Romanzi ambientati negli anni 20

I migliori romanzi ambientati negli anni ‘20

La storia, l’esistenza umana sono fatte di cicli e è pertanto inevitabile che davanti ai nostri occhi sorga, magnifico e terribile, un grande, immenso palcoscenico. Un luogo dove le luci si fanno ora violente, ora più ambrate, ora creano, invece, una fittissima penombra in cui il nostro sguardo può distinguere poco o nulla. Proprio lì, su quelle tavole di legno vecchie e scricchiolanti, da sempre vi succedono e vi si alternano drammi, commedie, farse.

Naturale e logico, dunque, che dopo gli orrori, i milioni di morti della Prima guerra mondiale, il mondo si lanciasse in un ballo sfrenato. Una festa in maschera dove la cosiddetta generazione perduta tentava di colmare il vuoto dietro le proprie spalle. Di dissipare nello strepito e nel divertimento l’incertezza del futuro. Il decennio ruggisce, sgambetta con forsennata grazia al ritmo sempre più incalzante del Charleston. Di scena una gioventù folle e gaudente, destinata però ad avvertire in profondità quel baratro che da entrambi i lati sembra circondarla. Farsi sempre più vicino. Molti romanzi ambienti negli anni ’20 non sfuggono (e come potrebbero mai) a questo clima a doppio taglio. A quell’intimo strappo che, molto difficilmente, si può rammendare o ricucire.

8 imperdibili romanzi ambientati negli anni ’20

Scopriamo insieme quali romanzi ambientati negli anni ’20 non possono mancare nelle nostre biblioteche.

La signora Dalloway, di Virginia Woolf

Londra anni ’20. La Grande Guerra è finita. La signora Dalloway passeggia per le strade, evoca il passato riflette sul presente, mentre Septimus, un reduce profondamente traumatizzato dalla guerra, si perde nella follia e nella morte. Qui il flusso di coscienza si dilata, si contrae, diventando un tempo interiore, dove ieri e oggi si incontrano, formando di fatto la rete viva e palpitante, luminosa e oscura dell’esistenza intera.

Fiesta (Il sole sorgerà ancora), di Ernest Hemingway

Scritto e ambientato negli Anni Ruggenti, il romanzo d’esordio di Ernest Hemingway si snoda tra Parigi e Pamplona. Una storia che segue da vicino le vicende di un giovane giornalista innamorato di una aristocratica inglese, pronta ad assaggiare i piaceri della vita, ad afferrare tutte le occasioni che le vengono offerte. L’avventura che la donna avrà con un seducente torero avrà, però, un impatto disgregatore sull’intera comitiva di amici arrivata nella città spagnola per partecipare alla fiesta di San Firmino.

Peter Wimsey e il cadavere sconosciuto, di Dorothy L. Sayers

Un giallo che ruota attorno a un cadavere ritrovato nudo (eccezione fatta per un pince-nez) in una vasca da bagno. Un morto che apparentemente nessuno sembra conoscere o reclamare. Lord Peter Wimsey, figlio cadetto del duca di Denver e appassionato di misteri e delitti, inizia tosto le proprie indagini.

Il grande Gatsby, di Francis Scott Fitzgerald

Un romanzo che per molti è la quintessenza dell’età del jazz. Lo spirito degli anni ’20 lo informa dall’inizio alla fine. Impossibile non appassionarsi alla vicenda di Gatsby, il misterioso milionario, apparentemente sbucato dal nulla, che organizza feste e ricevimenti, ma ancora insegue il sogno di riconquistare Daisy, la ragazza che molti anni prima gli aveva voltato le spalle, preferendogli un celebre campione sportivo. Un affresco indimenticabile di un’epoca, di un sogno e di due diverse visioni.

Natalia, di Fausta Cialente

Fausta Cialente esordì proprio negli anni ’20 con questo piccolo gioiello in cui si mescolano sogno e realtà. Forza e delicatezza. Una figura di donna, quella di Natalia, che lascia un segno. Imprime una traccia. In Italia sono anni forse meno ruggenti. Le maschiette qui da noi impazzano con moderazione e sprizzano certo meno furore, tuttavia la protagonista del romanzo, pur apparentemente seguendo i modelli imposti dalla società, rompe audacemente con la tradizione.

L’amante di Lady Chatterley, di D.H. Lawrence

Una grande tenuta nella campagna inglese, una signora dall’alta società e un matrimonio infelice accanto a un marito paralizzato e emotivamente lontano: queste le prime tessere di un romanzo che sul finire degli anni ’20 fece clamore e scandalo. L’Inghilterra di Giorgio V non era ancora pronta per quell’amore carnale e appassionato tra un’aristocratica e il proprio aitante guardiacaccia. Non per nulla l’opera uscì privatamente in Italia nel 1928 e soltanto nel 1961 Penguin Books riuscì a pubblicarne la versione senza tagli e censure nel Regno Unito.

Jazz, di Toni Morrison

La cornice è quella di Harlem dei cosiddetti anni ruggenti, ma Jazz ricostruisce anche il passato di alcuni dei suoi protagonisti, portandoci nel profondo sud degli Stati Uniti durante il periodo buio dello schiavismo. Una storia di passione, rabbia e morte che fa parte, lo ricordiamo en passant, di una trilogia iniziata con Amatissima nel 1987 e conclusasi con Paradiso nel 1998.

Gli ospiti paganti, di Sarah Waters

Tra tutti i romanzi ambientati negli anni ’20 spicca sicuramente quello di Sarah Waters. Una storia ambientata a Londra dove madre e figlia, viste le ristrettezze economiche in cui vivono dopo la fine della guerra, si vedono costrette ad affittare alcune camere e condividere così la loro casa con ospiti paganti. Gli sviluppi saranno – in più di un verso – sorprendenti.

Foto | Lubos Houska + AnnaliseArt via Pixabay

Giorgio Podestà

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