Il suo salotto a Parigi in rue de Fleurus fu per anni un faro per tutti coloro che sognavano, in un modo o nell’altro, di lasciare un segno. Di rivoluzionare il mondo con la sola forza della propria arte. Picasso, Matisse, Ezra Pound, giusto per citare al volo alcuni nomi, erano gli ospiti che abitualmente si affollavano intorno all’onnipotente figura di Gertrude Stein (1874-1946). Uomini che portavano immancabilmente in sé il sigillo incandescente della genialità. La cifra acuminata e misteriosa di un talento chiamato ad ardere senza incertezze. A lambire spavaldamente il cielo.
Del resto, la parola chiave era per tutti quanti modernità. Una parola uncinata, sfacciatamente avventurosa, che la stessa Stein mise a servizio del suo estro di scrittrice, pubblicando libri come Tre esistenze o Autobiografia di Alice B. Toklas. Una carriera, la sua, indubitabilmente ricca di incontri, di scontri (celebre quella con Hemingway) e soprattutto di un amore fondo e appassionato per l’arte e gli artisti.
6 curiosità su Gertrude Stein che forse non conoscevi
Eccovi allora qui di seguito alcune piccole chicche sulla vita di una delle figure cardine di tutto il Novecento. Buona lettura.
1. Quand’era bambina, la sua famiglia si trasferì in Europa per alcuni anni
Il padre della Stein decise di chiudere la propria attività di uomo d’affari e lasciare l’America. La famiglia si trasferì prima a Vienna, poi a Parigi. Tuttavia, qualche anno dopo, la scrittrice tornò a vivere negli Stati Uniti, studiando biologia e filosofia. A partire dal 1903 vivrà però a Parigi fino alla fine dei suoi giorni, condividendo la sua casa con la compagna Alice Toklas.
2. Gertrude Stein studiò psicologia con William James
Quando era studentessa a Radcliffe, la Stein ebbe come insegnante William James, fratello del celebre scrittore e indiscusso padre della psicologia americana.
3. La scrittrice frequentò la facoltà di medicina
La Stein tentò anche la strada della medicina, distinguendosi per bravura e zelo, tuttavia il maschilismo di quegli anni le fecero cambiare idea e preferì imbarcarsi insieme al fratello Leo per la Francia.
4. Gertrude Stein e il fratello Leo vengono oggi considerati come i fondatori del primo museo d’arte moderna
La scrittrice insieme al fratello Leo collezionò quadri e dipinti oggi considerati vere e proprie pietre miliari della storia dell’arte moderna. Nella casa di rue Fleurus facevano infatti bella mostra opere di Renoir, Matisse, Picasso, Braque e molti altri pittori, destinati a lasciare un segno indelebile nel mondo artistico del XX secolo.
5. La scrittrice avrebbe aiutato Ernest Hemingway a scrivere Addio alle armi
Gertrude Stein accolse calorosamente il giovane Hemingway nella sua cerchia di amici e, almeno secondo alcuni, lo avrebbe anche aiutato nella stesura di Addio alle armi. Malauguratamente il loro rapporto si incrinò quando lo scrittore attaccò pubblicamente il collega Sherwood Anderson, un altro caro amico della Stein. Una rottura in parte ricomposta, ma che in qualche modo mutò per sempre i rapporti tra i due celebri scrittori americani.
6. L’autrice di Tre esistenze aveva una predilezione per i cani barboni bianchi
In Autobiografia di Alice B. Toklas, il suo primo grande successo commerciale, Stein inserì tra i ritratti dei suoi tanti importanti amici anche quello di Basket, il suo adoratissimo barbone bianco.
Via | Mentalfloss
Foto | dbajurin via Depositphotos
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