Luce d'Eramo

Luce d’Eramo: la sua voce fuori dal coro

Da quel suo sentirsi senza radici, svincolata da quei lacci che a volte legano perdutamente e per la vita a un unico luogo, Luce d’Eramo, nata a Reims da genitori italiani il 17 giugno 1925, trarrà la sua straordinaria voce di scrittrice.

Le opere di Luce d’Eramo

Una carriera iniziata dopo il dramma della deportazione volontaria, voluta con il solo scopo di scoprire la dolorosa verità sui lager nazisti e che la vedrà poi in fuga per una Germania ormai in ginocchio, piegata sotto i bombardamenti a tappeto degli Alleati. Sarà proprio nella città tedesca di Magonza che la giovane autrice, impegnata a scavare affannosamente tra le macerie alla ricerca di qualche sopravvissuto, perderà per sempre l’uso delle gambe. Il crollo improvviso di un muro le sarà infatti fatale. Vicissitudini queste raccontate da lei stessa diversi anni dopo nel suo romanzo forse più famoso e amato Deviazione, pubblicato da Mondadori nel 1979, un best seller tradotto in diverse lingue, incluso tedesco e spagnolo.

Tuttavia il talento letterario e critico di Luce d’Eramo dà prova di nerbo e acutezza non solo nei romanzi, ma anche in svariati saggi, primo fra tutti quello dedicato al caro amico Ignazio Silone. Un’opera che ancora oggi, dopo tanti decenni, rimane una pietra miliare degli studi dedicati allo scrittore di Fontamara. Un testo da cui non si può in alcun modo prescindere.

Da sempre sensibile alle storie che hanno al loro centro la diversità, Luce d’Eramo ne rivela il suo amore più partecipato in Partiranno, un romanzo che racconta le vicende dei gentilissimi Nnoberavezi, un gruppo di alieni assetati soltanto di sapere. Un sigillo di diversità dunque che la scrittrice porta indelebilmente nel cuore e che nel 1999, due anni prima di morire (avvenuta il 6 marzo 2001), torna a sottolineare con forza, grazie a un nuovo libro-intervista dal titolo emblematico e profondamente rivelatore di quel suo acuto e noto dis-sentire: Io sono un’aliena.

Foto | Marco d’Eramo (son and heir), Public domain, da Wikimedia Commons

Giorgio Podestà

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