Anne Hébert

Anne Hébert, la scrittrice canadese che ha esplorato la vita e la morte

Non vi è dubbio che quest’oggi ci troviamo di fronte a uno dei grandi nomi della letteratura canadese. Anne Hébert (1916-200). Un’autrice che ha intinto la sua prestigiosa penna sia nella prosa che nella poesia, dando sempre prova di un talento esclusivo, di una comprensione profonda della vita e della sua inesorabile controparte: la morte.

Lo sguado acuto di Anne Hébert

Due rovesci della stessa medaglia su cui Anne Hébert puntò presto il suo sguardo. Uno sguardo acuto, vibratile e intransigente che sapeva scendere negli abissi, esplorare le misteriose e violenti correnti che da sempre agitano la precaria esistenza dell’uomo e coglierne, grazie a quel suo genio intrinsecamente poetico, la dolorosa verità.

Del resto Hébert ebbe incontri ravvicinati con la morte fin dalla tarda adolescenza. La scomparsa improvvisa prima del cugino, il celebre poeta Hector de Saint-Denys Garneau e poi della sorella Marie segnarono indelebilmente l’animo della scrittrice. La sua opera si popolò così di immagini cupe, nere che evocavano la morte, l’annegamento. Una presenza a tratti così forte e prevaricante da non trovare in patria un editore abbastanza coraggioso e i suoi racconti raggruppati sotto il titolo di Le torrent dovettero attendere ben cinque anni prima di venire pubblicati.

Stessa amarissima sorte toccò alla sua seconda raccolta poetica. Un muro di gomma che Anne Hébert superò, pubblicando a proprie spese Le Tombeau des rois.

Dopo la scomparsa della madre e visto il clima poco favorevole che la circondava, l’autrice pensò di lasciare allora il Québec e trasferirsi a vivere a Parigi, certa di trovarvi un ambiente più favorevole e proprio la Francia, suo paese d’adozione, la gratificò nel 1982 con uno dei suoi più prestigiosi premi letterari: il Prix Femina.

Anne Hébert tornò a vivere in patria solo negli anni ’90, dove si spense ultraottantenne il 22 gennaio 2000. Nonostante questa lontananza geografica, il Québec rimase al centro dei suoi romanzi. Una presenza costante che accompagnò sempre la scrittrice, alimentandone l’esclusivo talento.

Foto | Kaderousse, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons

Giorgio Podestà

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