Samuel Beckett (1906-1989)

Samuel Beckett: profilo, opere e citazioni

Samuel Barclay Beckett è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, sceneggiatore e traduttore irlandese: nato a Dublino il 13 aprile 1906, è morto a Parigi il 22 dicembre 1989. È stato uno degli esponenti principali del Teatro dell’assurdo: le sue opere più celebri sono Aspettando Godot e il cortometraggio Film del 1965 con Buster Keaton. Nel 1969 vinse anche il Premio Nobel per la Letteratura.

Profilo bio-bibliografico di Samuel Beckett

Samuel Beckett era figlio di una famiglia di protestanti, il padre William era un funzionario edile.

Frequentò la medesima scuola di Oscar Wilde e, oltre a essere assai abile nello studio del francese, era anche un ottimo giocatore di cricket. Studiò anche al Trinity College di Dublino e viaggiò in Francia e Italia.

Conobbe anche James Joyce (i loro rapporti si raffreddarono quando Samuel Beckett respinse la figlia di Joyce, Lucia, affetta da schizofrenia) e nel 1929 pubblicò il suo primo lavoro, il saggio critico Dante… Bruno. Vico.. Joyce.

Nel 1932, dopo un breve periodo dallo psicoanalista per riprendersi dalla morte del padre, scrisse il suo primo romanzo: Dream of Fair to Middling Women. Dopo la pubblicazione di diversi saggi, arrivò il successo col libro di poesie Echo’s Bones and Other Precipitates. Seguirono diversi viaggi in Europa e un grave litigio con la madre, da sempre contraria alla sua carriera di scrittore. Infine Samuel Beckett si stabilì a Parigi. Qui rinnovò la sua amicizia con Joyce e conobbe Alberto Giacometti e Marcel Duchamp.

Aspettando Godot

Accoltellato nel 1938, venne assistito oltre che da Joyce anche da Suzanne Dechevaux-Dumesnil: i due si innamorarono. Dopo l’occupazione tedesca del 1940, Beckett si unì alla Resistenza francese. Nel 1970 pubblicò il suo quarto romanzo, Mercier e Camier, precursore di Aspettando Godot, la sua opera più famosa. Scritta inizialmente in francese, risale al 1948 e il 1949 e pubblicata nel 1952, con la prima rappresentazione nel 1953 al Theatre de Babylone di Parigi. Solo due anni dopo arrivò la traduzione in inglese. Da qui cominciò la sua carriera teatrale.

Dopo Aspettando Godot abbiamo Finale di partita, L’ultimo nastro di Krapp, Giorni felici e Commedia. Scrisse anche diverse opere radiofoniche, fra cui Tutti quelli che cadono.

Nel 1969 Beckett vinse il Premio Nobel per la Letteratura. Suzanne morirà nel 1989 il 17 luglio, mentre Beckett morirà lo stesso anno il 22 dicembre per enfisema polmonare e morbo di Parkinson. I due sono sepolti insieme nel cimitero di Montparnasse a Parigi.

Altri libri di Beckett

Fra le tante opere teatrali famose di Beckett abbiamo Aspettando Godot (1952), Finale di partita (1956), L’ultimo nastro di Krapp (1958), Giorni felici (1961), Dondolo (1981), Catastrofe (1982) e Cosa dove (1983). Come romanzi abbiamo anche Murphy (1962), Molloy (1951), Malone muore (1951), L’innominabile (1953) e Come è (1961).

Alcune citazioni di Samuel Beckett

Queste sono alcune delle citazioni più famose prese dalle opere di Samuel Beckett:

  • Le idee si assomigliano in modo incredibile, quando si conoscono. (Malone muore)
  • Non c’è niente di più comico dell’infelicità. (Finale di partita)
  • Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano. (Aspettando Godot)
  • È al mattino che bisogna nascondersi. La gente si sveglia, fresca ed efficiente, assetata d’ordine, di bellezza e di giustizia, ed esige la contropartita. (Molloy)
  • Il sole splendeva, non avendo altra alternativa, sul niente di nuovo. (Murphy)

Foto | Roger Pic [Public domain], attraverso Wikimedia Commons

Nymeria

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