Scrittori inglesi horror

6 ottimi scrittori inglesi horror da leggere subito

All’avvicinarsi di Halloween è consigliabile prendere in mano qualche storia horror e leggerla, o rileggerla. Non vogliamo fare qui gli esterofili a oltranza e caldeggiare la celebrazione di una festa che non ha nulla a che vedere con le nostre tradizioni culturali. Però ogni scusa ci sembra buona per leggere e quindi approfittiamo dell’occasione per proporre libri che vale la pena di conoscere. Che se poi volete, potete leggerli anche perché, secondo la nostra tradizione, novembre è il mese dei morti… e tutto torna!

Alcuni scrittori inglesi horror che dovresti conoscere

Complice la mia storia di lettore, sono portato a vedere i racconti horror più ambientati nel Regno Unito che altrove. Mettiamoci pure che il primo film horror che ho visto per intero è stato Un lupo mannaro americano a Londra (del 1981 con la regia di John Landis; la pellicola vinse l’Oscar per il miglior trucco) e che ancora oggi quando sento parlare di brughiera penso a quel film e ai paesi inglesi, e il cerchio si chiude.

Ecco, pertanto, una lista di sei scrittori inglesi horror che hanno contribuito enormemente allo sviluppo del genere. Si tratta di una lista parziale, senza dubbio, e anche soggettiva. I commenti ci sono appositamente perché possiate aggiungere i vostri autori (inglesi o meno…) horror preferiti.

Mary Shelley (1797-1851)

Il suo Frankenstein, o il moderno Prometeo (1816-1817, poi rivisto dall’autrice per una seconda edizione nel 1831) è una delle storie horror più intense di tutti i tempi. Insieme al Dracula di Bram Stoker si può definire un classico del filone horror. Insomma, tra gli scrittori inglesi horror Mary Shelley occupa un posto d’eccellenza.

Leggiamo in Frankenstein:

Da dove, mi chiedevo spesso, deriva il principio della vita? Era un interrogativo ben arduo, uno di quelli che sono sempre stati considerati senza risposta, e tuttavia di quante cose potremmo venire a conoscenza se codardia e negligenza non ostacolassero la nostra ricerca!

Frankenstein è disponibile in italiano presso varie case editrici.

Montague Rhodes James (1862-1936)

È ricordato per i suoi racconti vittoriani di fantasmi, firmati come M. R. James. Di lui disse H. P. Lovecraft:

Il dottor James possiede – è palese – profonde cognizioni scientifiche su come agiscono le sensazioni e i sentimenti umani, e sa bene come dosare eventi, fantasie e sottili associazioni di idee per ottenere il miglior risultato presso i lettori. È un vero artista dell’episodico, abile nel creare eventi e connessioni piuttosto che atmosfere, e riesce a destare le emozioni più a livello intellettuale che in maniera diretta. Spesso, nei racconti del dottor James, sono incastonati maliziosi bozzetti umoristici e brani di carattere assai realistico, che nelle sue abili mani contribuiscono a esaltare l’effetto generale invece che impoverirlo, come accadrebbe se ad utilizzarli fosse un autore meno dotato.

In italiano vi consiglio Tutti i racconti di fantasmi, pubblicato da Newton Compton.

Algernon Blackwood (1869-1951)

Celebre soprattutto per i suoi romanzi soprannaturali che, più che paura, destano meraviglia. Grazie al suo personaggio John Silence (in italiano lo troviamo per i tipi della UTET), Blackwood viene considerato tra i fondatori del genere narrativo dei detective dell’occulto.

James Herbert (1943)

È noto per i suoi romanzi horror ed è apprezzato soprattutto per la capacità di prendere elementi della vita quotidiana e trasformarli in qualcosa che ti cambia la vita. La sua prosa rapida indica che nulla rimane fermo a lungo e la suspense è sempre dietro l’angolo. In Italia è stato pubblicato da varie case editrici, tra cui Sonzogno, Armenia, Sperling & Kupfer e alcuni suoi titoli sono comparsi nella collana Urania.

John Ramsey Campbell (1946)

È considerato dalla critica uno dei grandi maestri del racconto horror contemporaneo. Per via della sua attenzione alle questioni formali, Ramsey Campbell viene ritenuto da molti un grande stilista dell’horror. Figura nel catalogo Mondadori, Sperling, Armenia, Fanucci e Sonzogno.

Clive Barker (1952)

Di lui dice Campbell:

Clive Barker è lo scrittore più originale che sia apparso sulla scena del racconto dell’orrore in questi ultimi anni e, nel senso più positivo del termine, lo scrittore contemporaneo più scioccante in questo genere letterario.

E per rimanere in tema di citazioni, sentiamo Quentin Tarantino:

Definire Clive Barker uno scrittore horror è come dire che i Beatles sono una garage band.

Castelvecchi, BUR e Fabbri sono alcuni degli editori che hanno pubblicato in italiano le sue opere.

Via | This is horror
Foto |Dollar Gill via Unsplash

Roberto Russo

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