Silvia Stucchi, Come il latino ci salva la vita

Come il latino ci salva la vita

Ah, il latino! Croce (tanta) e delizia (poca) della vita da studente (e non parliamo del greco). I prof ce la mettevano tutta per dirci che lo studio del latino ci sarebbe stato utile in futuro, ma noi non è che ci credessimo molto. Chissà, se avessero avuto tra le mani Come il latino ci salva la vita, saggio scritto da Silvia Stucchi, forse le spiegazioni sarebbero state più convincenti.

Come il latino ci salva la vita

Silvia Stucchi, Come il latino ci salva la vita
Silvia Stucchi, Come il latino ci salva la vita

Silvia Stucchi, dottore di ricerca in Filologia e Letteratura latina nonché docente di Lingua e letteratura latina presso la Cattolica di Milano e nei licei, snocciola, con un piglio di ironia, le varie motivazioni che incontrovertibilmente mostrano che il latino la vita ce la salva.

L’autrice compie un’operazione molto intelligente: attraverso un gran numero di esempi mostra che tante situazioni della vita di oggi sono le stesse che vivevano i nostri antenati romani. E lo fa scavando nella storia, nella lingua, nella letteratura latina. Così la Storia si fa veramente maestra di vita, ma soprattutto ci fa sorridere e comprendere che gli anni sudati su quelle frasi che sembravano sempre non significare nulla, rivestono per il nostro oggi una importanza fondamentale.

Non stiamo qui parlando di lana caprina, ma di situazioni che toccano la quotidianità. Le vacanze, per esempio, sempre oscillanti, ieri come oggi, tra obbligo e relax. O i palazzinari che esistevano anche al tempo di Plinio. E vogliamo parlare di quando hai come allievo Nerone? Puoi essere pure Seneca, ma… sappiamo come sono andate le cose.

In Come il latino ci salva la vita Silvia Stucchi ci fa ripercorrere la storia della lingua latina ma anche la nostra. E ci porta a scoprire che, alla fine, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Abbiamo quindi gli strumenti per capire come comportarci nell’oggi.

Un consiglio di lettura

Il saggio di Silvia Stucchi si può leggere in molti modi. Dall’inizio alla fine o saltando qua e là tra i capitoli per scegliere quelli più affini al proprio sentire. Personalmente consiglio di leggere prima l’introduzione di Come il latino ci salva la vita e poi saltare all’appendice, in cui troviamo una novella di Maupassant che risponde, causticamente, alla domanda: «A cosa serve il latino?». Sono certo che dopo aver letto questo racconto, la voglia di leggere tutto il saggio di Silvia Stucchi aumenterà.

Il libro

Silvia Stucchi
Come il latino ci salva la vita
Ares, 2020

Roberto Russo

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