Guarigione

Guarigione: Gavin Francis e l’arte perduta della convalescenza

Corpo e mente umani, quasi ovunque, quasi sempre. I termini guarigione e convalescenza in linea di massima non compaiono tra gli argomenti dei manuali di medicina (forse non solo inglesi). Eppure le patologie hanno risvolti psicologici e sociali anch’essi da “curare” e la convalescenza è un processo tutt’altro che passivo al quale “concedere” tempi, spazi, energia e rispetto adeguati al processo di cura.

Guarigione

Meglio fissare gli obiettivi più che le date. Certo, ogni malattia si presenta come un unicum di disagi personali e sociali, ciascuno avrà bisogno di una conseguente propria strategia. Tuttavia si possono fissare alcuni principi e punti fermi per acquisire il nuovo adattato linguaggio corporeo e tentare di imparare arte e scienza della convalescenza, verso un’effettiva guarigione.

La salute è un equilibrio fra estremi, diverso per ogni sapiens, piuttosto che una delle estremità da “raggiungere” o da “ottenere”. Il medico, pertanto, è più una guida soggettiva di cui si possa aver fiducia che un guaritore oggettivo e separato.

La malattia è una parte della vita che può insegnarci qualcosa di prezioso. L’essere umano comprende il mondo attraverso le storie: non tutte avranno un finale felice, ma ciascuno di noi può contribuire a scrivere la propria.

La salute dipende non solo dall’anatomia e dalla fisiologia, ma anche dalle nostre priorità, aspettative, obiettivi. Cerchiamo di riempire l’ambiente in cui guarire di luce, pulizia, piante, tranquillità. Facciamoci aiutare, conversiamo, interagiamo, leggiamo. Riposiamo, ma senza esagerare. Facciamo attività, ma non troppo.

Gli utili consigli di Gavin Francis

L’ottimo medico di base, scrittore no fiction e viaggiatore isolofilo Gavin Francis (Ayrshire, Scozia, 1975) con un agile volumetto dispensa consigli utili, esperti e leggiadri sul lungo periodo che ogni volta dobbiamo affrontare dopo la conclusione della fase acuta e critica di una malattia.

Non è una strada tutta scontata e in discesa: richiede presenza accorta, impegno persistente, scelte delicate per i tempi e per gli spazi.

La struttura del saggio sulla guarigione

In premessa, spiega di aver raccolto spunti ed esperienze in trent’anni di studio e di pratica della medicina, prevalentemente ma non solo a Edimburgo, con formazione ed esercizio professionali che riflettono la visione che ha del corpo la nostra medicina occidentale.

Francis riconosce il valore e la qualità di altri approcci e tradizioni, talora vi fa riferimento, soprattutto quando richiama filosofi e studiosi antichi.

Parte comunque sempre da episodi personali sia per trattare le questioni di comune frequenza (l’ospedalizzazione, i certificati e la rete sociale di protezione, la fisioterapia, il riposo e il sabbatico, i viaggi fisici e mentali, l’assistenza di parenti e amici, la vaccinazione, i ricostituenti, per esempio) sia le malattie sociali contemporanee (quelle infettive e l’ultima pandemia, quelle mentali e la depressione, quelle psicosomatiche e l’effetto placebo, le lesioni cerebrali, per esempio).

L’arte della convalescenza

Tutto viene narrato con parole semplici, garbo e pazienza, attraverso una 15ina di brevi capitoli, è la giusta compagnia per una convalescenza (in corso o futura), non un manuale o un’enciclopedia.

Attenzione: classificare una patologia può portarci all’errata sensazione di averla definita per sempre; invece il corpo e la mente sono realtà dinamiche, soggette a cambiamento; i farmaci sono una piccola parte della cura ed esistono molti tipi di terapie. Equilibrio!

Il libro

Gavin Francis
Guarigione. L’arte perduta della convalescenza
traduzione di Anna Lovisolo
EDT, 2022

Valerio Calzolaio

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