Letteratura Irlandese

Letteratura irlandese: 7 capolavori da leggere almeno una volta nella vita

Molti sono gli scrittori di talento nati sotto il mutevole e capriccioso cielo d’Irlanda. Una terra dove il verde abbaglia e il mare ruggisce, creando incanti e suggestioni, richiami ed echi destinati a scavare in profondità. A inseguirsi perdutamente lungo i secoli. A confrontarsi con il mondo e le sue implacabili leggi. I suoi inaspettati rovesci di fortuna. Ma questo, badate bene, sempre e solo secondo una visione squisitamente o ironicamente irlandese.

Un estro artistico (non vi è altro modo di chiamarlo) che, infiammandosi, sembra riflettere in sé un intero paesaggio segreto. Un cielo eternamente in movimento eppure caparbiamente ancorato ad un suolo stratificato, ricco e fecondo, in cui il trifoglio, nonostante le asperità del Destino e della Storia, prospera e vive.

7 capolavori della letteratura irlandese

Dopo questo breve preambolo, non ci resta che calarci nella lettura di sei grandi opere uscite dalle penne di autori tutti orgogliosamente irlandesi. Libri (e scrittori) che ci consentiranno di conoscere meglio e più da vicino lo spirito e il genio di questo irresistibile e indomabile popolo. Buona lettura a tutti!

Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver

Un romanzo celeberrimo attraverso cui Jonathan Swift critica con acuminata ironia la società del tempo. Una satira aspra e intelligente dove stupidità e rozzezza, ipocrisia e malafede vengono costantemente evidenziate e prese impietosamente di mira.

Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray

Il libro più famoso di Oscar Wilde in cui le vicende del suo protagonista si tingono sinistramente di nero, sprigionando l’odore acuto e maligno dello zolfo. Il volto di Dorian consumato dal male e dal vizio che spicca nel ritratto dell’ignaro Basil Hallward è un esempio inattaccabile e irriverente del genio di Oscar Wilde.

Laurence Sterne, La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo

La sagace e innovativa penna di Laurence Sterne ci racconta la storia di Tristram Shandy e della sua famiglia. L’io narrante è proprio quella del suo protagonista che pagina dopo pagina ci conduce con acutezza e ironia tra fatti e misfatti dell’esistenza.

Bram Stoker, Dracula

La storia del celebre vampiro della Transilvania viene raccontata attraverso una serie di lettere. Ispirato alla figura di Vlad III, il conte Dracula da svariati decenni ormai domina l’immaginario collettivo; modello principe di tutta una serie di epitomi di variato successo. Leggere l’originale è però un’altra cosa.

Sheridan Le Fanu, Carmilla

La storia della vampira Carmilla anticipa quella del celebre e celebrato conte Dracula. Anche in questo caso siamo in un antico castello dove la giovane e solitaria Laura vive con il padre. L’arrivo inaspettato della fatale e misteriosa Carmilla causerà morti inaspettate (di giovani e belle fanciulle) e disastri annunciati. Un vero (anche se poco conosciuto) classico del genere gotico.

James Joyce, Gente di Dublino

Un titolo entrato nella storia della Letteratura. Una raccolta di racconti che hanno come protagonisti alcuni abitanti di Dublino. James Joyce ne racconta via via le vicende, portando in scena ogni volta un’umanità paralizzata dalle convenzioni che tenta (vanamente e disperatamente) di aprirsi una via di fuga.

Elizabeth Bowen, La morte del cuore

L’abilità della scrittrice irlandese di illuminare le ragioni del cuore, di evidenziare discrepanze e fratture tra apparire ed essere, si rivela per intero in questo celebre romanzo dove la tranquillità di Thomas e Anna viene scombussolata dall’arrivo della giovane sorellastra dell’uomo.

Foto | Patryk Kosmider via Depositphotos

Giorgio Podestà

Avatar Giorgio Podestà

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.