Romanzi storici ambientati in Russia

Romanzi storici ambientati in Russia che ti consigliamo di leggere

Una terra dalle infinite e mosse suggestioni. Un paesaggio mutevole che si srotola davanti agli occhi del viaggiatore, colpendolo, tappa dopo tappa, al cuore.

Avido e incredulo, rapito e confuso, il suo sguardo trascorre senza interruzioni dagli Urali alle steppe sterminate, dalla città di San Pietroburgo col suo munifico sole di mezzanotte alle distese ghiacciate della lontana e inospitale Siberia.

Un viaggio lungo e irresistibile, pronto a trasformarsi in una vera e propria avventura non appena i secoli, galoppando a ritroso nel tempo, ci conducono nelle pieghe della Storia, tra eventi e personaggi memorabili, su campi di battaglia, dove ne “l’espace d’un matin” si sono decise le sorti di interi popoli e migliaia di individui, di imperatori ieratici e ribelli costantemente sul piede di guerra.

6 fondamentali romanzi storici ambientati in Russia

Lasciamoci, dunque, andare a queste nuove e ghiottissime letture; immergiamoci in questi romanzi storici ambientati in Russia, dove il mondo, per un gioco di inevitabili rimandi e suggestioni senza tempo, risuona ora diverso, ora identico; ora lontano come la luna, ora incommensurabilmente vicino come il dito che, un po’ tremante, ce la indica.

La figlia del capitano, di Aleksandr Puškin

Protagonista di questo storico romanzo di Puškin è Grinëv, giovane di nobili origini che viene mandato presso la fortezza di Belogorsk. Qui l’ufficiale, innamoratosi della figlia del capitano, dovrà sostenere prove difficili e affrontare i ribelli capitanati da Pugačëv, pronti a mettere a ferro e fuoco le province del basso Volga e detronizzare così Caterina II. Ritenuto erroneamente un traditore, Grinëv vedrà il suo onore ristabilito solo quando l’amata Mascia otterrà dalla zarina la sospirata grazia.

Guerra e pace, di Lev Tolstoj

Altro grande titolo a cui non si può non fare riferimento. Il celebre romanzo di Tolstoj ci mostra (superbamente) la Russia negli anni tumultuosi delle guerre napoleoniche. Durante i mesi in cui l’esercito francese marcia verso Mosca e la propria disastrosa débâcle. Un affresco immenso dove spiccano figure memorabili ed eventi che hanno cambiato per sempre la storia dell’Europa.

Il placido Don, di Michail Šolochov

Un romanzo in quattro sezioni che ci porta nel mondo dei cosacchi. Il capolavoro di Šolochov porta in scena, infatti, la vita e il ruolo di questa antica comunità militare durante gli anni che vanno dalla Grande guerra al secondo conflitto mondiale, passando (e non poteva essere diversamente) anche per la Rivoluzione d’Ottobre e la caduta del regime zarista. Un’opera di largo respiro da annoverarsi tra i grandi capolavori della letteratura russa. Una lettura irrinunciabile.

I lampadari dell’imperatore, di Emma d’Orczy

Il romanzo d’esordio della baronessa d’Orczy, creatrice dell’indimenticabile Primula rossa, dipana la sua avvincente storia di spie e complotti internazionali tra Vienna e Mosca. In gioco questa volta la vita di un principe russo caduto nelle mani di un gruppo di anarchici.

Michele Strogoff, di Jules Verne

Nelle province lontane dell’Impero russo divampa la ribellione dei tartari e Michele Strogoff, corriere speciale dello Zar, devo avvisare le forze fedeli all’imperatore della presenza di una pericolosissima spia in grado di ribaltare le sorti della rivolta e compromettere il potere del legittimo sovrano. Tra i romanzi storici ambientati in Russia, questo firmato Jules Verne è certamente il più avventuroso, mescolando abilmente eventi storici e fantasia. Colore e suspense.

Il dottor Živago, di Boris Pasternak

Un romanzo duramente osteggiato dal governo russo ed uscito dall’URSS solo clandestinamente sul finire degli anni ‘50. Il libro di Pasternak venne infatti pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1957, aprendo di fatto la strada alla sua diffusione in tutto il resto del mondo. L’opera incentrata sulle vicende del dottor Živago, dall’infanzia fino alla sua prematura morte, ci mostra da vicino guerre e rivoluzioni, soprusi e deportazioni di un’epoca destinata a mutare per sempre il volto della Russia e del suo popolo.

Foto | Khusen Rustamov via Pixabay

Giorgio Podestà

Giorgio Podestà

Nato in Emilia si occupa di moda, traduzioni e interpretariato. Dopo la laurea in Lettere Moderne e un diploma presso un famoso istituto di moda e design, ha intrapreso la carriera di fashion blogger, interprete simultaneo e traduttore (tra gli scrittori tradotti in lingua inglese anche il premio Strega Ferdinando Camon). Con Graphe.it ha pubblicato la silloge poetica «E fu il giorno in cui abbaiarono rose al tuo sguardo» e il saggio «Breve storia dei capelli rossi».

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