Come iniziare un racconto di paura? Se avete deciso di leggere questo testo, significa che il genere letterario che regala ansia e timore ai suoi lettori vi intriga! Ebbene, vi dirò una banalità: come sempre quando si scrive una storia, bisogna almeno avere un’idea, ovvero capire quale realtà o fantasia si vuole approfondire prima di cominciare. Questo vale per ogni genere narrativo compresi gli horror, i thriller e così via.
Diceva Ian Fleming, il creatore di 007:
Un buon thriller si riconosce subito: è quel libro leggendo il quale il lettore desidera voltare pagina subito. Non ha tempo da perdere, vuole vivere l’adrenalina che la storia contiene.
L’horror, il thriller e le varie contaminazioni di questi generi, hanno origine dal romanzo gotico, nato in Inghilterra nel 700. Vi troviamo un certo tipo di ambientazione–castelli, segrete, conventi, rovine, labirinti, cripte–e naturalmente è presente il mistero: vendette, fatti di sangue, sogni premonitori, maledizioni, inganni ma anche fantasmi.
Come iniziare un racconto di paura?
Detto questo però, ecco la buona notizia. Per cominciare un racconto di paura, potete creare un’ambientazione molto più semplice, ma altrettanto efficace, e intendo una casa qualunque, un ufficio, un centro commerciale, un luogo di vacanza. Se siete inesperti in fatto di narrazione, questo vi aiuterà molto perché parlerete di luoghi o situazioni che ben conoscete. E se avete letto libri di Stephen King sapete di certo che la paura, il pericolo, possono nascere da un comunissimo armadio, da una lavatrice, da una automobile o da un letto che vi inghiotte. Insomma, potete anche smettere di compiere ricerche su castelli o antichi cimiteri, conventi o labirinti, e cavaverla con tutto ciò che al momento avete a portata di penna.
Da quale punto di vista scrivere
Per iniziare un racconto di paura non c’è una vera regola, dipende soltanto da voi e dalla volontà di costruire qualcosa che funziona. Dare il via alla vicenda con tranquillità, senza far succedere tutto e subito, serve a far rilassare il lettore e a farlo entrare nella storia, a interagire con la situazione e i personaggi. Naturalmente, prima di quel via decidete chi sarà a raccontare la vostra storia. Da quale punto di vista volete scrivere? Sarà una vittima a parlare oppure l’eventuale carnefice? Potete anche scegliere di farla raccontare da un testimone, oppure da un narratore onnisciente che tutto vede e tutto sa, una voce esterna.
Ponderate bene la vostra scelta perché la voce è tutto.
Inaspettato sì, ma non impossibile
A questo punto avete tutto ciò che serve per iniziare un racconto di paura. Ricordate che una narrazione di questo tipo fa lavorare gli stati d’animo, le emozioni.
Deve succedere l’inaspettato e l’improbabile, ma mai l’impossibile. A meno che il racconto di paura non si basi sul genere fantasy o fiabesco dove tutto è possibile, ogni cosa deve essere credibile e accettabile per il lettore. L’escalation di eventi o l’evento principale, quello che genera il caos, deve sfociare in un cambiamento improvviso o lentamente annunciato: cioè il lettore fino a quel momento pensava che le cose andassero in un certo modo e invece le convinzioni svaniscono, per lasciar spazio a ben altro e insinuare la paura più grande, dopo averne annunciate di più lievi creando l’atmosfera.
Far correre dei rischi
Voi che scrivete, osservate per primi, riflettete e descrivete l’ambiente in cui si muovono i protagonisti della storia. Fate in modo che il lettore sappia dove agiscono il male e il bene. Non dimenticate mai che tutto l’impianto di un buon racconto che generi paura, mostra una situazione che va inesorabilmente verso il peggioramento. Ci sarà modo di uscirne? Decidetelo voi: l’istinto di sopravvivenza aiuta, meglio ancora se nel vostro racconto c’è anche qualcuno per il quale il protagonista è disposto a correre dei rischi, sia emotivamente che fisicamente. Questo è infatti un elemento coinvolgente.
La paura e l’amore vanno a braccetto: il punto chiave su come iniziare un racconto di paura
Come sviluppare questo elemento per creare il forte coinvolgimento di cui sopra? Eccovi l’ultima piccola dritta: in qualunque genere, l’amore è l’emozione che smuove di più le corde di un lettore e quelle di un personaggio. Amore per una casa, una persona, un figlio, un amico, un oggetto caro, un’ideale, un animale. Non importa.
E, questa, potrebbe essere la base da cui partire per iniziare un racconto di paura.
Foto | AllaSerebrina via Depositphotos
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