Frasi sulla morte, per riflettere

Frasi sulla morte per dire addio a una persona cara

Affrontare il tema della morte è sempre un po’ un tabù. C’è chi non ne vuole proprio sentir parlare, cercando così di ignorare quello che è, forse, l’unico punto fermo e certo della nostra vita. E c’è chi, invece, cerca di esorcizzarla scherzandoci sopra. Che non vuol dire non rispettarla o non rispettare i defunti: significa, semplicemente, averla compresa e accettata a un altro livello.

Le frasi sulla morte possono essere un valido aiuto sia per riflettere su questo mistero ultimo della vita, sia per prendere spunto per delle frasi di condoglianze come anche per eventuali iscrizioni sulle lapidi mortuarie.

Più di 50 frasi sulla morte, per riflettere a tutto tondo

Ecco alcune frasi sulla morte, alcune macabramente divertenti e altre più serie e riflessive.

Frasi consolatorie sulla morte

Senza dubbio il primo sentimento che cerchiamo quando si parla della morte è la consolazione. Quelle che seguono sono frasi sulla morte di una persona cara (madre, padre, zii, nonni, fratelli, sorelle e via dicendo) che possono essere di grande aiuto.

  • Il giorno che temiamo come ultimo è soltanto il nostro compleanno per l’eternità. (Seneca)
  • L’idea che si morirà è più crudele del morire, ma meno dell’idea che un altro sia morto. (Marcel Proust)
  • La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita. Spazza via il vecchio per far spazio al nuovo. (Steve Jobs)
  • La vita è un sogno da cui ci sveglia la morte. (Hodjviri)
  • La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande. (Vladimir Nabokov)
  • Perché temi il tuo ultimo giorno? Esso non contribuisce alla tua morte più di ciascuno degli altri. (Michel de Montaigne)

Frasi sulla morte che fanno riflettere

Autrici e autori del passato e dei giorni nostri ci aiutano a riflettere con le loro frasi sulla morte.

  • Di fronte a se stesso ognuno è immortale; può sapere che sta per morire, ma non potrà mai sapere che è morto. (Samuel Butler)
  • Essere morti significa svegliarsi dalla parte sbagliata dei propri sogni. (Harry Mülisch)
  • La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te. (John Donne)
  • La morte è quella malattia che pone fine a tutte le altre. (Søren Kierkegaard)
  • La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile. (Paul Valéry)
  • La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. (Epicuro)
  • La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà. (Chuck Palahniuk)
  • La vita è uno strano regalo. All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronto a gettarlo. Infine, ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito. (Eric-Emmanuel Schmitt)
  • Le persone non muoiono immediatamente, ma rimangono immerse in una sorta di aura di vita che non ha alcuna relazione con la vera immortalità, ma attraverso le quali continuano ad occupare i nostri pensieri nello stesso modo di quando erano vivi. (Marcel Proust)
  • Morire è tremendo, ma l’idea di morire senza aver vissuto è insopportabile. (Erich Fromm)
  • Morire per dormire. Nient’altro. E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne! Quest’è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire. Dormire, forse sognare. (William Shakespeare)
  • Morire significa separarti non solo da quello che eri, ma anche da quello che non hai potuto diventare. Quest’ultimo aspetto della morte è il più inquietante (Gheorghe Grigurcu)
  • Nessuno sa se per l’uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza? (Socrate)
  • Non aver paura della morte… Fa meno male della vita! (Jim Morrison)
  • Ogni anno oltrepassiamo senza saperlo il giorno della nostra morte. (Valeriu Butulescu)
  • Ogni sera, quando vado a dormire, muoio. E la mattina dopo, quando mi sveglio, sono rinato. (Gandhi)
  • Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell’ossigeno; tutto il resto è vivere. (Patch Adams)
  • Per quanto bella sia stata la commedia in tutto il resto, l’ultimo atto è sempre sanguinoso. Alla fine, con una vanga si getta della terra sulla testa. Ed ecco fatto, per sempre. (Blaise Pascal)
  • Qualunque sia la sua forma, la sua modalità, qualunque sia il suo aspetto, il suo nome, ogni paura è orientata verso la morte. Se vai in profondità, scoprirai di aver paura della morte. (Osho)
  • Quando un uomo muore, un capitolo non viene strappato dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore. (John Donne)
  • Questo paese sconosciuto da cui nessun viaggiatore è tornato. (William Shakespeare)
  • Si muore una sola volta, ma per tanto tempo! (Molière)
  • Sin dal giorno della mia nascita, la mia morte ha iniziato il suo cammino. Sta camminando verso di me, senza fretta. (Jean Cocteau)
  • Vita e morte non sono due estremi lontani l’uno dall’altro. Sono come due gambe che camminano insieme, ed entrambe ti appartengono. In questo stesso istante stai vivendo e morendo allo stesso tempo. Qualcosa in te muore a ogni istante. Nell’arco di settant’anni la morte arriverà a compimento. In ogni istante continui a morire, e alla fine morirai davvero. (Osho)

Due frasi del Dalai Lama sulla morte

Particolarmente interessanti sono le frasi sulla morte espresse dal Dalai Lama. Eccone due.

  • Gli uomini dell’Occidente vivono come se non dovessero non morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
  • Se sei consapevole della morte, essa non arriverà come una sorpresa, non ne sarai preoccupato. Percepirai che la morte è esattamente come cambiarsi d’abito e, di conseguenza, in quel momento riuscirai a mantenere la tranquillità mentale.

7 aforismi sulla morte di Khalil Gibran

Il poeta, pittore e filosofo libanese Kahlil Gibran (1883-1931) ci ha lasciato molte profonde frasi sulla morte, spesso in relazione alla vita.

  • Che cos’è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole?
  • L’amore come la morte cambia tutto.
  • La vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.
  • La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.
  • Non ho passato né futuro. Se resto c’è un andare nel mio rimanere; se vado, c’è un restare nel mio andarmene. Solo Amore e morte cambiano tutto.
  • Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita.
  • Voi vorreste conoscere il segreto della morte. Ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
  • Solo la morte può oscurare la luce della conoscenza che è dentro di te.
  • Il desiderio è metà della vita; l’indifferenza è già metà della morte.
  • Nascita e morte son le due più nobili manifestazioni di coraggio.

14 frasi divertenti e sarcastiche sulla morte e il morire

Si può affrontare il tema della morte anche in maniera leggera, sdrammatizzando come leggiamo in queste frasi.

  • Alla stupida domanda «Perché io?» l’universo si prende a malapena il disturbo di replicare: «Perché no?» (Christopher Hitchins)
  • E poi morire non è nulla. È solo finire di nascere. (Cyrano de Bergerac)
  • Il mondo ha escogitato di continuare prima che io nascessi (non so proprio come mai) e oso dire che farà una certa specie di passo falso dopo che sarò morto. (George Bernard Shaw)
  • In questo mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e le tasse. (Benjamin Franklin)
  • La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro. (Emil Cioran)
  • La morte è il modo che la natura ha di dirti che devi rallentare. (Oscar Wilde)
  • La morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare. (Jorge Louis Borges)
  • La morte non è così tragica. Tra cent’anni, ciascuno di noi non ci penserà più. (Boris Vian)
  • Non ho paura della morte. Sono stato morto per miliardi e miliardi di anni prima di nascere, e ciò non mi ha causato il benché minimo disturbo. (Mark Twain)
  • Sento che la monotonia e la morte sono più o meno la stessa cosa. (Charlotte Brontë)
  • Solo per la morte noi siamo insostituibili. (Jürgen Große)
  • Spero davvero che quando morirò qualcuno abbia abbastanza buon senso da gettarmi nel fiume o qualcosa di simile. Qualsiasi cosa meno che piazzarmi in un maledetto cimitero. Gente che arriva e ti mette un mazzo di fiori sul tuo stomaco alla domenica e tutta quella porcheria. Chi vuole dei fiori quando è morto? Nessuno. (J. D. Salinger)
  • Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò. (Vladimir Nabokov)
  • Voglio un prete, un rabbino e un pastore protestante. Voglio scommettere in ogni settore. (Wilson Mizner)

4 imperdibili citazioni sulla morte di Woody Allen

Alle frasi ironiche sulla morte ne aggiungiamo quattro imperdibili di Woody Allen, che riesce a strapparci un sorriso anche in questo caso.

  • Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà.
  • La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida «In piedi, è giorno fatto!», ti riesce difficile trovare le pantofole.
  • Se guardiamo i vantaggi, la morte è una delle poche cose che può essere fatta semplicemente standosene sdraiati.
  • La differenza fra il sesso e la morte è che la morte la puoi fare da solo senza che nessuno rida di te.

Frasi sulla morte scritte da autori italiani

Concludiamo questa carrellata di frasi sulla morte con alcune citazioni di autori italiani, a cui abbiamo aggiunto una di Totò per sdrammatizzare il tutto.

  • Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis. (Totò)
  • Il privilegio dei morti: non moriranno più. (Gabriele D’Annunzio)
  • Il problema più importante, quello della morte, è trattato sempre e solo da incompetenti. Non conosciamo il parere di nessun esperto. (Francesco Burdin)
  • Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del Padreterno. Non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli? (Vittorio Alfieri)
  • Non perdo mai l’occasione d’imparare a morire. (Vittorio Alfieri)
  • Quand’ero ragazzo era un fatto corale. Moriva un vicino di casa e tutti assistevano, aiutavano. La morte veniva mostrata. Si apriva la casa, il morto veniva esposto e ciascuno faceva così la sua conoscenza con la morte. Oggi è il contrario: la morte è un imbarazzo, viene nascosta. Nessuno sa più gestirla. Nessuno sa più cosa fare con un morto. L’esperienza della morte si fa sempre più rara e uno può arrivare alla propria senza mai aver visto quella di un altro. (Tiziano Terzani)
  • Quando verrà l’ora di morire non voglio perderne neanche un attimo: si muore una volta sola. (Antonio Amurri)

Foto | Pixabay

Nymeria

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