Scrittori assassinati

5 scrittori assassinati che continuano a vivere nelle loro opere

Sfogliando mentalmente la vita di alcuni grandi scrittori sembra quasi di immergersi (anima e corpo) in un thriller dove i drammatici colpi di scena soverchiano rapidamente la trama. Mutano in un solo istante il destino dei protagonisti. Geni letterari – perché di questo si tratta – cancellati da imponderabili atti di violenza.

Uomini e donne privati della vita per i motivi più disparati e oscuri. Scrittrici e scrittori assassinati che hanno lasciato dietro di sé la prova di un talento indiscutibile che, ancora oggi, in un modo o nell’altro, continua a nutrirci. Mostrandoci anche, a distanza di tanti anni, l’illuminante verità di un’arte barbaramente interrotta.

Scrittrici e scrittori assassinati

Scopriamo chi sono questi scrittori uccisi violentemente e che hanno segnato profondamente la nostra cultura.

Isabella di Morra (1520-1545/46)

Una contrada sperduta e selvaggia. Un castello arroccato come un desolato nido d’aquila nella valle del Sinni, in Basilicata, e una poetessa dalla voce unica e indimenticabile, ma destinata a morire non ancora trentenne per mano dei violentissimi fratelli.

Una vera e propria strage che colpirà non solo la povera Isabella, accoltellata a morte tra le mura dell’antico maniero, ma anche il suo precettore Diego Sandoval de Castro, amante forse solo immaginato.

La sua poesia rimane oggi come ieri un accorato J’accuse contro l’iniquità del fato (e degli uomini).

Christopher Marlowe (1564-1593)

Un grande scrittore con il fascino sfuggente e misterioso dell’avventuriero.

Aggressivo, tracotante e forse anche abile 007 di Sua Maestà, Christopher Marlowe perse la vita per mano di Ingram Frizer, usuraio al servizio dei servizi segreti inglesi. Un alterco tra i due (nato a casa di Eleanor Bull e non in una locanda come si pensava un tempo) fu in tutta probabilità la causa scatenante del fendente mortale, sferrato all’occhio del giovane drammaturgo a cui dobbiamo opere memorabili come l’Edoardo II e L’ebreo di Malta.

Federico García Lorca (1898-1936)

Il grande poeta spagnolo, una delle più importanti voci poetiche di tutto il Novecento, venne probabilmente fucilato dai Franchisti il 19 agosto del 1936 sulla strada tra Víznar e Alfacar.

Socialismo e omosessualità non potevano essere ammesse o tollerate dalle forze fedeli al Generalissimo.

Joe Orton (1933-1967)

Il controverso drammaturgo che, a metà anni 60, fece gran scalpore con le sue opere teatrali venne ucciso dal compagno nell’estate del 1967. L’uomo, dopo aver ridotto in fin di vita Orton con un martello, ingoiò una dose massiccia di Nembutal. I due corpi furono scoperti dall’autista che doveva accompagnare lo scrittore a un appuntamento di lavoro.

Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

Figura di primissimo piano della cultura italiana, grazie a un talento complesso e multiforme che lo portò a spaziare in vari settori, Pier Paolo Pasolini venne massacrato sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia nella notte tra l’uno e il due novembre del 1975.

Il suo barbaro assassinio presenta ancora oggi diverse zone oscure, mai del tutto chiarite, nonostante l’arresto e la condanna di Pino Pelosi, a quei tempi giovane ragazzo di vita.

Foto | WikiCommons

Giorgio Podestà

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