plurale dei nomi in cia e gia

Si scrive gocce o goccie? Il plurale dei nomi in cia e gia

Tra i dubbi grammaticali che più spesso si hanno c’è quello di come si scrive il plurale dei nomi in cia e gia. Qual è il plurale di camicia? E quello di ciliegia?

C’è una regola abbastanza semplice da tenere a mente che ci aiuta a non commettere errori nella scrittura. La i va mantenuta quando la c e la g sono precedute da vocale (acacia –> acacie, ciliegia –> ciliegie), va eliminata quando la c e la g sono precedute da consonante (goccia –> gocce, spiaggia –> spiagge).

Il plurale dei nomi in cia e gia

Volendo approfondire un po’ la questione, ci sono alcune considerazioni da fare. Tenendo presente che la lingua cerca di fare economia e non avere regole inutili, c’è da dire che, a livello generale, quella i nel plurale potrebbe anche essere eliminata senza alcun danno. Del resto non ha alcun valore fonetico (vale a dire non è un suono che effettivamente viene pronunciato) e nemmeno ha valore diacritico (nel plurale, cioè, non indica come debba essere pronunciata la vocale che la precede). Tuttavia se si eliminasse quella i che tanti problemi crea a chi non sa come scrivere il plurale dei nomi in cia e gia, si potrebbero avere un po’ di confusione: le camicie sono quelle che vanno sotto la giacca mentre il camice è quello che indossa il medico (qui parliamo di omògrafi, termini scritti allo stesso modo ma che hanno significati diversi)!

È sempre bene attenersi alla regola esposta all’inizio, anche quando si troviamo dinanzi a provincie, plurale di provincia, che in taluni casi si scrive con la i per il prestigio della corrispondente forma latina (in latino avremmo scritto provinciae): però scrivete province e certamente non commetterete alcun errore.

Come si scrive gocce

Se la confusione è tanta, la regola che vi abbiamo proposto è semplice (e nel caso non vi ricordiate la regola, consultate un buon vocabolario per fugare ogni dubbio).

Bisogna ammettere, comunque, che a volte ci si mette di impegno a creare confusione. Basti pensare, per esempio, al titolo del libro postumo di Oriana Fallaci dal titolo Un cappello pieno di ciliege. Proprio così: ciliege e non ciliegie, per una precisa scelta arcaizzante dell’autrice.

Riassumendo, con alcuni semplici esempi per il plurale dei nomi in cia e gia:

  • Lasciate cadere la i come una goccia. Si scrive gocce e non goccie.
  • Si scrive tracce o traccie? Seguite le tracce… senza la i.
  • Piogge o pioggie? Portatevi l’ombrello dietro solo se sono previste piogge, lasciate la i a casa!

Foto | Myriams-Fotos da Pixabay

Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e parole ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.

Roberto Russo

Avatar Roberto Russo

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.