Se siete in cerca di consigli su libri da leggere, vi proponiamo tre titoli recenti che potrebbero soddisfare la vostra curiosità: Acqua di Ugo Leone, Profughi del clima di Francesca Santolini e Storia dell’Adriatico di Egidio Ivetic.
I nostri consigli su libri da leggere
Acqua, di Ugo Leone
Pianeta Terra. Da circa 4,5 miliardi di anni. Ne siamo fatti al 70 per cento, è il principale alimento quotidiano, condiziona in vario modo le giornate di ogni sapiens (e di ogni altro fattore biotico), ne parlano tutti e ne scrivono quasi tutti, non poteva mancare nella collana La parola alle parole: Acqua.
Se ne occupa uno dei docenti di politiche ambientali più competenti ed esperti d’Italia, Ugo Leone (Napoli, 1940), che si sofferma su cose e argomenti cruciali ma di minore diffusione. Parte dall’inizio, dalla formula chimica e dalla storia della vita, poi affronta inframezzando citazioni letterarie e scientifiche: il ciclo dell’acqua, la biodiversità nella distribuzione, i fiumi e i mari, gli inquinamenti, reali dinamiche e pericoli di indisponibilità, l’umano problema della mancata adduzione, l’idropolitica globale e locale, le infrastrutture e le dighe, l’acqua dal sole, il ghiaccio in un bicchiere. Non a caso, la dedica è “in ricordo di Giorgio Nebbia”.
Ugo Leone
Acqua
Doppiavoce, Napoli 2020
Profughi del clima, di Francesca Santolini
Ecosistemi invivibili. Prima, ora e ancora. Ormai da decenni i Profughi del clima sono più dei rifugiati politici e le migrazioni originate da problemi ambientali la maggioranza delle migrazioni forzate.
La giornalista esperta di questioni climatiche Francesca Santolini (Roma, 1977) riassume in un agile godibile volume informazioni e prospettive sul nesso tra effetti dei cambiamenti climatici antropici e fuga più o meno lenta di umani dai luoghi di nascita. Gli ecosistemi presi in esame sono significativi: Sahel, Bangladesh, aree secche, aree costiere, Alaska, Kiribati e le 43 isole-Stato, Siria, l’intera Africa.
La narrazione è giornalistica divulgativa, niente note, citazioni di libri e testimonianze di esperti come intercalare del testo, nodi giuridici e scenari futuri per sollecitare piena consapevolezza e azioni coerenti. Talora lo stile provoca qualche superficialità terminologica e comparativa. Ottima prefazione di Marco Impagliazzo, postfazione di Giampiero Massolo.
Francesca Santolini
Profughi del clima. Chi sono, da dove vengono, dove andranno
Rubbettino, Soveria Mannelli 2019
Storia dell’Adriatico, di Egidio Ivetic
Il mare orientale del Mediterraneo nella tettonica delle placche e fra ecosistemi umani. Per capire un mare occorre affrontare tre livelli e i connessi ecosistemi: elemento liquido, costa, territori gravitanti. L’Adriatico (dall’agglomerato umano meridionale di “Adria”) risulta il corridoio che unisce geologicamente tre continenti, storicamente Oriente e Occidente. 12.000 anni fa la pianura arrivava alle acque di fronte agli attuali Abruzzo e Dalmazia, poi cambiò.
Il bravo storico Egidio Ivetic (Pola, 1965) racconta splendidamente una Storia dell’Adriatico come mare chiuso di rotte e passaggi, traffici e migrazioni, conflitti e mescolanze.
La narrazione è cronologica, pur essendo alta l’attenzione per le diversità geografiche e i cambiamenti climatici. Ricchi gli apparati di note e bibliografico. Poi una sintesi dei periodi e delle date cruciali (soprattutto dai primi insediamenti greci fino al 2017 del Montenegro nella NATO), carte, toponimi e indice dei nomi (non di argomenti).
Egidio Ivetic
Storia dell’Adriatico. Un mare e la sua civiltà
Il Mulino, Bologna 2019
Foto | Priscilla Du Preez via Unsplash
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