Libri da non perdere

4 libri da non perdere

Stilare un elenco, anche breve, di libri da non perdere non è facile perché entrano in gioco i gusti personali. Noi ve ne proponiamo quattro, sulla scorta dei consigli di Valerio Calzolaio.

Libri da non perdere

In questa lista di libri da non perdere troviamo testi di politica, noir e anche saggi di psicologia.

Dedicato al PCI

Italia. 1921-1991-2021. “Appunti sulla sinistra, il PCI, la Campania, la politica”, il titolo del primo corposo capitolo (dopo la prefazione di Folena e l’introduzione generale) spiega il senso dell’interessante volume del giornalista Gianfranco Nappi (San Paolo Belsito, 1959), protagonista della politica napoletana e nazionale per almeno un trentennio con svariati incarichi e, inoltre, parlamentare per tre legislature, assessore regionale e segretario dei Democratici di Sinistra della Campania.

In Dedicato al PCI Nappi vuole appunto onorare la storia, l’innovazione e il radicamento del PCI, nel centenario della nascita, senza rimpianti, con lo sguardo rivolto alle difficoltà degli ultimi decenni e alle sfide oggi in campo. I capitoli successivi riprendono gli editoriali dell’autore che oggi dirige l’associazione InfinitiMondi e l’omonimo bimestrale giunto al quarto anno.

Splendido l’apparato di foto storiche realizzate dal compianto giornalista dell’Unità Mario Riccio.

Gianfranco Nappi
Dedicato al PCI
Prefazione di Pietro Folena
InfinitiMondi, 2021

L’affronto

Tangeri. Poco tempo fa. Il vicecommissario di polizia Driss Ikker, di umili origini, sposato con una bella signora di famiglia ricca e potente, era prossimo al coma etilico quando il sovrintendente lo trovò in un albergo malfamato, nudo di fianco a una prostituta che russava. La moglie è stata violentata, le indagini si avviano senza adeguata determinazione, finché non le prende in mano lui stesso, addolorato sinceramente e culturalmente oltraggiato. Tanto più lei, Sarah, che ha subito la violenza fisica. Quali onori sono stati distrutti? Driss se lo domanda, si sente un protetto invidiato, ora in balia dei rapporti di potere nel Marocco contemporaneo, di inganni e tradimenti, fuori e dentro la famiglia e il lavoro.

L’affronto è l’ultimo ottimo noir in terza varia di Yasmina Khadra, ex militare nato nel Sahara francofono, testimone della guerra civile in Algeria, pseudonimo femminile (scelto decenni fa per non farsi riconoscere) dell’algerino francese Mohammed Moulessehoul (1955).

Yasmina Khadra
L’affronto
traduzione di Marina Di Leo (dal francese)
Sellerio, 2021

La fragilità del bene

Umani amore, amicizia, felicità. Paolo Crepet (Torino, 1951) si è laureato in medicina (1976) e in sociologia (1980), specializzandosi poi in psichiatria (democratica). Negli ultimi quarant’anni ha pubblicato una venticinquina di saggi, innumerevoli articoli, opere di narrativa, saggi in riviste e volumi collettanei, apparendo spesso come ospite di trasmissioni tv.

Nel recente La fragilità del bene raccoglie con una nuova introduzione tre differenti volumi già usciti: Sull’amore. Innamoramento, gelosia, eros, abbandono. Il coraggio dei sentimenti (2006); Elogio dell’amicizia (2012); Impara a essere felice (2013).

Il titolo sintetizza l’elemento unificante, un pregiudizio positivo: che il bene e la felicità vincano comunque sul male, a prescindere dal comportamento individuale e collettivo. Riconoscere con umiltà di essere fragili non indebolisce i nostri principi morali, non fiacca i nostri migliori sentimenti e le nostre speranze, ma al contrario ci rende più credibili.

Paolo Crepet
La fragilità del bene
Einaudi, 2021

Rosa elettrica

Toscana. Maggio 2006. Rosa ha trent’anni, padre rovinato (da un’esperienza di biologico) e quasi impazzito, laureanda in filosofia, fa la poliziotta, tanti spasimanti, nessun amore, vive in mansarda. Un anno e mezzo di volante, uno di stradale a Casale Monferrato, sei mesi di corso e ora l’incarico del fuoco: deve proteggere un diciottenne delinquente, paranoico cocainomane, violento ladro boss assassino, Daniele Cociss Mastronero, capelli neri e lunghi, cicatrici sotto gli occhi, analfabeta dislessico. Pare abbia deciso di collaborare dopo l’ultima strage e l’arresto. In segreto lo mettono in un’abbazia benedettina-comunità di recupero. Lei fa la sorella. Qualcuno li spia, cercano di farlo fuori, non solo quelli della criminalità organizzata. Fuggono. Alla ricerca del capobanda. In Germania, in Inghilterra. Tagliandosi i ponti alle spalle.

Rosa elettrica, è un bel talentuoso noir di Giampaolo Simi (Viareggio, 1965) di circa 15 anni fa, ora ben riproposto, in prima sulla ragazza.

Giampaolo Simi
Rosa elettrica
Sellerio, 2021

Foto | Remigiusz Petrykowski via Pixabay

Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e parole ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.

Valerio Calzolaio

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