La Venere di Salò

La Venere di Salò: piacevole noir di Ben Pastor

14 ottobre – 17 dicembre 1944. Salò e dintorni.

Martin-Heinz Douglas Wilhelm Frederick von Bora, molto alto con capelli scuri e occhi verdi, nobile famiglia sassone, diplomatici militari proprietari terrieri, pure editori da un paio di secoli, genitori cugini di primo grado con una differenza d’età di trent’anni, padre direttore d’orchestra morto e madre anglo-scozzese risposatasi con un autorevole generale, sta per compiere 31 anni (l’11 novembre) ed è colonnello dell’Abwehr (servizio segreto militare) destinato a Brescia.

Improvvisamente agenti della Gestapo lo prelevano in modo intimidatorio portandolo in auto a Salò, sulle rive del lago di Garda, con l’apparente ruolo di ufficiale di collegamento tra la Wehrmacht e la Repubblica Sociale Italiana.

La Venere di Salò

Il generale Sohl e il maggiore Lipsky gli affidano un ulteriore incarico. Ritrovare un prezioso quadro di Tiziano, rubato dal palazzo ove avevano stabilito la loro sede. Sia la villa requisita che il quadro appartengono al ricco industriale Giovanni Pozzi, che come risarcimento ottiene l’esclusiva sulla fornitura di telerie all’esercito.

Il traffico di opere d’arte appare ampio. Inoltre Bora intuisce che una o più donne considerate suicide potrebbero essere vittime di omicidio, tutte in qualche modo legate a Pozzi.

L’antiquario ebreo Mosé Conforti gli mostra la bella copia del quadro. Martin sempre più affascinato da Anna Maria, figlia di Pozzi, con la quale inizia una breve intensa relazione. Ma l’agente della Gestapo Jacob Mengs lo bracca completando il dossier a suo carico, materiale sufficiente all’arresto e all’incriminazione. Lui risolve i casi, ma lo portano a Milano. Gli vengono imputati aiuti forniti a ebrei, traduzioni di opere straniere (di cui a Lipsia si occupa la casa editrice di famiglia), i rapporti diplomatici stabiliti con i russi, oltre ad altre note storie “segrete” e “doppie” del passato.

I romanzi di Ben Pastor

La bravissima docente universitaria americana Ben Pastor, di gioventù italiana (Maria Verbena Volpi, Roma 1950), pubblicò nel 1999 negli Stati Uniti il primo romanzo della splendida serie di Martin Bora. Bilingue, preferisce scrivere in inglese.

Accanto a decine di altri romanzi storici e racconti gialli e a saggi di scienze sociali, da allora ne sono seguiti ben undici della serie, questo come uscita è il sesto (2006) ma cronologicamente quello finora più vicino a noi e all’epilogo.

La complicata biografia scelta per il ricco severo protagonista (si tratta di un soldato fedele, contrario ai “metodi” nazisti; ha perso la mano sinistra in un attacco dei partigiani l’anno prima, ora ha una protesi) consente all’autrice di andare avanti e indietro nei tempi e nei luoghi del secondo conflitto mondiale, dagli antefatti spagnoli all’evoluzione della Germania nazista, approfondendo con cura storica ecosistemi geografici distanti e contesti sociali differenti. Non a caso per Bora si è parzialmente ispirata all’identità di Claus Philipp Maria Schenk Graf von Stauffenberg (Jettingen-Scheppach, 15 novembre 1907 – Berlino, 21 luglio 1944), il militare tedesco autore dell’attentato del 20 luglio contro Adolf Hitler, la nota Operazione Valchiria (evocata e appena fallita in realtà rispetto ai tempi del romanzo).

Stile e struttura de La Venere di Salò

L’avvincente narrazione è in terza, alternando rivali e altri protagonisti. Il protagonista talora anche in prima e corsivo, grazie agli appunti che qui ricomincia a scrivere sul diario in minuto corsivo gotico.

Il titolo – La Venere di Salò – fa riferimento al sensuale quadro dell’investigazione “gialla”. Si tratta comunque nell’insieme di una tragica vicenda noir sull’animo umano di alleati e nemici, ladri e onesti, capi e subalterni, donne e colleghi, all’interno di un dramma storico globale.

All’inizio l’elenco dei personaggi, tedeschi e italiani. In fondo un breve glossario, i ringraziamenti e la cronologia delle “inchieste” di Bora.

Il libro

Ben Pastor
La Venere di Salò
traduzione di Luigi Sanvito
Sellerio, 2022

Valerio Calzolaio

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