Marginalizzate dalla società, chiuse in gabbie dorate o prigioniere di inferni privati, per millenni, le donne hanno attraversato la storia come oggetti nelle mani di padri e mariti spesso senza scrupoli. Uomini che ne decidevano prontamente il destino. Ne tracciavano, indifferenti, percorsi e tappe. Ne annientavano ripetutamente sogni e desideri. Intere esistenze vissute all’ombra assoluta dell’uomo-padrone.
Il Novecento ha visto però la loro grande riscossa. L’emancipazione femminile è riuscita finalmente a ruggire, rompendo le vecchie catene, soverchiando la tradizione che, da sempre, le voleva miti e ubbidienti madri di famiglia. Il seme della ribellione è fiorito, anzi esploso, dando frutti tardivi ma ineguagliabili.
6 libri da leggere con storie di donne ribelli
Caliamoci allora velocemente nella lettura di queste tante storie di donne ribelli (ora vere, ora solo fittizie) che hanno mostrato alle altre la strada da seguire. Libri in cui il cuore femminile si rivolta e diventa come un vessillo pronto a sventolare sul pennone più alto.
Andrew Wilson, Il talento di miss Highsmith. Vita e arte di Patricia Highsmith
Il ritratto di una grande scrittrice che non ha mai rinunciato a essere se stessa. Spesso sgradevole e ruvida, Patricia Highsmith si è sempre rifiutata di conformarsi a stereotipi, ribellandosi a una società statica e misogina. Ipocrita e chiusa. Tra i suoi capolavori, ricordiamo, Carol, Sconosciuti in treno e Il talento di mister Ripley. Tutte letture consigliatissime. Forse uno degli esempi più intense di storie di donne ribelli.
Shirley Jackson, Abbiamo sempre vissuto nel castello
Un romanzo inquietante che trova in Merricat Blackwood il suo personaggio più volitivo e ribelle. Crudeltà e malignità intessono una vicenda in cui – in un modo o nell’altro – il lettore si trova a fare ripetutamente il tifo per la piccola e caparbia Merricat. Un libro inconsueto dagli echi potenti.
Sylvia Plath, La campana di vetro
Un romanzo autobiografico dove la società rivela tutta la propria ipocrisia e doppiezza, portando la giovane protagonista Ester Greenwood a tentare il suicidio. Un libro in cui ribellione e frustrazione si mescolano, creando profondi scompensi nella mente e nel cuore di Esther.
Siri Hustvedt, L’estate senza uomini
La protagonista di questa opera di Siri Hustvedt tenta di ricostruire la propria esistenza dopo essere stata vittima di tradimenti e abbandoni. Nonostante il fondo senso di perdita che la pervade, la donna riuscirà a riemergere dal marasma in cui stava lentamente sprofondando. Un romanzo sulla solidarietà femminile e la capacità di rigenerarsi a dispetto di tutto e tutti.
Fausta Cialente, Natalia
Un libro audace tra sogno e realtà. Una storia ambientata negli anni venti del Novecento, dove la protagonista, destinata a una tranquilla vita borghese, mostrerà invece tutto il proprio coraggio, rompendo con gli schemi di una società rigida e intransigente.
Maria Bellonci, Rinascimento privato
La figura di Isabella d’Este emerge in tutta la sua complessa magnificenza in questo ultimo, grande romanzo scritto da Maria Bellonci. Donna di potere in una società dominata dagli uomini, la marchesa di Mantova dà qui prova di tutta la propria intelligenza politica e di quel suo fascino, squisitamente femminile, che la renderà la figura femminile più celebre e ammirata di tutto il nostro Rinascimento. Un ottimo modo per concludere questa nostra disamina di storie di donne ribelli.
Via | Electric Literature + Shepherd
Foto | Mircea – See my collections via Pixabay
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