Pineta. Il 10 agosto, notte di San Lorenzo, stelle cadenti.
Alle undici di sera forse si sta finalmente per addormentare Matilde Viviani, figlia del mitico Massimo barista del BarLume e della vicequestora Alice Martelli, ormai tre mesi, altezza cinquantanove centimetri e peso cinque chili e nove (il tutto in continuo aumento).
Una notte in giallo
Il caro anziano amico Aldo Griffa fa uno squillo al padre (che ha la nota raccapricciante suoneria) perché ha paura che se si rivolgeva alla madre lei si sarebbe incazzata. Tuttavia è con la poliziotta che deve parlare. Alla cena di degustazione dei grandi champagne millesimati del millennio è scoppiato un caso delicato, c’è bisogno di forze dell’ordine che arrivino senza clamore.
Ormai la piccolina si è svegliata, Massimo la prende in braccio. Alice raggiunge Aldo al lussuoso hotel di Cala Risacca, un’insenatura riparata a una decina di chilometri dal paese, spiaggia in concessione e albergo in possesso da generazioni della famiglia Mazzei.
Aldo vi aveva fatto il sommelier gigolò ed era rimasto legato ai coniugi proprietari, che lo avevano invitato anche quella sera. A un certo punto è andata via la luce ed è scomparso il collier di una marchesa, valore (assicurato) di circa due milioni di euro. Dovranno arrivare Massimo e Matilde per sbrogliare la matassa.
L’antologia estiva di casa Sellerio
Primo racconto (“Un regalo che solo io posso farti” di Marco Malvaldi) di un volume collettaneo di otto (Una notte in giallo). Anche il secondo (“La notte di San Lorenzo” di Andrej Longo) è ambientato nella stessa notte altrove (a Ischia sul vulcanico Epomeo). Gli altri durante differenti ore cruciali di mesi e anni in mezz’Italia, quei momenti in cui tutto accade (non solo per intrattenerci).
Ennesima (quindicesima?) antologia di racconti gialli per la casa editrice palermitana, scritti per l’occasione, in continuità con le accorte riuscite sperimentazioni che hanno costituito una svolta nel genere del genere.
Stile e racconti di Una notte in giallo
Per l’edizione 2022 qualità media discreta, testi godibili, intrattenimento garantito.
Le ho recensite tutte (dal 2011) e questa è la seconda pubblicata in assenza di Andrea Camilleri, ideata e scritta dopo la sua morte.
Sono otto gli autori coinvolti della scuderia Sellerio. Tutti maschi: Roberto Alajmo (un pochino più breve degli altri), Andrej Longo, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Gaetano Savatteri (un pochino più lungo), Fabio Stassi.
Il tema (un po’ forzato, ma ben gestito) sono le ore notturne di un giorno di clamore vitale, perlopiù contemporaneo.
La lunghezza è omogenea. La raccolta ribadisce una contaminazione che non inficia gli stili noti e amati di ogni autore, come d’abitudine quasi tutti narranti in terza persona (eccetto Longo e Savatteri, anche loro come di consueto), talora al passato e talora al presente, nel modo caratteristico di ogni relativa serie di romanzi.
Impossibile citare tutti i vini nominati o le colonne sonore, ormai conoscete gli autori e si può lasciar vagare l’immaginazione con competenza.
Morti con Robecchi a Milano in autunno, Stassi (una) a Roma a fine estate, Manzini (uno) in Val d’Aosta a fine febbraio, comunque perlopiù altre tipologie di “casi” e ad agosto. Un furto per Malvaldi come detto, un rapimento per Longo; forse un falso allarme per Savatteri a Màkari e San Vito Lo Capo, uno scherzo (antipatico) per Alajmo a Palermo, un sequestro (violento) per Recami nella casa di ringhiera di Milano.
Il libro
Roberto Alajmo, Andrej Longo, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Gaetano Savatteri, Fabio Stassi
Una notte in giallo
Sellerio, 2022
Lascia un commento