I romanzi d’amore – storie che vivono di palpiti e sospiri – hanno da sempre i loro detrattori. Non solo critici magari con la puzza sotto il naso, ma anche lettori che rifiutano recisamente di lasciarsi irretire in una rete di melassa, dove cuore e amore danno vita sempre e solo alla medesima rima baciata, alle medesime romanticherie ormai senza nerbo.
7 romanzi d’amore per chi non è romantico
Tuttavia nel mondo mosso e variegato della letteratura vi sono romanzi dove l’amore mostra la sua terribile complessità. Una natura viva e pietrificante, luci e ombre che avanzano e indietreggiano ora fosche, ora luminose, ora drammaticamente in bilico tra le due. In breve, vi sono romanzi d’amore che, pur incentrati questo sentimento, hanno una caratura così elevata (e realistica) da sfuggire ogni catalogazione. Storie insomma per chi troppo romantico non è.
David Mazzucchelli, Asterios Polyp
Una graphic novel che, pur parlando d’amore, del dolore associato alla fine di una storia, lo fa senza sentimentalismi. La perdita dell’altro è irrimediabile, ma nell’opera di David Mazzucchelli si afferma l’atto del vivere, la forza rigenerante dell’esistenza.
Alice Munro, Chi ti credi di essere?
Una raccolta straordinaria, a partire dalla storia dove l’amore tutto idealizzato di Patrick viene progressivamente messo a nudo, rivelando così il suo processo di disumanizzazione di Rose, la donna amata che l’uomo ha trasformato in una figura meramente letteraria.
Graham Green, Fine di una storia
Celebre romanzo di Graham Green, la Fine di una storia racconta di un amore clandestino, del suo termine e di come il protagonista, ossessionato dalla propria ex, la faccia pedinare, scoprendo così una verità ancora più dolorosa. Odio e amore formano le maglie di una storia unica, trasposta più volte sul grande schermo.
Kazuo Ishiguro, Non lasciarmi
Una storia di flashback, un romanzo ucronico che ha al suo centro la storia di Ruth, Kathy e Tommy, cloni umani destinati a essere donatori di organi. Non lasciarmi è stato inserito dal Time nella lista dei cento migliori romanzi pubblicati tra il 1923 ed il 2005.
Jennifer Egan, Il tempo è un bastardo
Con questa raccolta di racconti, Jennifer Egan ha vinto nel 2011 il premio Pulitzer. In primo piano ancora l’amore. Un sentimento sfaccettato che prende forme sempre diverse: da quello per il proprio marito a quello per una zia. È il tempo che si diverte poi a nascondere queste persone, celandole dietro altre versioni o percezioni.
Emily Brontë, Cime tempestose
Uno dei più celebri romanzi della letteratura inglese, Cime tempestose ha un’intensità rabbrividita. Un’ombra cupa e malevola, dove l’amore mostra un volto tragico, ferito nel profondo che sorprende ieri come oggi il lettore.
George Orwell, 1984
L’oppressione, ci dice George Orwell, è un veleno potente che riesce ad annientare anche la parte più umana e sensibile dell’essere. Un capolavoro di settant’anni fa che non ha perso nulla della sua drammatica verità.
Via | Electric Lit
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