Difficile consigliare delle storie di avventura. Ci sono tantissime raccolte di racconti e romanzi ascrivibili al genere letterario che va sotto il nome di romanzo d’avventura.
Alle origini delle storie di avventura
Nate nel diciottesimo secolo, le storie di avventura di solito raccontano viaggi in terre lontane. Hanno temi come la scoperta e l’incontro fra culture diverse in cui viene sottolineato il coraggio umano. Per esempio secondo questi canoni già l’Odissea di Omero potrebbe essere considerata una storia d’avventura.
Passando in epoca medievale, troviamo contaminazioni pagane nel ciclo bretone di Artù, Ginevra e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, si veda come esempio Chretien de Troyes. Qui possiamo inserire anche l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, dove ritroviamo i temi dell’esplorazione e dell’ignoto frammisti a tanta azione, ma anche il Don Chisciotte di Cervantes con tutta la sua satira di base e il Morgante Maggiore di Luigi Pulci.
Robinson Crusoe
Tuttavia il romanzo avventuroso in senso stretto nasce ufficialmente nel diciassettesimo secolo con il Robinson Crusoe di Daniel Defoe e i Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. In modo diverso si sviscerano i temi dell’esplorazione e del coraggio umano, non senza mostrare anche tutti i difetti dell’umanità.
Durante l’Illuminismo il racconto di avventura subì un drastico carico di popolarità. In quel periodo, infatti, tutto ciò che aveva anche solo reconditi legami con gli elementi avventurosi o fantastici venne soppiantato dall’amore per la ragione.
Walter Scott, Edgar Allan Poe e Jules Verne
Nell’Ottocento, invece, torna in auge, grazie anche alle sfumature del romanzo storico tipico per esempio di Walter Scott. Inoltre con l’avvento del Realismo, il genere avventuroso trova nuova linfa. Cosa c’è di più realistico di viaggi di esplorazione e conquista? Accanto ad essi spuntano poi fuori due altri filoni del romanzo d’avventura, quello poliziesco con Edgar Allan Poe e quello scientifico con Jules Verne, uno dei precursori di quello che poi sarà il romanzo di fantascienza. Cosa c’è di più avventuroso di Ventimila Leghe sotto i Mari e Viaggio al Centro della Terra?
Salgari, Melville e gli altri
Abbiamo poi anche romanzi come Il corsaro nero e il ciclo indo-malese di Emilio Salgari, Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain con tutta la sua ironia, Moby Dick di Heman Melville e anche Robert Louis Stevenson con L’isola del tesoro, Il ragazzo rapito e La freccia nera, senza dimenticare Il mondo perduto di Sir Arthur Conan Doyle.
E che dire poi de Le miniere di Re Salomone e relativi seguiti di H. Rider Haggart con il suo protagonista Allan Quatermain? Qui il mito dell’esplorazione e del mondo perduto la fanno da padroni. Non possiamo poi non citare il ciclo di Marte, di Pellucidar e di Tarzan di Edgar Rice Burroughs.
Storie di avventura recenti
Per rimanere su autori più recenti, maestro dell’avventura è di sicuro Wilbur Smith con il ciclo dei Courtney, dei Ballantyne e degli Egizi.
Anche alcuni romanzi di Michael Crichton potrebbero ascriversi a questo genere, alcuni hanno temi maggiormente fantascientifici, ma un Jurassic Park e un Congo ben si addicono a tale genere. Forse più di genere thriller, ma anche La città di ghiaccio di James Rollins potrebbe rientrare in questa categoria.
Esiste poi una raccolta di racconti dal titolo La super raccolta di storie d’avventura, antologia curata da Michael Chabon che raggruppa venti storie di avventura scritti da autori vari, fra cui anche Neil Gaiman, Stephen King, Michael Crichton, Michael Moorcock e Nick Hornby.
Foto | N.C. Wyeth [Public domain], via Wikimedia Commons
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