chi si ferma è perduto

Chi si ferma è perduto: noir umoristico di Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone

Ponte San Giacomo, Pisa. Un’intensa settimana, di recente.

Chi si ferma è perduto

La 45enne Serena Martini ora non viene retribuita per il lavoro che fa. Ha due figli in piena dipendente età scolastica, da accudire nutrire accompagnare, Pietro (quasi tredici anni, studia violoncello) e Martino (dieci, si allena con lo judo), e il pur ottimo marito (da più di venti anni) Virgilio insegna all’Università, ordinario di Intelligenza Artificiale a Informatica.

Si era laureata e aveva un po’ lavorato in quanto bravissima esperta di chimica sopramolecolare dei metalli (inorganica), aveva da sempre uno straordinario olfatto (organico) ancor più evidente da quando era divenuta sommelier (talora con collaborazioni retribuite in ristoranti), continua a domandarsi se cercare o accettare lavori a tempo pieno.

Quella domenica mattina scopre per caso un cadavere.

Un mistero da risolvere

Durante la tradizionale camminata con le amiche Giulia e Debora le sono cadute le chiavi ed è rimasta fuori casa (i congiunti sono sulla spiaggia a giocare con il drone). Torna sullo stradone del percorso, deve fare pipì, s’inoltra appena nel boschetto, vede il corpo senza più vita e sente almeno due odori (da polvere da sparo e da acidemia isovalerica), farà tardi al pranzo dalla suocera (ex sua arcigna docente di matematica del liceo).

Qualcuno ha sparato al 54enne Luigi Caroselli, professore pro tempore di musica presso la scuola privata Della Casa di Procura Missionaria. Solitario appartato e senza familiari, ecologista cacciatore, colto apprezzato clavicembalista e insegnante, abbastanza rompicoglioni a detta di molti.

La scuola dell’obbligo è l’unica del posto, la discutibile gestione è delle suore, ci vanno tutti in paese, compresi i figli di Serena e delle sue amiche.

La sovrintendente Ana Corinna Stelea indaga con buon piglio e rigore giuridico. È alta un metro e novantuno, capelli biondi e occhi grigi orlati di verde, bellissima e intelligente, non sposata né fidanzata, senza figli.

Serena e Corinna s’intenderanno, dopo qualche sana diffidenza.

Bel romanzo a quattro mani di Samantha Bruzzone e Marco Malvaldi

La chimica scrittrice Samantha Bruzzone (Genova, 1974) e il chimico scrittore Marco Malvaldi (Pisa, 1974) sono incidentalmente sposati da una ventina d’anni, da sempre appassionati di gialli per deformazione professionale.

Nel loro primo bel romanzo a quattro mani fanno di continuo riferimento alle differenze fra fiction e no fiction, fra letteratura o cinema e realtà, scherzano.

Malvaldi è divenuto un apprezzato originale vendutissimo giallista dal 2007 con l’inizio della celebrata divertente serie del BarLume. Nel 2011 iniziò a intervallare le avventure matematiche dei vecchietti di Pineta con altri romanzi di genere e con saggi di natura scientifica. Le divagazioni sono via via divenute prevalenti, per il gusto nostro e di lettori curiosi che cercano intrattenimento e divulgazione.

Chi si ferma è perduto: un bel giallo

Il giallo (umoristico) di coppia non è una divagazione. La moglie era sempre ringraziata dal marito per il contributo preventivo alle stesure dei testi. Così questa volta la narrazione è in prima persona al femminile su Serena, intervallando ogni tanto un capitolo in terza su Corinna, con l’obiettivo (abbastanza riuscito) della “fusione di un punto di vista maschile e uno femminile”.

Le acrobatiche digressioni sul lato comico o paradossale o assurdo o triste della vita sono continue e simpatiche. Ruotano intorno all’indiscutibile fatto che “non sempre i genitori sono in grado di parlare con i figli”, fatto salvo che l’intreccio resta giallo e il dipanarsi della vicenda un’indagine su un crimine per scoprirne il o la colpevole (il o la?).

Le pillole scientifiche sono salutari e benvenute (talora condite di polemiche contemporanee), si rintracciano anche qualche ricetta di pasticceria e spiegazioni sulla conservazione in frigo.

Il paesino è minuscolo e inventato, il contesto quello pisano di San Giuliano Terme.

Alla cena finale degustano Vorberg 2019 (Pinot bianco) per la pasta alla bottarga e San Leonardo 2016 (Merlot) per il pecorino al forno, poi rum. Molto gettonato Fabrizio De André.

Il libro

Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone
Chi si ferma è perduto
Sellerio, 2022

Valerio Calzolaio

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