narciso

6 cose da sapere sul mito di Narciso

Un mito antico quasi come il mondo che, nel corso dei secoli, ha sedotto poeti e pittori. Una pletora di penne e pennelli che hanno tentato, in un modo o nell’altro, di catturarne l’essenza. Di rivelarne i segreti. Di trasporre sulla pagina o sulla tela – i casi sono stati innumerevoli – la storia di questo crudelissimo cacciatore la cui bellezza (fatale) stregava in egual misura uomini e donne. Passioni tutte travolgenti a cui il giovane rimaneva sfrontatamente indifferente. Una alterigia e uno sprezzo che gli dei dell’Olimpo decisero però di punire.

Così ecco che il bel Narciso, vista per la prima volta la propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua, si innamorò perdutamente di sé. Una vera e propria follia d’amore che lo portò alla morte. Secondo alcuni il giovane annegò, incantato dalla propria incomparabile bellezza, per altri morì invece di struggimento. Un irrefrenabile mal d’amore destinato a divorarlo giorno dopo giorno.

Questo è quello che devi sapere su Narciso e il suo mito

Se la curiosità ora vi attanaglia e volete a tutti costi dipanare la fitta e ingarbugliatissima matassa del suo mito, qui di seguito troverete tutti i particolari sul destino dell’irresistibile, ma superbo Narciso. Buona lettura.

1. La profezia di Tiresia

La figura dell’indovino Tiresia compare in diversi miti dell’antichità. Non poteva dunque mancare nella storia di Narciso. Sarà infatti lui a profetizzare al bellissimo cacciatore la morte. La sua vita, gli dice il veggente, durerà fino a quando Narciso non vedrà il proprio volto.

2. Fu Nemesi, dea della vendetta, che causò la fine di Narciso

L’ostinata indifferenza di Narciso nei confronti dei suoi tanti innamorati indignò Nemesi, la dea dell’ordine e della vendetta, che decise di vendicarsi del giovane, facendolo perdutamente innamorare di se stesso.

3. Le diverse versioni della morte di Narciso

Secondo alcune versioni, inclusa quella di Ovidio, Narciso morì di dolore e struggimento quando comprese che quel suo amore non avrebbe mai potuto dargli alcun frutto. Altre ancora affermano invece che il giovane annegò nel trasognato tentativo di baciare se stesso.

4. Il fiore deve il suo nome al giovane cacciatore

Un fiore meraviglioso sbocciò proprio sul luogo dove il bellissimo giovane emise il suo ultimo respiro. Il nuovo fiore prese (e non poteva essere diversamente) il nome di Narciso.

5. Da lui derivano termini come narcisista e narcisistico

Persona dedita al culto esclusivo e sterile di sé o della propria personalità: questa la definizione che molti dizionari danno del termine narcisista. Il riferimento al mito di Narciso non lascia spazio al dubbio.

6. Il mito di Narciso e di Eco

Molti furono gli uomini e le donne che persero la testa per Narciso. Tra questi vi era anche la ninfa Eco che non corrisposta si consumo d’amore fino al punto di dissolversi nell’aria, lasciando dietro di sé soltanto la voce. La vicenda di Narciso e Eco è tuttavia una rielaborazione romana del mito. Nessuna Eco è infatti presente nella versione greca dove si parla piuttosto del giovane e innamoratissimo Aminia a cui il superbo ed indifferente Narciso offrì la spada con cui trafiggersi.

Via | Interesting Literature
Foto | tinx via Depositphotos

Giorgio Podestà

Avatar Giorgio Podestà

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.