Il primo cadavere: Angela Marsons scrive il prequel dei suoi romanzi

Ne Il primo cadavere Angela Marsons torna con una nuova indagine del detective Kim Stone. Per chi conosce già questa autrice è bene sapere che Il primo cadavere è un prequel. (In Italia ha pubblicato Urla nel silenzio, Il gioco del male, La ragazza scomparsa, Una morte perfetta, Linea di sangue e Le verità sepolte). Qui viene raccontato come si è incontrata la squadra investigativa ben nota negli altri romanzi. Per chi, invece, non avesse mai letto nulla di questa autrice, ebbene, è un buon punto di inizio.

Il primo cadavere

Il primo cadavere
Angela Marsons, Il primo cadavere

La trama inizia con la detective Kim Stone che arriva con la propria moto nella stazione di polizia di Halesowen dove è stata trasferita. Abituata a passare di squadra in squadra per via del suo carattere spigoloso, qui incontra il nuovo capitano e i suoi agenti. Il piano di conoscere meglio i suoi sottoposti va in fumo. Il team, infatti, si è appena presentato quando viene loro assegnato un caso di omicidio. È stato ritrovato il cadavere di un ragazzo mutilato e decapitato.

Fresca fresca della sua prima indagine, Stacey Wood, esperta informatica, si rende conto che potrebbe esserci un collegamento con un altro recente omicidio. Man mano che l’indagine procede, Kim scopre che il cuore dell’inchiesta gravita intorno a una residenza per donne abusate. L’asociale Kim, l’affidabile sergente Bryant, la giovane Stacey e l’ambizioso Dawson dovranno imparare a collaborare per riuscire a scovare l’assassino prima che compia la sua prossima vittima.

Un buon thriller

Come nei precedenti romanzi, la trama, che tratta temi molto attuali, scorre rapidamente e senza intoppi verso la soluzione finale. Fra piste che non portano a nulla e indizi incocludenti l’indagine investigativa procede verso il prevedibile finale. (A onor del vero non è dato sapere se l’autrice abbia voluto creare così tali indizi o se si sia dimenticata qua e là qualche traccia e climax poi caduti nel nulla). Sì, perché questo è un thriller nel quale vi è dato capire con largo anticipo chi sia l’assassino e il movente, grazie anche agli intermezzi legati ai pensieri dell’omicida. (Basta non farsi fuorviare da chi sembra troppo ovviamente il mandante).

Lo stile di scrittura è rapido e senza fronzoli, adatto al tipo di romanzo. Punto di forza sono i protagonisti e le loro interazioni. Anche se non troverete nulla di nuovo sotto il sole (il capo della squadra asociale, dal carattere spigoloso, la neo arrivata efficiente, il membro affidabile, quello imprevedibile e ambizioso…), sono comunque ben descritti e viene voglia di saperne di più sulla loro storia personale.

Il primo cadavere è un buon libro di partenza se non conoscete la Marsons e volete un buon thriller senza eccessive pretese, vecchi amici da incontrare se già siete fan della serie.

Nymeria

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