selezione di 50 specie, esaminate nel dettaglio, per farcelo capire meglio.

La struttura dell’Atlante dei batteri

Raccoglie i batteri in sei differenti gruppi:

  • alcuni di quelli da record, per grandezza di diametro il Thiomargarita namibiensis (0,75 millimetri) o per lunghezza l’epibatterio-Eubodtrichus dianeae (120 micrometri, 120 milionesimi di metro);
  • quelli da ambienti estremi di vita, come temperature inferiori ai -50 gradi la Colwellia psychretythraea o superiori a 120 gradi Celsius il Methanopyrus kandleri;
  • quelli originari di regioni (biotopi) forse non terrestri o con materiali abiotici (“artificiali”), come il Deinococcus radiodurans, resistente a potentissime radiazioni;
  • quelli che si riproducono con cibi “esotici”, come lo Shevanella oneidensis, che rilascia e trasferisce gli elettroni direttamente sui composti metallici;
  • quelli da considerare nostri preziosi “aiutanti”, soprattutto per alimentarci, come Lactococcus lactis e Acetobacter aceti;
  • quelli che costituiscono pericolose minacce, come Bacillus anthracis, Versinia pestis, Legionella pneumophila, Escherichia coli, e così via, ammalandoci.

Per ogni specie l’autore scrive un riassunto di forma, diametro, locomozione, segni particolari e alcune pagine di informazioni biografiche e scientifiche, chiare e garbate.

Il testo è accompagnato da foto (una per ogni gruppo) e da belle illustrazioni colorate di Falk Nordmann (una per ogni specie).

La versione italiana del testo ha avuto un’ottima revisione scientifica.

Il libro

Ludger Wess
Atlante dei batteri. Un mondo di bellezza contagiosa
traduzione di Angela Ricci, cura di Gianluca Deflorian
Marsilio, 2020

Valerio Calzolaio

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