Storia del giallo a Napoli

Napoli e il giallo: un viaggio tra i maestri del mistero

Napoli. Ultimi due secoli.

Storia del giallo a Napoli

I generi letterari hanno ormai da tempo una propria storia in decine di lingue e paesi. Soprattutto nel caso in cui, come per la narrazione di fiction con crimini investigatori colpevoli, il genere si è rivelato fertile per descrivere il contesto sociale contemporaneo e conquistare di una notevole quota di lettori e scrittori, talora in crescita percentuale.

Ben presto, fra gli autori in una medesima lingua nazionale, diventa necessario precisare la geografia di quella storia, vedere se esistono specificità e articolazioni legate ai luoghi di chi scrive, regioni e città, una scelta indispensabile per l’Italia da vari decenni.

Ebbene, l’area della splendida metropoli partenopea merita una storia attenta e meticolosa della letteratura popolare classica (antica e recente) chiamata crime o giallo o poliziesco o kriminal o polar o noir o thriller (nomi ognuno con una storia, propria e internazionale).

Napoli, capitale del giallo

In almeno tre periodi, grazie ad alcuni straordinari autori, Napoli è stata la capitale del giallo.

Lo è stata per esempio proprio all’inizio, nell’Ottocento, quando il genere appariva ancora incerto e poco definito e non era apparso il signor Holmes Sherlock, soprattutto per merito di Francesco Mastriani (Il mio cadavere).

Poi lo è stata agli inizi del Novecento, quando il genere non aveva ancora trovato una denominazione di origine controllata nel nostro paese e nessuno conosceva la signora Christie Agatha, soprattutto per merito di Matilde Serao (il delitto di via Chiatamone).

Lo è stata negli anni Settanta, quando apparve sulla scena nazionale il padre del giallo italiano, Attilio Veraldi, come lo hanno considerato molte delle ricostruzioni successive fino ai giorni nostri (La mazzetta primo indimenticabile romanzo della sua serie).

Ci voleva un grande competente esperto per raccontarci ora bene come è andata, con date premesse biografie sinossi avventure incisi connessioni intrecci aneddoti.

Il dettagliato saggio di Ciro Sabatino

Il giornalista di cronaca nera, studioso di letteratura popolare, laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Camorra, promotore di collane e festival, scrittore e archivista Ciro Sabatino (Salerno, 1963) condensa decenni di letture e incontri in un saggio dettagliato e completo sulla storia del giallo a Napoli.

Stile e struttura della Storia del giallo a Napoli

La narrazione in terza persona è imperniata su quei tre momenti capitali, le prime circa cento pagine e i capitoli iniziali. Quando giunge a Maurizio de Giovanni e al nuovo Millennio opta opportunamente per la prima persona, Sabatino dà del tu a scrittori e scrittrici di tutt’Italia ed è ormai un protagonista delle vicende, operatore editoriale e culturale noto e apprezzato (non solo a Napoli).

La struttura non è accademica e compilativa, lo stile sempre colloquiale e informativo.

Si parte delle opere letterarie cruciali per le origini del romanzo poliziesco in Campania. Si va poi indietro e avanti nell’esistenza dei tre autori sopra citati (Mastriani, Serao, Veraldi) e delle loro opere “fondanti” e complessive, nella parallela storia generale del genere per come procedeva negli altri paesi “fondatori”, anche rispetto al nostro contesto cartaceo, campano e italiano, culturale e sociale, intellettuale e morale, alle traduzioni e alle edizioni, fra i volumi come pure sulle pagine dei giornali.

Da Mastriani a de Giovanni: gli scrittori e i romanzi

Così, il viaggio inizia sull’isola di Giava e scopriremo come un presunto veleno lì “coltivato” e descritto (da un botanico francese) dia l’ispirazione per un omicidio “di carta” a Napoli (ambientato nel 1826, pure in Germania e Spagna), apparso per la prima volte a puntate su un periodico locale dal 15 dicembre 1851 e poi innumerevoli volte riedito.

Sabatino spiega come e perché siamo nel campo della letteratura d’appendice tardoromantica ma si colgano con maestria le potenzialità di un nuovo genere.

Prima di giungere a Serao si passa per Salvatore Di Giacomo, meritatamente. Dopo un intervallo di quasi settanta anni si arriva al giramondo Veraldi, che ambienta però a Napoli le gesta dei suoi Sasà Iovine e Corrado Apicella. Molti gli altri autori in vario modo citati. Si chiude con gli ottanta nuovi scrittori di crime ora in libreria.

Il libro

Ciro Sabatino
Storia del giallo a Napoli. Da Mastriani a de Giovanni: gli scrittori e i romanzi
Prefazione di Luca Crovi
Homo Scrivens, 2024

Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e parole ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.

Valerio Calzolaio

Avatar Valerio Calzolaio

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.