Come scrivere un racconto breve

Come scrivere un racconto breve: poche ma efficaci parole

Le occupazioni quotidiane che intervengono durante le pause della lettura di un libro, ne modificano annullano o minano le impressioni. Nel racconto breve, invece, l’animo di chi legge è sotto il controllo dello scrittore. Non vi sono influssi interni o esterni derivanti da stanchezza o interruzione.

Lo ha detto Edgar Allan Poe nel 1842 parlando dell’efficacia del racconto breve, considerato un ottimo allenamento per chi desidera cimentarsi nella scrittura, ma anche potente mezzo espressivo per autori affermati. I più grandi scrittori infatti ne hanno pubblicato di bellissimi: Conrad, Kipling, Calvino, Moravia, Stephen King, Carver, per citarne alcuni. O ancora Alice Munro, insignita nel 2013 del Premio Nobel per la letteratura come “maestra del racconto breve contemporaneo”.

Come scrivere un racconto breve

Poche ma efficaci parole sono la prima regola per scriverne uno, poiché questo genere narrativo si sviluppa non in lunghezza ma… in profondità! 

Qualche cenno storico  

Prima di darvi dei suggerimenti su come scrivere un racconto breve, vogliamo regalarvi qualche cenno storico riguardo questo genere di scrittura che rappresenta una delle forme più antiche d’espressione narrativa, derivante in realtà dalle forme orali di narrazione.

Come trasposizione scritta, ci basti ricordare Le mille e una notte, famosissima raccolta di racconti orientali di vari autori e culture, la cui iniziale stesura arriva dal X secolo ma nasce in versione orale tanto tempo prima! 

La storia del racconto è ricca e varia. Ne abbiamo importanti tracce risalenti anche al Medioevo per esempio, epoca in cui si utilizzavano le parole in prosa per spingere il protagonista verso la salvezza dell’anima (Exemplum, era il genere letterario). Tuttavia gli fu data connotazione di Novella con una raccolta anonima scritta in un arco di tempo tra il 1281 e il 1300, Il Novellino. È con Boccaccio e il suo Decameron che si afferma l’identità del racconto distaccato dalle caratteristiche del Medioevo: una raccolta di ben 100 novelle a carattere realistico che raffigura l’intera società del tempo.  

Ma che cosa è un racconto breve?

Chi comincia a scrivere, solitamente lo fa partendo dal racconto: essendo il genere di narrazione più breve, si pensa sia quello più accessibile. 

In realtà, scrivere un racconto breve non è poi così facile. Al pari di un romanzo, necessita di disciplina, del giusto dosaggio di ogni ingrediente. Poche parole sì, ma buone!

Non bisogna confondere la brevità con la semplicità, perché ogni buon racconto richiede una padronanza del linguaggio e un’abilità di costruzione. La brevità non concede cali di tensione, rallentamenti inutili, troppi dettagli, momenti di stallo, parole superflue, e dosare ognuno di questi ingredienti è fondamentale in ogni forma di scrittura. 

Alcune indicazioni pratiche su come scrivere un racconto breve

Si deve sempre tener presente che il racconto non è un romanzo condensato. Costituisce da sé e in poco spazio il nucleo della storia, di una emozione, di una situazione, o di un momento.

Far partecipare il lettore

Il racconto breve è una fotografia. Ogni cosa che viene ritratta deve essere in qualche modo motivata e mai inserita a caso nell’insieme offerto al lettore. Allo stesso tempo, non sono necessarie troppe spiegazioni. Chiarimenti e retroscena possono non esserci se inseriamo i giusti indizi necessari a completare “l’immagine” che intendiamo mostrare.

Non è necessario raccontare con ordine, seguendo lo schema inizio – svolgimento – fine. Pensate che i latini sostenevano che è meglio iniziare un racconto dal suo cuore, dal centro. In realtà, sebbene sia vero che una costruzione di questo genere ha nel lettore un impatto immediato, intenso, e lo fa atterrare nel bel mezzo di una storia, non esiste una formula ben definita da seguire in quanto a costruzione, se non il fatto che scrivere un racconto breve significa far partecipare attivamente il lettore, il quale non potendo usufruire di una ricchezza di informazioni mette in moto l’immaginazione per i dettagli mancanti.

Ordine, precisione, pulizia

Che cosa offrire al lettore dunque, se dobbiamo fornire quanto basta alla sua immedesimazione, ma al contempo non abbiamo abbastanza “spazio” per concedere maggiori dettagli, come quelli legati all’ambientazione, o all’aspetto dei personaggi o altro…?

Insomma, come scrivere un racconto breve evitando che chi legge debba fare tutto lui?  La domanda è semiseria ma la risposta è importante: equilibrio. Come si ottiene?

Lasciatevi andare alla vena creativa durante la prima stesura, ma poi preoccupatevi di una attentissima rilettura, magari a voce alta. Questa pratica spesso dimostra che un racconto può essere riorganizzato e migliorato non soltanto con tagli o aggiunte, ma anche con piccoli ribaltamenti. Una frase che stava nel mezzo spostata più in là. Qualcosa che stava all’inizio finisce in fondo. Un periodo troppo lungo si accorcia. Una spiegazione quasi scolastica si modifica.

In un racconto si compie ciò che trasforma una comune stanza in una craft room: ordine, precisione, pulizia, ogni cosa ha la sua giusta collocazione. 

Chi sono i protagonisti del racconto breve

Non è possibile scrivere un racconto breve senza un vero protagonista, ricordatelo! Tenete anche presente che il significato di protagonista in questa forma narrativa è molto ampio. Infatti è possibile far sì che i personaggi siano oggetti inanimati, o la natura, per esempio, o anche solo una emozione. Il protagonista di una storia può essere un comodino, la paura, il terremoto, un tramonto. Divengono dunque personaggi principali tutti quegli elementi su cui volete imbastire la vostra storia. Nonostante ciò, il protagonista rappresenterà l’azione, perché anche il semplice pensiero è movimento. Nondimeno, l’azione in questo caso non significa necessariamente movimento accelerato, inseguimenti, ritmo: sta semplicemente accadendo qualcosa.

Far parlare i personaggi

Se invece desiderate basare la vostra storia su delle persone che la abitano, per ragioni di poco spazio a disposizione è bene limitare il numero dei vostri personaggi a un massimo di due.

Ma come scrivere un racconto breve in cui i personaggi parlano, se la brevità impedisce proprio la possibilità di dialoghi accurati? É presto detto: fate in modo che attraverso le parole di chi parla si diano informazioni al lettore. In pratica, piuttosto che descrivere, usate ciò che si dice per dare un’idea di tutto ciò che serve al racconto, così non sprecate lo spazio. Insomma, in un racconto breve non fate parlare del tempo o del traffico i vostri personaggi!

La magia che si riversa sulla carta: ecco come scrivere un racconto breve

Come scrivere un racconto breve che funzioni? Con il concreto desiderio di trasformare il linguaggio regalandogli nuovi connotati, di giocarci, di reinventarlo, di lavorarlo, e ricordate che  la vostra carta vincente è proprio la brevità, ma – è bene ribadirlo – non lasciatevi andare alla pigrizia reputando che il racconto breve non necessiti di studio e accuratezza, tecnica e lavoro: ogni racconto richiede padronanza dei mezzi espressivi e una grande abilità di costruzione, tutto avviene in poche pagine (in certi casi addirittura in poche righe), tuttavia è una luce improvvisa che oltrepassa la ragione e le cose seppure appartenendo a entrambe. È sufficiente una parola, un’immagine, una frase o uno sguardo, ed ecco che il racconto si fa strada nella mente ed è pronto a riversarsi sulla carta.

Foto | dedivan1923 via Depositphotos

Susanna Trossero

Avatar Susanna Trossero

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.