Nata a Parigi nel 1908, Simone de Beauvoir è una celebre scrittrice e filosofa femminista che, con Il secondo sesso, uscito nel 1949, sferrò un durissimo attacco alla società maschilista e patriarcale del tempo. Il libro è ancora oggi un testo fondamentale dell’emancipazione femminile.
Cosa dovresti sapere su Simone de Beauvoir
Ti proponiamo 5 curiosità che forse non conoscevi su Simone de Beauvoir
Prima di diventare atea fu una persona profondamente religiosa
Entrambi i genitori della scrittrice provenivano da famiglie della buona borghesia francese. Se il padre, avvocato, era ateo, la madre, devotissima cattolica, cercò in tutti i modi di trasmettere alle due figlie la propria fede. Simone frequentò un severissimo Istituto femminile e a un certo punto della sua giovane vita fu anche tentata di prendere i voti. A 14 anni però perse la fede e divenne atea come il padre.
La carriera di Simone de Beauvoir come insegnante fu breve e tumultuosa
La scrittrice insegnò filosofia e letteratura sia a Marsiglia che a Rouen, tuttavia il suo metodo di insegnamento le procurò grane e allontanamenti. Dispensata dall’insegnamento nel 1941 con l’arrivo dei tedeschi, Simone de Beauvoir lasciò definitivamente il mondo della scuola nel 1943 quando la sua relazione con una studentessa causò sdegno e scandalo.
Ebbe una lunga e anticonformista relazione con il filosofo Jean-Paul Sartre
De Beauvoir incontrò per la prima volta Jean-Paul Sartre nel 1929 mentre si apprestavano a sostenere un difficile esame all’università di Parigi. Se il filosofo fu il più bravo dell’intera sessione, Simone de Beauvoir ottenne il secondo posto. La scrittrice capì all’istante di aver trovato la persona della sua vita; qualcuno con cui rapportarsi da pari a pari. La loro relazione aperta e sotto il segno della libertà più assoluta (non si nascosero mai avventure o liaison più o meno profonde) durò per più di mezzo secolo. Si concluse soltanto con la scomparsa di Sartre nel 1982.
Simone de Beauvoir ispirò la seconda ondata femminista
La pubblicazione de Il secondo sesso nel 1949 si rivelò un lavoro seminale per il movimento femminista in tutto il mondo. La scrittrice vi sottolineò con forza come non esistesse una natura femminile intrinsecamente inferiore o superiore a quella maschile, puntando il dito contro tutta una serie di idee e regole preconcette e oppressive imposte ingiustamente alle donne. Il lavoro, l’affrancamento economico, diventavano così la via maestra per una vera liberazione dal giogo maschile. Era per questo che le donne del movimento dovevano allearsi con le donne della classe lavoratrice: l’obiettivo era comune.
Le lettere private alla scrittrice Violette Leduc vendute all’asta nel 2020
Le 297 lettere di carattere intimo e privato che Simone de Beauvoir scrisse tra il 1945 e il 1972 a Violet Leduc furono vendute all’asta nel 2020 per un valore di quasi 57.000 sterline. Tra le più celebri spiccano quelle in cui Simone de Beauvoir – che fece da mentore al talento di Leduc – incita la scrittrice ancora agli esordi a non demordere, a lottare nonostante le censure imposte al suo romanzo Ravages. Lei e Sartre, ribadisce l’autrice de Il secondo sesso – l’avrebbero sostenuta e aiutata.
Via | Mentalfloss
Foto | WikiCommons
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