Il commissario Maugeri e la Compagnia della Morte

Il commissario Maugeri e la Compagnia della Morte: ritmato noir di Fulvio Capezzuoli

Milano. Metà e fine settembre 1949.

Quel sabato pomeriggio Franco Dalmassi è salito in corriera da Bergamo alla baita di Valtorta che usa per la caccia. Qualcuno lo raggiunge di notte. Prova a scappare fra i rovi, gli sparano due colpi alle spalle.

Il commissario Maugeri e la Compagnia della Morte

Il lunedì mattina, quando arriva alla Squadra Mobile della questura di Milano (dopo una scadente prova di tiro con l’istruttore), il commissario Gianfranco Maugeri trova la signora Liliana Bergonzi ad aspettarlo. Gli dice che il marito Silvano, nemmeno 35enne, è scomparso dal giorno prima. Si è ricordata che si conoscevano e gli chiede di far qualcosa per rintracciarlo. Hanno due figli piccoli.

Maugeri prova a indirizzarla a un altro ufficio o al commissariato di zona (abitano in via Montenapoleone, sono molto ricchi), ma capisce che ci sono stranezze dietro alla sparizione e le garantisce qualche ulteriore verifica.

Un intreccio internazionale

Scopre che il marito nel 1937 era volontario tra le Fiamme Nere in Spagna, certamente non era fra i partigiani e non lo ha incontrato durante la guerra, così accompagna l’ispettore Bentivoglio, responsabile dell’Ufficio Persone Scomparse, alle Officine Meccaniche Bergonzi, azienda di grosse dimensioni, aperta solo dopo la liberazione ma già molto nota e con tanti operai. Rintracciano l’auto e per caso scoprono un collegamento con il caso di Valtorta.

Viene ucciso anche Giovanni Politelli a Sorrento.

Lentamente a Milano capiscono che il fuggitivo e le vittime facevano parte dello stesso plotone in Jugoslavia durante il periodo bellico. Ci sono di mezzo tesori trafugati e vendette, mentre altri manovrano nell’ombra con propri obiettivi.

Non sarà facile venirne a capo, anche perché da settimane è esploso pure il caso delle bische a cielo aperto e Valenti, amico, vicino di casa e vice di Maugeri, guida la squadra incaricata di risolverlo.

L’agile stile di Fulvio Capezzuoli

Il bravo storico critico cinematografico Fulvio Capezzuoli, dal 2014 scrive un’avventura l’anno, ricca di particolari sulla città nei primi anni del dopoguerra. Nove storie con il commissario Maugeri dall’estate 1946 all’autunno 1949 (finora), volute dalla compianta Tecla Dozio per la collana “Impronte” (gialle), che dirigeva.

Stile e struttura del noir Il commissario Maugeri e la Compagnia della Morte

La narrazione è in terza quasi fissa, quieta e sorniona, inframezzata dagli omicidi interni all’ex gruppo militare che operava nella ex-Jugoslavia responsabile di molti massacri (da cui il titolo).

L’autore getta uno sguardo documentato su alcuni eventi storici che lì si svolsero durante l’occupazione tedesca e italiana, particolarmente nel così detto Stato Indipendente Croato, comprese le spoliazioni da parte degli ustascia di ebrei da deportare, di serbi da massacrare, di banche da depredare.

Stile e dialoghi curati ad alto artigianato, compatti essenziali godibili.

Tra passato e presente

Tutto si svolge ora in una quindicina di giorni, ma è nel passato che hanno memoria e origine alcuni crimini del nostro dopoguerra, comunque condizionato dall’eredità degli orrori e degli arricchimenti forzati.

Forse non verrà promosso, ma fa certo una bella figura il solito protagonista commissario Maugeri, già comandante partigiano durante la Resistenza, provvisto di fiuto intuitivo e capacità analitiche, sprovvisto di senso dell’umorismo e di attitudine a sparare, sempre modestamente residente in una casa per funzionari di Polizia con la moglie Giovanna e il figlio Giacomo (una domenica li porta al Planetario con generale soddisfazione), al lavoro in tram con raro uso delle poche auto di servizio collettivo.

Il collega di Napoli gli spiega minuziosamente al telefono cosa fosse il Lotto clandestino, non si finisce mai d’imparare in questa vita.

Il libro

Fulvio Capezzuoli
Il commissario Maugeri e la Compagnia della Morte
Todaro, 2022

Valerio Calzolaio

Avatar Valerio Calzolaio

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.