Con l’estate dietro le spalle, il ricordo del mare ancora vivo nelle nostre pupille, ci immergiamo volentieri in questo viaggio dedicato ai romanzi ambientati su un’isola. Basta un istante ed ecco che la nostra fantasia torna a impennarsi, a liberarsi con uno scatto delle briglie, pronta subito al galoppo. Alla fuga precipitosa. Ma qui non ci vuole un destriero, bensì una barca, un natante, che ci conduca presto e senza grossi intoppi a un approdo. A un’isola che, nel racconto, potrà di volta in volta assumere le sembianze più disparate, ora un vero e proprio paradiso in terra, ora invece un inferno da cui si vorrebbe fuggire a gambe levate.
I migliori romanzi ambientati su un’isola
Facciamo allora girare questo mappamondo e scegliamo le nostre isole del cuore ovvero quegli scrittori (e quei romanzi) che ci hanno portato in luoghi isolati e indimenticabili, circondati da mari in burrasca o levigati come lapislazzuli. Un mondo avventuroso o dove il silenzio e la solitudine conducono a scoperte profonde che il tempo o la fretta avevano drammaticamente sepolto dentro di noi. Buona lettura.
Utopia, di Thomas More
L’isola della perfezione apparente, dove l’umanità conduce una vita ideale, libera dagli affanni, unita da una fratellanza che ha abolito la proprietà privata, anche se ambiguità e sottigliezze ne adombrano in qualche modo l’idilliaca serenità.
Robinson Crusoe, di Daniel Defoe
Tra i romanzi ambientati su un’isola, questo di Daniel Defoe rimane forse il più amato e il più letto in assoluto. Chi non conosce infatti le avventure del naufrago che per decenni, prima da solo poi in compagnia del servo Venerdì, vive su un’isola al largo del Venezuela? Ventotto lunghi anni che si concluderanno dopo dure lotte per la sopravvivenza con il suo rientro a York, in Inghilterra.
L’isola del tesoro, di R.L. Stevenson
Un altro romanzo celeberrimo ambientato su un’isola. Tutto ha inizio con il ritrovamento da parte di Jim, figlio di un taverniere inglese, di documenti appartenuti a un famoso pirata. Certo di trovare con la mappa il tesoro, Jim e i suoi amici partono alla volta dei Caraibi a bordo della Hispaniola, una goletta comandata dal capitano Smollett. Mille avventure (e sorprese non sempre piacevoli) attendono Jim e l’equipaggio.
Anna dai capelli rossi, di Lucy Maud Montgomery
La dolce e caparbia Anna Shirley viene adottata da Marilla e Matthew Cuthbert, due fratelli che da sempre vivono sull’Isola di Prince Edward. La bambina, dopo un avvio un po’ difficile, conquisterà il cuore di entrambi, diventando in breve tempo il fulcro di tutta la loro vita.
Gita al faro, di Virginia Woolf
Le vicende della famiglia Ramsay, segnate da lunghe estati sull’isola di Skye in Scozia, sono centro e fulcro di questo romanzo, dove il monologo interiore ci mostra non solo l’insanabile frattura tra il nostro tempo interiore e quello che batte invece con ostinazione l’orologio, ma anche come la nostalgia, il dolore e il ricordo oscillino in un eterno, altalenante gioco di ombre e luci. Una scacchiera mossa e variegata su cui la vita dispiega (o vela) le proprie misteriose trame.
Il signore delle mosche, di William Golding
Il premio Nobel William Golding ci porta su un’isola del Pacifico, dove un gruppo di ragazzi britannici, sopravvissuti a uno schianto aereo, decidono di autogovernarsi. Gli esiti saranno davvero poco edificanti. Un romanzo inizialmente pubblicato nell’indifferenza generale, ma che nel giro di pochi anni vendette milioni di copie, trasformandolo in un vero e proprio classico del genere.
Il grande mare dei Sargassi, di Jean Rhys
Pubblicato nel 1966, Il grande mare dei Sargassi diede enorme popolarità alla sua autrice che molti pensavano morta già da anni. Il romanzo, legato a doppio filo a Jane Eyre di Charlotte Brontë, ricostruisce la vita dell’infelice Antoinette Cosway, prima moglie del signore di Rochester. Dall’infanzia nei Caraibi fino alla reclusione (e morte) in un’Inghilterra fredda e inospitale.
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